Difficile

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Sei difficile.
Non dici nulla,
Non parli di te,
di quel che succede,
se hai mangiato
se mangerai,
quando dormi
o se hai dormito.
E fai finta di sorridere.

Sei difficile,
Occhi così simili ai miei
Eppure diversi.
Seriosi, che vogliono leggerti,
sentono il dovere di scrutarti,
ma non afferrano mai l'arte.
Non mi capisci.

È stato difficile
Fare finta di niente,
Essere trasparente,
Ricolorarsi tutti
I dolori,
Anche di fronte
A te
che stai soffrendo,
Che sei stato difficile,
Perché mi hai insegnato
A nascondersi,
A nascondere
I sentimenti, i sogni,
la tristezza
persino le lacrime,
perché chi piange
è affetto
dalla debolezza.
E i deboli
sono i perdenti,
chi non riesce ad affrontare
i demoni.

Sarà difficile,
sperarci,
ritrovarci
in questo oceano
di guai.
Nei problemi
che mi hai causato,
nei traumi che non ho
mai superato,
e nei casini
in cui mi sono
semplicemente messa.
Oggi non sono una ragazza
non sono la tua principessa,
né la tua guerriera,
né me stessa.

Ci dici che è abitudine,
Parli di abitudini,
Parli di vita
Di tutti i giorni,
Di tanti anni
Di un via e vai,
E dici di non
Pensarci,
Fai finta
Di crederci.

Ma so meglio di tutti
Che abitudine non è.

Perché ti conosco,
Sono un pezzo di te.
O perché mi ritroverei a piangere
In mancanza di te?

***

L'ho dedicata segretamente a mio padre, credo che sia fuoriuscito dal testo molte delle emozioni tra delusione, nostalgia, mancanza e rancore, quindi non so bene come classificarla, a voi l'interpretazione.

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