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"Correva l'anno 1963..."

Jimin si era appena liberato dallo studio.
Aveva passato tutta la domenica con lo sguardo sui libri, ovviamente controllato dal padre.

Sbuffò e chiuse il vecchio libro, per poi cacciarlo nella cartella in pelle.

Guardò l'orologio a pendolo, situato contro la parete, e si alzò dal cuscino su cui era seduto.

Erano quasi le cinque del pomeriggio.
Poteva benissimo riposarsi ma si diresse verso la porta di casa.

Aveva avvisato i suoi genitori prima di uscire.

A quel tempo portava i capelli a caschetto neri, non era molto alto e aveva un fisico troppo robusto secondo il giudizio della madre, che era sempre presente per sottolineare i
difetti del figlio.
Aveva 17 anni.

...

Era da un po' che girovagava per le strade della vecchia Seoul.
La testa era china, lo sguardo puntato sui piedi.
Poveri quei sassolini che si trovavano lungo il suo cammino, calciati a forza per la noia.

Era giunto ad un semaforo.
Alzò la testa e lo vide.

..."Appena alzai lo sguardo notai un ragazzo dall'altra parte della strada, era semplicemente bellissimo"...

Un ragazzo dai capelli corti sostava dall'altra parte della strada, stava leggendo un libro.

Appena scattò il verde, Jimin attraversò la strada con lo sguardo titubante puntato sul ragazzo.

Questo era basso di statura e abbastanza gracile e esile, sembrava che potesse rompersi da un momento all'altro.

Il ragazzo si accorse del segnale stradale e, quasi, corse verso l'altra parte della strada.

Era stata una cosa abbastanza normale.

"Se non fosse stato che i nostri occhi si sono incastrati come i pezzi di un puzzle"

Le parti che vedete così sono quelle in cui racconta Jimin.
Tutto il resto è narrato da me.
Spero che il loro incontro vi sia piaciuto.
:)

When I was young...(✔)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora