Capitolo 5

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Dopo aver dato il mio indirizzo a Savannah e a Jane corro a vestirmi per essere un minimo più presentabile.

Dopo 5 minuti circa sento suonare il campanello e quando vado ad aprire mi ritrovo due facce sorridenti.

"Ciao ragazze, prego entrate" dico invitandole ad entrare.

"Hai una casa stupenda" dice Savannah guardandosi intorno con gli occhi che brillano.

"In realtà è di mio fratello, ma accetto lo stesso i complimenti" le rispondo sorridendo.

"Io ho portato una bottiglia di vino" dice Jane uscendo la bottiglia di vino rosso dalla sua borsa.

"Ragazze non so come ringraziarvi per essere venute, siete le mie uniche amiche qui a Londra e non mi andava davvero di cenare con mio fratello e quell'idiota di Daniel" dico con un'espressione disgustata.

"Dalla tua faccia deduco che la cena non è andata molto bene" dice Savannah.

"Ordiniamo qualcosa da mangiare e vi racconto" rispondo.

Ordiniamo delle pizze perché il cibo giapponese proprio non lo digerisco. Piuttosto mangerei piazza per il resto della mia vita.

Iniziano a raccontarmi della loro serata. Ci sistemiamo sul divano e mi raccontano che sono state in un locale nuovo, vicino al ristorante, e promettono di portarmici la prossima volta.

Dopo circa 5 minuti arrivano le pizze e iniziamo a mangiare sedute per terra.

"Allora? Cosa è successo?" mi chiede Savannah addentando una fetta di pizza.

Racconto alle ragazze la serata, partendo dal fatto che Daniel mi aveva fatto una bella impressione fino a quando mi ha piantata in asso.

Racconto del ragazzo che mi ha infastidita davanti a quel locale e di Colin che ha evitato il peggio.

"Adesso che ci penso non gli ho dato il mio numero di telefono, quindi dubito che lo rivedrò" dico facendo spallucce.

"Potevi chiamarci. Dio, è incredibile. Stai bene adesso? Non è prudente uscire da sola a quell'ora" dice Jane guardandomi con aria preoccupata.

" Jane,come poteva chiamarci se non aveva i nostri numeri? La colpa è stata di quell'idiota che l'ha lasciata da sola" dice Savannah scuotendo la testa e bevendo un po' del suo vino.

"Sapevo che era uno stronzo, ma non fino a questo punto. La mano ti fa ancora male?" mi chiede Savannah prendendo la mia mano fra le sue.

"Non molto, credo stia già guarendo" le rispondo sorridendole.

Continuiamo a parlare del più e del meno e verso le 23:00 vanno via dicendo che ci saremo viste domani al ristorante.

Dopo aver sparecchiato mi fiondo a letto e,dopo aver impostato la sveglia alle 8:00, mi addormento subito.

La sveglia suona e quando apro gli occhi noto subito mio fratello appoggiato allo stipite della porta che mi osserva.

"Mi mancava vederti dormire, sembri quasi un angelo" mi dice avvicinandosi.

"Che ci facevi lì?"gli chiedo stiracchiandomi.

"Stiamo per partire ed ero venuto a svegliarti per accompagnarti al ristorante prima di andare in aeroporto, ma ho visto che già ti eri preparata" dice sorridendomi riferendosi alla sveglia.

"Dammi 10 minuti e sono pronta." gli dico alzandomi dal letto.

Vado a sistemarmi e in 10 minuti sono già pronta. Mi trucco come sempre,con un filo di eye-liner, mascara,correttore per coprire le occhiaie e un pizzico di fard. Opto per un paio di jeans a vita alta ed una camicetta blu a pois.

Prima dell'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora