Aspettando Hogwarts-parte 1

467 22 8
                                    



Terzo capitolo: Aspettando Hogwarts -parte 1






28 agosto 1975

C'era qualcosa nell'aria quel sabato mattina.
Qualcosa di impalpabile, che si sente a pelle.
Una sensazione, che certi animi abbastanza perspicaci avevano la prontezza, o più semplicemente l'esperienza, di cogliere a prima vista.
Per lui, Charlus Potter, Auror veterano e avvezzo a quel genere di cose, più che una sensazione quello era un segno.
Un presagio.
Non che ci andassero chissà quali capacità deduttive. Conosceva abbastanza bene il suo unico e scapestrato figlio da poter affermare senza ombra di dubbio che qualcosa bolliva nel calderone quel sabato mattina, e a onor del vero non si sarebbe per nulla sbagliato.
Era dal giorno prima che era cominciata quella faccenda.
Un pomeriggio intero in cui la tenuta dei Potter era stata invasa da un via vai di gufi impressionante, roba che un ornitologo si sarebbe sfregato le mani a fare birdwatching.
La tappa successiva del 'Tour stranezze' era stata la comparsa improvvisa di Sirius a casa loro.
Non che fosse un evento insolito, sapeva che i rapporti tra il primogenito di casa Black e i suoi genitori non erano molto distesi, e non era strano che Sirius si rifugiasse da loro a cena dopo qualche lite con i suoi. Eppure, il fatto che quella sera fosse arrivato bagnato come un pulcino, occhi rossi e con tanto di valige al seguito, era sembrato quanto meno sospetto. Aveva salutato tutti ringraziandoli molto cortesemente per l'ospitalità, e poi si era letteralmente defilato in camera di James, senza neanche cenare.
Illuso, pensava davvero che non avessero visto quegli occhi rossi. Aveva dovuto trattenere sua moglie Dorea dal fare domande al riguardo; era chiaro che quando sarebbe stato pronto avrebbe parlato, ma quel momento non era ancora giunto. E la sera prima passando davanti alla camera di James aveva carpito poche parole - 'lite', 'invivibile', 'fuggito'- ma abbastanza da fargli capire che la situazione stavolta era seria.
Stranezza numero tre: suo figlio James. Conosceva suo figlio come le sue tasche, e se la sera prima la preoccupazione lo aveva tenuto a freno, nonostante fosse lampante che ribolisse come una pentola a pressione in dirittura d'arrivo, evidentemenete quella mattina doveva aver espresso molto chiaramente quello che gli passava per la testa, visti il labbro spaccato e l'occhio nero che si ritrovavano reciprocamente lui e Sirius quando erano scesi a colazione. Decisamente aveva detto la sua, e decisamente l'erede dei Black non doveva averla presa bene. D'altronde i Black si sa, sono di carattere facile... non che suo figlio non ci mettesse del suo, poi.
Erano bastate poi tre o quattro orette fuori dal suo radar, che James e Sirius erano tornati culo e camicia come se niente fosse, con tanto di confabulare a voce bassa, occhiate da angelica faccia da culo di suo figlio, gufi che intasavano di nuovo Potter Manor come mosche, e lui che faceva birdwatching al posto degli ornitologhi tra un articolo della Gazzetta e l'altro. E incredibile, ne aveva visto anche uno con un ciuffo fuxia.
Morale della favola: alle due di pomeriggio i due avevano preso il volo, dicendo che sarebbero andati a fare gli ultimi acquisti per la scuola. A onor del vero, Charlus Potter doveva ammettere di avere l'orecchio fino. E non era certo Diagonalley la meta che aveva sentito dire ai due mentecatti mentre buttavano la polvere nel caminetto. Anzi, era quasi abbastanza sicuro di aver sentito l'indirizzo di casa Black. Tuttavia era rimasto tranquillamente sprofondato in poltrona, dedicandosi finalmente a leggere la Gazzetta del Profeta in santa pace, visto che il birdwatching era finito.
Quattro ore più tardi si sarebbe maledetto per quella sua scelta.
Come comandante del Dipartimento Auror, e sopratutto come padre di James Potter, aveva imparato ormai da anni che cogliere i segni in tempo era essenziale.
Forse era stata colpa del birdwatching e del gufo col ciuffo fuxia che l'avevano distratto, ma dannazione, la prossima volta avrebbe rinchiuso il suo unico figlio maschio in cima a una torre e a doppia mandata.

L'amore nella resistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora