24. Sangue e lacrime

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NERINO’S POV
Il mio primo sguardo va alle due gabbiette vicino a me dove ci sono Tom e Camminino. Loro stanno bene, hanno gli occhi sbarrati verso davanti a noi. Rivolgo anche io lo sguardo verso davanti a me e mi accorgo che non eravamo soli, pensavo che ci fossimo soli noi tre.
Guardando in avanti mi accorgo di conoscere ognuno di chi ho davanti e non posso crederci! In questa stanza, o qualunque posto sia, oltre a me ed ai miei piccoli, ci sono tutti i gatti del gattile dove mi trovavo io, dal primo all'ultimo, compresa Kitty! Non posso credere ai miei occhi!
Vedo a terra un gatto dal pelo bianco a strisce nere sopra ad una pozza di sangue, immobile… dopo un miagolio straziante e drammatico.
Lo conoscevo… si chiamava Ninì…
Quando ero cucciolo venivo sempre maltrattato dai miei padroni, come già sapete. Perciò, ogni volta che mi permettevano di andare in giro, controllato con un micro CIP in modo che non scappassi, io andavo in un prato verde e bellissimo. Mi trasmetteva tanta felicità e mi sentivo libero, anche se non lo ero. Un giorno vidi lui… Ninì.
All'inizio avevo paura… non avevo mai parlato con dei gattini come me ma stavo sempre solo e triste… prigioniero del mio pelo… nero come la morte! Vedendolo mi accorsi che anche lui aveva delle strisce di colore nero. Da piccolo pensavo che ero l'unico gatto di questo colore e pensavo che fosse una maledizione che mi ero procurato perché da piccolo prosciugavo a mia madre ogni energia bevendo in continuazione latte (anche se era normale bere tanto latte… ma ero piccolo e non lo sapevo). Mi feci coraggio e chiesi al gattino:
-Ciao… anche te da piccolo sei stato maledetto dalla “Strega dell'oltretomba” perché bevevi troppo latte, dandoti il pelo nero?-
-Eh? Ma… cosa dici? La Strega dell'oltretomba? Ma chi è?-
-È la strega che punisce i gattini dandogli un pelo nero come la morte!-
-Ma no! Il pelo nero l'abbiamo perché siamo nati così! Nessuna strega dell’oltretomba! E nessuna maledizione! Secondo me il pelo nero è bellissimo! Sai… vorrei averlo tutto nero come te, sei stupendo!-
-Io vengo maltrattato per il pelo nero…-
-Perché? Chi ti maltratta?-
-I miei padroni, dicono che il pelo nero porta sfortuna e quindi mi trattano male, ed io vengo qui perché mi sento felice e libero! Comunque… piacere, Nerino!-
-Che bel nome! Io sono Ninì-
E fu così che ci conoscemmo. Da lì io cercavo sempre di più di andare nel mio “posto segreto” per stare con Ninì.
Crescendo ci separammo sempre di più e non fummo più amici. I suoi genitori morirono per avvelenamento da qualche vicino e Ninì fu portato al gattile. Poco dopo io uccisi quel bimbo, e me ne pento, e fui portato anche io nel gattile.
Il primo giorno che arrivai al gattile Ninì mi chiese:
-Ciao Nerino! Ti ricordi di me?-
-Ovvio ma non mi importa nulla di te! Te ti ricordi che non eravamo più amici? O questo te lo sei dimenticato?-
-Perché ti comporti così? Sei arrabbiato con me? Non è colpa mia se ci siamo dovuti separare- disse lui triste.
-Io non sono più quel gattino nero e indifeso che si fa mettere le zampe in testa da tutti. Sparisci, grazie-
E lui se ne andò con la testa china e la coda tra le gambe.
Ora che lo vedo a terra… steso e senza vita mi sento uno schifo! Lui è morto col pensiero che io fossi ancora quel gatto cattivo e crudele che lo aveva pugnalato al cuore con le parole. Mi pento di tutto. Di tutto!
Parte un altro colpo. Il proiettile questa volta finisce conficcato in testa ad una gatta col pelo grigio e corto. Se non sbaglio si chiamava Lily. Ed ecco un altro miagolio lungo e terribile. Cade a terra e dalla testa sembra che stia straripando un fiume rosso.
Mi sento in un film horror. L'uomo continua a sparare a gatti a caso. Non si sa mai chi è il prossimo. Potrebbe essere chiunque. Da un momento all'altro potrei essere colpito e morire dissanguato in meno di un minuto. Poco tempo per pensare che tra pochissimo la vita di ognuno potrebbe finire.
L'ansia sale sempre di più. Dopo guardo Kitty. Kitty potrebbe morire da un momento all'altro, anche se si è appena ripresa. Nei suoi occhi vedo il terrore. Quegli occhi color nocciola continuano a guardare ovunque per cercare di avvistare l'uomo che spara, ma di lui nemmeno l'ombra. Dopo i suoi occhi si incrociano con i miei. Mi fissa a lungo, con gli occhi sbarrati. Nei suoi occhi vedo odio. Odio incondizionato verso me. Non capisco il motivo ma prendo una decisione: devo salvarla!
Cerco di uscire dalla gabbia ma è stretta. Ad un punto sento un proiettile venire nella mia zona. Il proiettile arriva a me e mi si trafigge nella parte superiore del mio manto. Fa male, tanto male, ma resisto e non mi abbatto! Sanguino eccome e dopo riesco a liberarmi dalla gabbia. L'uomo inizia a sparare come se non ci fosse un domani verso me ma riesco a schivarli il più possibile.
Continuo a cercarlo con lo sguardo e dopo… sì, lo vedo! Corro verso lui e gli salto addosso. Lo graffio più che posso e li cade il fucile a terra. Dopo averlo conciato per le feste cerca di liberarsi di me ma gli ficco un bell’artiglio dentro l'occhio. Lui inizia ad urlare come un dannato ed io mi stacco. Spaventato e dolorante lui scappa via.
Fiero di aver salvato un sacco di vite vado da Tom e Camminino ma rimango stupito: Tom è stato ferito e non me ne sono neanche accorto! Fortunatamente non gli è uscito tanto sangue come agli altri ma è steso a terra e non muove un muscolo e questo mi preoccupa.
Apro la gabbia con tutte le forze che ho e prendo con la bocca il mio cuccioletto. La ferita non è grave ma lui ha perso le conoscenze… e non so perché.
Ore e ore di paure, ansie e paranoie, Tom sembrava morto… non si muoveva minimamente. Dopo tanta fatica a curarlo e dopo un sacco di interminabile paura le mie forze furono appagate:  Tom riprese conoscenza e mi disse:
-Papino, grazie! È già la seconda volta che mi salvi!-
-Non c’è di che, piccolo! Sono il tuo padre adottivo e questo è il mio compito! Non devi ringraziarmi di fare il padre! Io farò sempre di tutto per far sì che nessuno ti faccia mai del male!- gli risposi io.
Dopo mi guardai un po' in giro… anzi, meglio dire, dopo cercai Kitty con lo sguardo ed andai da lei, volevo sapere a tutti i costi perché poco prima mi avesse guardato con quello sguardo così pieno di rancore… e mi mancava così tanto la mia Kitty!
Quando andai da lei vidi un sacco di corpi senza vita… era stata una strage e l'unico che era sopravvissuto dopo il colpo era stato Tom. Erano morti tipo 20 gatti/gattini se non di più!
Una volta arrivato guardai Kitty e lei ricambiò… con lo stesso sguardo freddo e rancoroso di prima. Volevo chiederle perché mi guardasse così ma in quella condizioni non potevo: una sua amica, credo fosse Margherita, era ferita gravemente, però non mi sembrava morta.
Non volevo lasciarla morire lì, visto che ancora c’era la possibilità di salvarla ed andai a cercare un ramoscello per tamponare la ferita. Una volta trovato corsi veloce da Margherita ma purtroppo non ce l'aveva fatta.
Kitty piangeva. Piangeva tanto. Era distrutta. Ci teneva tanto a quella sua amica ed io non ero riuscito a salvarla. Mi sentivo colpevole. Mi scese una lacrime anche a me, ero profondamente amareggiato. Dopo Kitty prese coraggio e mi disse:
-Nerino, sei un mostro! Dovevi morire tu al posto di lei! Prima mi hai ucciso Fiamma ed ora… non hai fatto nulla affinché Margherita non morisse! Sei un mostro! Come avevo fatto io ad affezionarmi a te?!! TI ODIO!!!- mi disse con tutta la voce che le rimaneva.
-Fiamma… Fiamma è morta?-
-Sì, l'hai uccisa!-
-Me ne pento! Io ero uno stupido… ma ora sono cambiato! Ero andato a prendere un ramoscello per tamponare la ferita di Margherita ma… era già morta al mio ritorno… c'ho provato. Poi io non pensavo che Fiamma fosse morta… a causa mia! Perdonami! Anzi, perdonatemi tutti voi! Però ora non sono più il Nerino di un tempo, ve lo assicuro!-
-Che vuoi che mi importi che tu sia cambiato o meno? Intanto ho perso Fiamma ed ora anche Margherita! Sparisci, non voglio più vederti!-
Io me ne andai… ero così triste! Il mio cuore si era appena sgretolato ed il mondo mi era caduto addosso… dopo quelle parole, dure ma vere! Perché sì, lei ha ragione! Io le ho ucciso due sue care amiche e non può più perdonarmi. Io ho perso tutto. Kitty mi odia e sono perduto. La mia vita è una nullità totale. Ho perso e perderò sempre, sono solo un fallito. L'ho persa per sempre!


-_-_-_-_-_- spazio autrice -_-_-_-_-_-_-
Hola ragazzi, come state? Ecco a voi il ventiquattresimo capitolo di questo libro! Siamo a buon punto e tra non molto questo libro finirà (presumo però che ci sarà un sequel) Come vi è sembrato questo capitolo? Vi ha commosso? (A me sì😢) Ora anche la nostra Margherita ci ha abbandonati… scusate la mia crudeltà! Poi le parole di Kitty hanno toccato nel profondo del cuore a Nerino che ora si sente perduto. Kitty riuscirà mai a perdonare Nerino secondo voi? Fatemelo sapere nei commenti! Grazie mille a chi non smette mai di seguire e sostenere questa storia! Buona notte, miau





Kitty, la gattina orfanella [Animals Series ~ Libro #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora