4.Dimenticarsi dei problemi

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Sono giorni che non esco di casa, chiunque non mi conoscesse penserebbe che io sia caduta in depressione.
Beh, io e la depressione siamo due cose diverse; in questi giorni siamo io, io mio bel divano, la TV e dei pop corn, ed a volte si aggiungono a me anche Savannha, Dylan e Alex.

Ormai siamo diventati una vera famiglia, visto che la mia È dall'altra parte del continente.
E comunque, per adesso loro tre sono le uniche persone di cui mi importi è Savannha è l'unica della mia famiglia che mi è rimasta accanto visto che è mia cugina.

- Ei piccola, ancora rinchiusa in casa a mangiare schifezze?-
Ovviamente nessuno mi lascerà mai in pace.
Io e la TV vorremmo vivere un appuntamento romantico ma ovviamente non si può.
Lo guardo e non dico nulla, non voglio perdere tempo a rispondergli.
-Okei,Okei non rispondermi pure. Poi quando diventerai un barile mi avviserai-
Lo odio
Lo odio
Lo odio.
-Senti Alex, puoi stare zitto e farti i fatti tuoi? Mi stai decisamente rompendo.-

Se la ride.
Ovviamente lui se la ride.
Cosa faccio io?
Solita cosa.
Mi alzo dal divano e gli sferro un destro nello stomaco.
Ti impari caro Alexander a darmi del barile.
Nessuno e sottolineo nessuno può farlo.
Ma tu guarda un po' questo.
-Potresti alzarti e non rimanere accasciato per terra dal dolore? Per caso stai imitando un barile?-
JASMINE 1 ALEXANDER 0

È sempre stato così tra noi due, non siamo mai andati molto d'accordo, ma infondo ci vogliamo bene anche senza smancerie.
Spesso però lui mi fa scoppiare davvero i nervi. Come lo ha fatto Ora.
Come mi calmo adesso?
Semplice.
Mi alleno.
È diventata una cosa normalissima ormai allenarmi ogni volta che sono nervosa.
Mi aiuta a rilassarmi.

Penserete che sono strana ma non mi importa.
Non mi importa di nulla in realtà, apparte di quei tre ritardati con cui convivo. Ovviamente.

Dopo due ore passate a colpire il sacco da box ed essermi fatta una doccia, mi preparo indossando dei jeans scuri con una T-shirt blu e il mio amato giubbotto nero.
Vado nella camera di Dylan e gli chiedo di uscire con me per una passeggiata; per quanto ami la mia solitudine, parlare con lui mi ha sempre calmata.

Guardare la sua concentrazione mentre mi ascolta, l'attenzione che ripone ad ogni mia singola parola mi fa sentire apprezzata.
E per me è una cosa abbastanza difficile, insomma, nemmeno io mi apprezzo come lui fa con me.
Sono molto strana io.
Ad esempio, ogni mattina appena mi sveglio, Mi guardo allo specchio e sorrido, in modo da trovare la "giusta" espressione per la giornata, in base al mio umore ovviamente.

Non mi capisco nemmeno io in realtà...Boh
Fatto sta, che ora mi trovo per strada con Dylan, aspettando una sua domanda.
Lui sa.
Lui sa che non sono brava a conversare.
Lui sa che deve essere il primo a parlare.
Lui sa quando farlo.
Lui sa quali domande fare.
Semplicemente,
Lui sa.

-Hai mai letto la fiaba della principessa Jasmine?- insolita domanda, ma vediamo dove vuole andare a puntare con questo discorso.
Ci rifletto un po' su e mi viene in mente la fiaba della principessa dalla pelle olivastra, vestita di blu e ricca come tutte le altre principesse.
-Mmm....Si. Ho capito di cosa tu stia parlando ma....perchè?-
-Sai, penso che tu possa essere un po' come questa principessa- mi dice sorridendo lievemente.
-Scusa Dy ma stai percaso cercando di prendermi in giro? Insomma.... l'unica cosa che potremmo avere in comune sono i capelli castani e l'amore per il colore blu.
Anche la pelle è diversa visto che la mia È molto più chiara.-
- Stupida, non intendevo questo. Intendevo caratterialmente, insomma tu sei molto determinata e il tuo nome è come il suo- sto ad soppiargli a ridere in faccia, lo giuro.
Come può pensare che io possa essere una principessa.
Le principesse non si comportano male.
Non fumano.
Non bevono.
Non rispondono male a tutti.
Non sono manesche.
Non si sfogano su un sacco da box.
E soprattutto sorridono sempre.

Magari se la Disney ha inventato una di queste fiabe giuro che correró subito vederla.

Dopo attimi di silenzio però comincio a parlre.
-Sai Dy, viglio mettere da parte un po' la questione di vendetta. Voglio divertirmi con i miei amici e fare un po' tutto ciò che fanno i ragazzi della mia età. Voglio dimenticarmi dei problemi.
Voglio dimenticarmi di essere Jasmine Lisabeteh Hillis.-

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