"Potrei farti la stessa domanda" dice Colin irrigidendosi di colpo.Quante probabilità c'erano che questi due si conoscessero?
"Esci immediatamente dal mio ristorante" gli urla Daniel avvicinandosi pericolosamente a Colin.
Colin si alza di colpo e prima che possa succedere qualcosa mi pongo fra i due.
"Daniel, calmati! Stai facendo una scenata, torna in ufficio. Ci penso io qui" gli dico piano notando gli sguardi dei clienti puntati su di noi.
Lui continua a guardare Colin con occhi infuocati e prego mentalmente che per una volta mi dia ascolto.
"Sta tranquillo amico, me ne stavo già andando" dice Colin ricambiando il suo sguardo.
" Ero venuto per lasciarti questo, chiamami così potremmo parlare tranquillamente" continua spostando lo sguardo su di me. Mi porge un bigliettino e prima di avviarsi all'uscita mi da un bacio sulla guancia.
Non so perché, ma ho come l'impressione che l'abbia fatto per infastidire Daniel. Lui ha i pugni serrati e lo guarda come se volesse incenerirlo con lo sguardo. Colin si ferma davanti la porta e si scambia un'occhiata truce con Daniel, prima di uscire e sfrecciare via con la sua moto.
Daniel gira i tacchi e ritorna in ufficio sbattendo la porta.
Io rimango immobile, non rendendomi ancora conto di quello che è appena successo.
C'è qualcosa tra quei due che non mi piace, ho visto odio negli occhi di Daniel. Ero sicura che lo avrebbe ammazzato se non l'avessi fermato.
E lo sguardo di Colin quando ha visto Daniel... Devo scoprire cosa succede!
Ritorno alla realtà e mi accorgo degli sguardi preoccupati e indignati dei pochi clienti in sala intenti a fare colazione.
"Signori, non è successo nulla! Mi scuso personalmente per l'inconveniente" dico sorridendo il più possibile a coloro che continuano a fissarmi con indignazione.
Direi che il primo giorno di lavoro non poteva iniziare meglio!
Sposto lo sguardo sul bigliettino e quando lo apro mi accorgo che ha scritto il suo numero di telefono.
Lo metto in tasca e mi avvicino a Jane dietro il bancone.
"Cosa cavolo è successo?" mi sussurra scioccata.
"Non ho mai visto Daniel così arrabbiato" continua lei mentre pulisce una tazzina di caffè appena lavata.
"Non ho idea, ma ho intenzione di scoprirlo" le rispondo guardandola seria.
Indosso anche io un grembiule e aiuto Jane a servire i clienti al bancone.
Sono le 11:00 e Daniel non è ancora uscito dall'ufficio. Decido di preparargli un caffè e portarglielo.
"Vado a vedere che fa" dico a Jane.
Lei annuisce e mi dirigo verso l'ufficio.
Busso ma non sento nessuna voce.
Perché busso se questo è anche il mio ufficio?
Apro la porta e lo trovo concentrato nella lettura di alcuni documenti.
Ci sono fogli sparsi per terra e credo che sia stato lui a buttarli via dalla scrivania.
"Ti ho portato un caffè" gli dico piano avvicinandomi alla sua scrivania.
Lui continua a guardare i documenti senza degnarmi di una sguardo.
"Non dovevi" dice. Dal tono sento che è ancora arrabbiato.
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Prima dell'alba
Fanfic"Non importa dove saremo, non importa cosa faremo nella nostra vita, non importa se un giorno ci separeremo davvero o divideremo le nostre strade. Non importa, perché io adesso sono qui e ti posso giurare che un posto per te nel mio cuore ci sarà se...