Cucciolo D'Uomo - Tedua

Capitolo 3

Prendo il telefono e cerco il suo contatto per chiamarlo.
Squilla ma non risponde.
Provo a chiamare Chiara ma succede la stessa medesima cosa.

Sono le 22:30, sto aspettando da mezz'ora che qualcuno mi risponda, li avrò chiamati almeno una cinquantina di volte, mio cugino non è tipo da lasciarmi sbattuta in mezzo a una città così grande da sola, soprattutto la sera.

Alle 23:00 precise, Davide arriva con la macchina, si ferma davanti al Pub davanti a cui sono rimasta tutto il tempo ad aspettare e sbraitando mi vado a sedere.

"Dove cazzo eri?" Urlo gesticolando.

"Non ti ha accompagnato il tuo ragazzo?" Chiede con tono basso e pacato.

"Il mio ragazzo? Ma di che stai parlando! Lo conosco da una sera Davide! Che cazzo, mi hai lasciato un'ora da sola sbattuta in mezzo ad una strada!" Continuo a sbraitare.

"Ops" risponde secco e acido.

Sbuffo e mi butto nel sedile ignorandolo per tutto il resto del tragitto.

Arrivata a casa mi infilo il pigiama e mi metto a dormire. Ripenso a tutto quello che è successo sta sera, e soprattutto spero di rivederlo, e poterci poter parlare ancora.
***

Il mattino seguente, la prima cosa che faccio appena apro gli occhi e prendere il telefono e chiamare Chiara per sapere tutto quello che è successo ieri sera.

*squilla*

"Cosa è successo ieri sera?!"
Diciamo all'unisono.

No, muoviti, voglio sapere tutto!

Chiara💫: Tuo cugino è bello, ma non è il mio tipo, gliel'ho detto apertamente, anche perché lui aveva capito già tutto.

Uffa, pensavo di aver combinato qualcosa di buono!

Chiara💫; Beh! Lo hai fatto, ora non gli sbaverò più dietro! Però non smetterò mai di pensare che è troppo figo. BEH ORA SPUTA IL ROSPO!

Si ma non urlare.

Le racconto tutto quello che è successo con quel 'Mario' la sera prima, e abbiamo deciso di andare in palestra, nella speranza che lui sia lì.

Scendo a fare colazione e saluto mio padre.
"Ehi papi!" Esclamo andandogli vicino.

"Buongiorno principessa" mi lascia un bacio sulla fronte e prende un pacco di biscotti dal mobile.

"Oggi non lavori?" Chiedo. Ho letteralmente perso il conto dei giorni.

"È Sabato Ali..." ride risedendosi al tavolo.
"E tra poco Davide avrà un incontro di pugilato, te ne sei dimenticata? Perché sei ancora in pigiama?"

"Eh? Cosa?! Io non lo sapevo!" Esclamo scappando in camera con un biscotto in bocca.

Mando un messaggio probabilmente incomprensibile, a causa della fretta, per informare Chiara, e vado subito a prepararmi.
Mi chiudo in bagno e faccio una bella doccia, mi asciugo e piastro i capelli, un filo di trucco, e sono apposto.

Metto un pantalone militare, di quelli belli larghi, un top nero, e una felpa di Davide che mi entra quindici volte.

"Papà! Sono pronta andiamo!?" Esclamo correndo da lui che è ancora in ciabatte.
"Papà!" Sbuffo incrociando le braccia.