Capitolo 3 >>
In your eyesErano passati due giorni da quando il principe era tornato ed erano passati due giorni da quando Taehyung stava eseguendo tutti gli ordini, che non erano altro che portare vestiti, libri, cibo. Non era così difficile, in realtà era meglio che lavare i panni, pulire il palazzo, lavare i piatti ecc.
"Taehyung, per favore portami i libri della mia stanza." Il principe disse mentre stava guardando le pagine del libro che stava leggendo. Erano attualmente nella biblioteca del palazzo dove c'erano tantissimi libri. il principe era seduto sulla sedia mentre Taehyung era in piedi. Jungkook disse a Taehyung di sedersi su una delle sedie ma lui disse che stava bene e che non era necessario.
Jungkook non allungò la conversazione perché non voleva che il servo si sentisse a disagio.
"Si certo." Taehyung rispose e corse verso la stanza del principe per prendere i libri. Sapeva dov'erano, dato che era lui a sistemarli.
"Dio sa cosa c'è scritto in questi libri? Non riesco mai a capire nulla." Si disse Taehyung mentre li riportava nella biblioteca dove il principe lo stava aspettando.
"Vostra altezza, ecco i vostri libri." Disse Taehyung porgendo a Jungkook i libri, mentre teneva gli occhi sul pavimento di marmo. Jungkook li prese e sorrise al suo servo, un sorriso che, sfortunatamente non fu visto da Taehyung che era occupato a fissare il pavimento.
"Perché non mi guardi dritto negli occhi? Sono così brutto?" Chiese il principe al ragazzo, i cui occhi si spalancarono e per un attimo lo guardò scioccato, poi, dopo essersi reso conto di quel che aveva fatto, subito tornò a fissare il pavimento.
"No, vostra altezza! È una regola qui che nessun servo può guardare negli occhi un reale." Disse il servo in tono timido, poiché ora era spaventato.
"Perché questa regola?" Chiese il principe, poiché a lui in realtà non piaceva. Lui pensava che tutti dovevano essere trattati allo stesso modo. Anche se c'erano le 'scale sociali' come il re, i liberi, i servi ecc. Ma alla fine siamo tutti umani. Jungkook credeva nell'uguaglianza e odiava il fatto che suo padre avesse fatto una regola del genere.
"Mio padre ha fatto questa regola?" Chiese Jungkook.
Il servo annuì e il principe rimase deluso, ma non voleva che lo schiavo si sentisse come lui.
"Taehyung guardami." Disse il principe alzandosi dalla sedia e avvicinandosi all'altro ragazzo che ora temeva di essere frustato.
"Vostra altezza, mi dispiace ma ..." Taehyung fu interrotto da Jungkook mentre diceva "È un ordine."
Senza via di scampo, Taehyung guardò dritto negli occhi del principe. Entrambi rimasero ipnotizzati da quanto fosse bello l'altro, quando Jungkook lo vide, pensò fosse perfetto per essere un re.
Il servo arrossì per quanto fossero vicini e per come si guardavano l'un l'altro. Questa volta Taehyung distolse lo sguardo non per la paura di essere frustato, piuttosto era troppo imbarazzato che il principe guardasse il suo viso arrossato.
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Fanfiction" Vostra altezza, non mi è permesso amarvi." -Dove Jungkook è un principe e Taehyung è il suo servo incaricato dalla regina.