¡Delitto al negozio!

23/11

Con sei mesi di distanza dalla mia partenza, mi rendo conto che sono cambiate molte cose, io prima tra tutti e tutto.
Chiara mi è stata molto di aiuto in questo periodo, e mi ha anche aiutato in un colloquio di lavoro. Infatti adesso lavoro come dipendente in un negozio Prada al centro di Siviglia, e ci sono così tante persone d'ogni genere e razza ogni giorno.
Proprio per questo il datore di lavoro, Andrees Label, un Catalano sfondato di soldi (così definito da Chiara) mi ha rassicurato fin da subito che avrebbe cercato di assumere un'altra ragazza e in tal modo il lavoro sarà ben suddiviso.
Nel frattanto, lavoravo con Rossana, ragazza del posto che conosceva bene abitudini e tradizioni di Siviglia.
Molto amichevole, sincera e simpatica, è diventata la mia migliore amica in poco tempo, e anche coinquilina, poiché cercando un posto dove abitare, le proposi di abitare con me e dividere l'affitto.
Rossana aveva i capelli sul rosso, arancione e occhi molto scuri, un po' come ma sua pelle, sempre abbronzata.
Lavorava in quel negozio da un po', ma nel tempo aveva assistito ad una continua evoluzione e transito di ragazze al negozio con lei, e poi sono arrivata io, con il mio accento strano, all'inizio riservata.
Ricordo ancora che quando si stabií nel mio appartamento per la prima volta disse -"Questo posto è fantastico, ampio, e ordinato.... cambieranno molte cose " e rise, facendo riferimento a quello che poi definisco "DISORDINE CRONICO". Infatti scombina, crea disordine e non rassetta mai, e se lo fa, solo con il mio aiuto!
L'appartamento che mi aveva trovato chiara era di una sua zia anziana morta tempo fa, era molto spazioso, aveva due camere da letto enormi, un bagno e un salotto-cucina. Aveva anche un piccolo ripostiglio con la lavatrice che nel Bagno non entrava, e un balcone così piccolo che non entravano più di due piante e una sedia che avevamo messo lì per godere delle luci notturne della città.