Capitolo 2

10 2 2
                                    

           

Arriviamo davanti ad un ristorante che ha l'aria di essere molto elegante.
Appena scendo dall'auto noto due figure maschili davanti la porta del ristorante, più o meno sulla trentina.
Sono entrambi alti e ben impostati.
Uno ha i capelli biondi, leggermente lunghi legati con un piccolo codino e la barba più corta sui lati e più lunga sul mento, valorizzando la linea squadrata della mascella. L'altro ha i capelli più corti del primo, castani e ricci e senza un filo di barba.

"A meno che Leonardo non si sia messo la testa a posto e abbia deciso di presentarci una bella ragazza dopo secoli, tu dovresti essere Alex" mi dice il biondo sorridendomi e porgendomi la mano.

"In carne ed ossa" sorrido e stringo la mano a mia volta.

"Suvvia James, come sei professionale. Io sono Dylan" dice il moro abbracciandomi.

"Ehi ehi, giù le mani bello" dice mio fratello raggiungendoci dopo aver parcheggiato la macchina.
Mi allontana scherzosamente dai due e mi cinge la vita con fare protettivo.

"Questi due idioti sono i miei due soci, nonché migliori amici: James e Dylan" dice mio fratello mentre loro si inchinano teatralmente.

Sorrido a quella scena e ricambio a mia volta l'inchino.

"Mi aiutano con la gestione di entrambi i ristoranti e nonostante abbiano 30 anni Dylan e 29 anni James, devo ammettere che sono degli ottimi uomini d'affari" dice mio fratello guardandoli divertito.

James fa finta di commuoversi e Dylan gli manda un bacio volante scherzosamente.
Percepisco il loro affetto, si vedrebbe lontano un miglio quanto sono legati questi tre e questo mi rende felice.

"Accomodiamoci dentro, inizio a sentire un po' di freddo" dico strofinandomi le braccia.

I tre annuiscono, ma quando stiamo per entrare, il rombo di una moto rapisce la mia attenzione.
Io vado pazza per le moto! Non ho mai avuto la possibilità di averne una a causa della paura di mia madre, ma questo non mi ha impedito di sfrecciare di nascosto sulla moto di Elena, la mia migliore amica.

"Ah ma guarda un po' chi è arrivato, ci stavamo giusto chiedendo dove fossi finito" dice James parlando con la persona alle mie spalle che aveva appena posteggiato la moto a fianco della BMW di Leo.

Quando mi giro un ragazzo sta scendendo dalla moto. Alto quasi un metro e novanta, capelli ricci e nel buio mi sembra di notare un filo di barba.
Indossa una camicia bianca con una giacca nera di sopra e dei pantaloni scuri.

"Ho avuto un piccolo contrattempo" dice facendo l'occhiolino a James.

Per quanto possano essere affascinanti James e Dylan, lui lo è molto di più. Ha proprio l'aria di uno sicuro di se, capace di far sciogliere chiunque con un solo sguardo.
Ma ciò che colpisce me non è tanto il suo portamento, ma i due occhi blu che illuminano il suo viso in una maniera incredibile. Sembra quasi disegnato.
Adesso che mi è più vicino posso ammirarli meglio.

"Alex, lui è mio fratello Daniel" dice Dylan.

Ed è in quel momento che Daniel si accorge di me, dopo aver salutato gli altri ragazzi.
Mi squadra, punta i suoi occhi sul mio viso, sul mio copro e lo analizza. Per un attimo mi sembra quasi di essere nuda.
Decido di ricompormi e sfodero tutta la sicurezza che ho in corpo.

"Molto piacere" dico allungando una mano verso di lui e sfoderando il sorriso più falso del mondo.

"Piacere mio" risponde ricambiando il mio sorriso e stringendomi la mano.

Entriamo nel ristorante e ci accomodiamo in un tavolo vicino una grande finestra che dà sul giardino illuminato.

Caratteristica principale di questo posto è il magnifico lampadario di cristallo che illumina l'intera sala.
Io e mio fratello ci sediamo vicini, Dylan a capotavola e di fronte a me Daniel e James.

Prima dell'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora