4. Carpe Diem

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Harry

Dovevo scrivergli. Dovevo assolutamente farlo. Era la mia occasione, lo avevo finalmente trovato e stavolta non me lo sarei lasciato sfuggire per nulla al mondo. Più guardavo le sue foto, più mi convincevo che quel ragazzo doveva sicuramente essere un angelo. Sì, perché degli occhi così non li avevo mai visti, degli occhi che, misti quel suo sorriso dolce, potevano illuminare il mondo.

Il suo sorriso.

Non avevo potuto vederlo dal vivo, non ne avevo avuto occasione, ma guardandolo in foto, osservando come sembrasse a suo agio con il ragazzo moro che era quasi sempre presente in ogni scatto, mi rendevo conto che avrei fatto qualsiasi cosa pur di esserne io il destinatario.

Mi trovavo sul mio letto, il pc sulle gambe, mentre leggevo i vecchi post sul profilo di Louis. E mi sentivo tanto uno stalker, ma era più forte di me; quel ragazzo era una calamita che non faceva che attirare i miei occhi su di lui. La voglia di scoprire i suoi interessi, cosa gli piacesse e cosa invece no, era immensa. Volevo sapere tutto di lui, ero determinato a scoprire ogni sfaccettatura del suo carattere, quale tipo di musica ascoltasse, cosa gli piacesse mangiare, se preferisse il caffè o una tazza di the. Ma ovviamente, per scoprire tutto questo, dovevo decidermi ad aprire la sua chat e fare la prima mossa. Dopotutto, avevo la scusa del cappello, poteva essere un buon pretesto per iniziare la conversazione, no? E magari successivamente avrei potuto chiedergli di incontrarci e fare quattro chiacchiere in un bar. Okay, stavo andando troppo in là con la fantasia, ma quel ragazzo mi aveva irrimediabilmente stregato. Presi un respiro profondo e finalmente cliccai sulla casellina dei messaggi. Dio, era online! Con il cuore a mille, presi coraggio ed iniziai a scrivere.

Harry Styles: Ehi! :)

Era comunque un inizio. Mordendomi le labbra, fissai impaziente il pallino verde accanto al suo nome sperando che restasse online e che decidesse di rispondermi. Quasi persi un battuto quando lessi la scritta che mi indicava che Louis stesse scrivendo. Ero così nervoso. M'illuminai immediatamente non appena vidi la sua risposta.

Louis Tomlinson: Ciao :)

Okay, sapevo che quello smile sorridente era sicuramente di circostanza, ma ehi, faceva comunque il suo effetto!

Harry Styles: Tu ed io ci siamo incontrati alla fermata dell'autobus, ricordi? :)

Non poteva avermi dimenticato, voglio dire, dopo la mia figura da idiota era impossibile non ricordare l'accaduto. Aspettai impaziente la sua risposta che, dopo qualche secondo di probabile esitazione, arrivò.

Louis Tomlinson: Sì, ricordo... a proposito, come hai fatto a trovarmi? Non ti avevo detto il mio nome per intero

Cazzo, non potevo certo dirgli che ero stato ore intere a scrutare fino allo sfinimento ogni profilo, ogni dettaglio che potesse riportarmi a lui. No, o avrebbe sicuramente pensato fossi un maniaco. Perciò esitai nel rispondergli.

Harry Styles: Segreto ;)

Restai sul vago, magari così avrei evitato che volesse approfondire la questione.

Louis Tomlinson: Sei un qualche agente investigativo sotto copertura, o cosa?

Risi. Dietro uno schermo non sembrava poi tanto timido, ma credo fosse una cosa abbastanza normale, in fondo.

Harry Styles: Okay, mi hai scoperto... Non dirlo in giro, però!

Scrissi velocemente, con il sorriso che non voleva abbandonare le mie labbra. Stavo davvero parlando con lui?

Scusa se ho aspettato la pioggia || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora