Cap.7

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"In che senso divertente?" Chiede Marianna,che a quanto pare si sta preoccupando per ciò che ha detto il professore.

"Lo vedrete ragzzi e ragazze" risponde calcando sulla parola ragazze.

"Ma...Ogni anno ci dice sempre il programma dell'anno" intervengo io

"Martina rilassati,è solo il secondo giorno di scuola"

"Ma di solito ce lo dice il primo giorno piú o meno come sarà. Ieri lei non c'era quindi speravamo che ce lo dicesse oggi"

"Ma Anna,non c'è bisogno di correre. Come prima cosa,cambiamo i posti. Mobrici,alzati e vai vicino a David. Tu,Torchio vicino a Meta,De Angelis con Raggi rimanete così" dopo aver sistemato anche gli altri compagni,inizia a parlare e io non ascolto perché il mio cervello era in tilt perché ero vicino a Damiano e la mia faccia era diventata paonazza.

                                                                  Tre mesi dopo...

Oggi è 23 dicembre,ognuno tornerà a casa dalle proprie famiglie e si tornerà a scuola il 7 gennaio.

"Ciao ci vediamo a gennaio" io e Anna salutiamo i nostri amici,che rimarranno a Roma,le loro famiglie abitano lì. Noi che abitiamo a Ostia,Anna e i suoi a Milano,ci dirigiamo verso il pullman Roma-Ostia. Durante il viaggio, io e Anna non parliamo perché anche se per meno di un mese,ci lasceremo.

"Quindi ora prendi il treno per Milano?"

"Si" mi metto la musica agli auricolari,la mia playlist inizia con Chosen e piano piano inizio a canticchiarla.

"Hi,everybody this Måneskin,you're listening to Chosen listen clear now baby ya ya it's begins like
[...]
This is not music this is life this is what I live for..." Mi addormento e dopo un po'mi sveglio.

"Marty,siamo arrivate alla stazione" mi dice Anna. Intanto che annuisco con la testa,mi arriva un messaggio da Libero. Lui ha tredici anni,io diciotto e Anita ne ha quattro.

Ciao Marty,papá ha detto di venire a casa con Anna,i treni scioperano e zia Silvia e zio Ermal sono già stati avvisati.  Non finisco di leggere il messaggio che mi arriva una chiamata da Silvia.

"Ciao Silvia,ho saputo dei treni"

"Shhh abbassa la voce,festeggeremo il Natale insieme,venite a casa è una sorpresa per Anna. Fai finta di essere offesa"

"Oh...Ok"

"A dopo"

"Ciao" chiudo la chiamata e reggo al gioco dicendo ad Anna di andare a casa con me e che sarebbero venuti i genitori a prenderla. Ci avviamo verso casa e...

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