Pane

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Io con chi voglio sono il pane,
lo disse qualcuno che mi reputava speciale.
Ora pongo una domanda:
Quanto ero speciale?
Quanto lo sono adesso?
Quanto lo sarò un mese dopo?
Ero abbastanza
da essere l'unica e sola?
O solo un'altra tra le altre cento?
Mi dispiace, ma io non voglio questo.
Perché se io a te dò tanto
io mi aspetto di ricevere il doppio.
E magari io ti stravolgerò con un quadruplo.
Io con chi voglio saprò essere il pane,
Ma sappiate che questo non vi rende
soggetti speciali,
perché o lo siete sempre
o non lo siete mai stati.
E anche se me ne accorgo tardi,
posso dire che questo non è uno sfogo,
sola delusione di partite che avete perse
in poche parole.
Ma si sa,
cari soggetti non addomesticati
e senza sentimenti forti,
che le poesie migliori
si hanno sempre quando si è tristi e soli.

Ti scrivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora