Capitolo 4

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Da qualche parte a New York


-Non.Ci.Posso.Credere.- sbraitò Wanda Maximoff davanti allo spettacolo drammatico della camera dei figli.

Sul divanetto della stanza, il figlio Pietro dormiva provocando strani rumori che ricordavano vagamente un cane mentre la sorella gemella dormiva facendo fluttuare intorno a lei i vestiti del fratello gemello, i libri e qualche foglio volante.

In fondo la stanza non era in un disordine totale.

Era stata peggio

Visione apparve sulla soglia della camera dei figli.

-Wanda cara, sono le 6 e 35 minuti di mattina. Vuoi svegliarli? Non farebbero in tempo ad arrivare a scuola se gli svegli tra dieci minuti.-

Certe volte la maga non sopportava quando il cyborg parlava come un robot.

-SVEGLIA!!- urlò Wanda.

Pietro cascò giù dal divano mentre la sorella gemella piombò sul letto con un tonfo.

-MAMMAAA!!- si lamentarono i gemelli.

-Potevi almeno svegliarmi con più garbo! Mi sono fatta male!-

-Marta Vanessa Petra Maximoff non ti lamentare dei miei metodi educativi!-

-Mamma, calmati.-

-Esatto cara, il tuo livello di stress è aumentato del 30%.-

-Vi faccio sprofondare nel pavimento se non vi date una mossa!-

Il brutto di avere una mamma maga, è che quando minacci, non lo fa tanto per dire...

Wanda uscì dalla stanza e si rinchiuse in bagno.

-Cos'ha la mamma?- chiese il ragazzo.

-Secondo i miei calcoli è nel suo 1^ giorno nel ciclo mestruale.- spiegò Visione.

Pietro guardò la gemella che lo fulminò con lo sguardo.

-E in aggiunta siete in ritardo di cinque minuti per prendere l'autobus per arrivare a scuola.-

-Porca la miseria!- imprecò Pietro.

Che bello arrivare il ritardo, eh?

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Spazio infinito, nel bel mezzo del nulla


Nel I-pod di Ellen Quill risuonava il ritornello della canzone "Thunder" degli Imagine Dragons.

Il padre della ragazza la guardava traumatizzato : come poteva a una ragazza come lei non piacere le canzoni degli anni '80?

Non riusciva a capacitarsene.

-Gamora, cosa ho fatto di male nella vita?- chiese Star Lord alla moglie.

-Sei nato?-

-Non parlo di quello, parlo di Ellen. Come fa a non piacerle la mia musica?-

Gamora stava per uccidere suo marito.

-Peter, è semplice. A non tutti piace il rock n' roll. Ad Ellen piace il pop e non ci puoi fare niente.-

-Sicura?-

-Quill, vuoi morire male?-

-Non grazie, ci tengo a vivere.-

-Io sono Groot.- aggiunse Groot da dietro Star Lord.

-Cos? Io non sono patetico.- si offese Peter.

-Infatti, sei stupido.- ribatté Gamora.

-Io sono Groot.-

-Oh. LINGUAGGIO!!- urlò Ellen dal piano di sotto.

-E' la mia ragazza.- riballe orgoglioso Quill.

-Avevi qualche dubbio?-

-Sì.-

-Quill, preparati a essere castrato.-

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