u n d i c i

348 18 0
                                    

«tu sei come il mare,
volevo dirtelo,
nascondi la parte migliore,
ti amo, voodoo love
è bello volersi bene
e ogni tanto dirselo
danziamo al buio insieme»
— ermal meta

«e quindi harry se n'è andato»

constatò niall. louis annuì soltanto.
si sentiva un po' in colpa, ma non gli dispiaceva davvero.
stava iniziando a capire cosa volesse dalla vita, ora stava solo farlo capire a chi voleva lui. tutti gli altri l'avevano già fatto.

«mi dispiace, lou, non volevo farlo andare via»

l'interpellato rise e scosse la testa, mentre entrambi continuavano a fissare il soffitto sul morbido letto di louis.

«sì che volevi, nee, ma non mi importa»

gli sorrise, girandosi su un fianco per guardarlo. appoggiò il viso su una mano e continuò a fissare il biondo per un po', fin quando quest'ultimo non arrossì e lo spinse leggermente.

«dai! che c'è?»

chiese, imbronciandosi, prima di alzarsi dal letto ed avvicinarsi al balcone, da cui poteva ammirare la pioggia battere con più violenza del solito su tutte le superfici che incontrava sul suo percorso.
erano andati via di corsa dalla spiaggia quando aveva iniziato a piovigginare, ma non si aspettavano di certo quell'acquazzone.
niall sospirò, ma era un sospiro che poteva essere definito "innamorato".
niall aveva sempre adorato la pioggia.
la luce saltò nel momento in cui louis si avvicinò al più piccolo da dietro, posando una mano accanto alla sua, sul vetro del balcone. le loro dita si sfioravano e a lui non importavano le future lamentele di johannah.
il cielo grigio contribuiva ad oscurare la camera di louis; a niall piaceva la notte, ma non piaceva il buio.
si girò, impaurito, e l'altro lo strinse a sé, rassicurandolo sottovoce.
niall sapeva che non c'era nulla da temere, ma stare in quel modo con louis gli sembrava un sogno.
lentamente, proprio louis iniziò a muoversi come a tempo di una musica che poteva sentire solo lui, nella sua testa. strinse la mano di niall nella propria, portò l'altra sulla sua schiena ed insieme iniziarono ad ondeggiare, ma presto niall gli lasciò la mano ed allacciò le braccia dietro la sua nuca.
il viso di louis era così vicino al suo che poteva sentire il suo respiro sulla propria guancia, sempre più vicino alle labbra.
a niall, invece, il respiro si era bloccato già da un po'.

You're so stupid, Tomlinson ➢ nouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora