CAPITOLO 3

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PARLA LUNA
Michel mi prese per il braccio e iniziò a stringermi sempre di più il polso. Mi portò dentro lo sgabuzzino e mi tirò un forte schiaffo, talmente forte che quasi mi fece cadere. In quel momento provavo dolore, ma non solo fisico, mi sentivo umiliata, usata, in quel momento mi sentì un oggetto. Dopo lo schiaffo mi disse: non ti permettere mai più di parlare con un altro ragazzo, quando capirai che tu sei solo MIA. Detto questo lui mi spinse fuori dallo sgabuzzino e mi fissò con uno sguardo malizioso. Tornai in classe sperando di non rincontrare Matteo, non volevo avere altri problemi.
PARLA MATTEO
Avevo paura per Luna, avevo paura per quello che poteva farle quel mostro senza cuore. Speravo di incontrarla, di poterle parlare, di proteggerla... passò la giornata e di Luna nessuna traccia. Ormai avevo perso le speranze di trovarla, quando finalmente la vidi all' uscita. Aveva il trucco tutto sbavato con le lacrime che le bagnavano il viso. Aveva anche un segno rosso sulla guancia destra e tanti tagli sulle braccia. Sicuramente quel bastardo l'aveva picchiata, così decisi di andare da lei. Quando arrivai le dissi: Luna dimmi cosa ti ha fatto Michel? Lei non mi rispose, fece finta di non sentirmi e continuò a camminare senza rivolgermi lo sguardo. La fermai tenendole il braccio e lei si irrigidì, era terrorizzata, così la tirai verso di me e le diedi un forte abbraccio. Sentì delle lacrime calde scendere per la mia schiena, così le accarezzai dolcemente i capelli dicendole: stai tranquilla mi princesa, da oggi ci sono io a proteggerti.

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