Appena fuori dal portone di casa sua, suono al citofono, e aspetto che mi apra.
Quando lo vedo sbucare da dietro la porta, una scia di brividi mi passa per tutta la schiena, è stupendo, come sempre.Faccio un passo avanti per entrare e richiude la porta dietro di me.
"Ehi" mi sorride cercando di sbloccarmi dalla mia specie di trance. Deve smettere di far succedere questa cosa che rimango imbambolata a guardarlo.
Scuoto leggermente la testa e gli butto le mani al collo, lo avvicino a me e lo bacio, sbattendo sulla porta alle mie spalle.
Mi poggia le mani sui fianchi, e mi stringe avvicinandoli ai suoi. Lo sento ridere sulle mie labbra.
"Hai dato una bella botta, tutto ok?" Ridacchia rimanendo a mezzo centimetro da me.Arrossisco e annuisco, riattaccandomi alle sue stupende labbra. Ma purtroppo mi blocca, ci rimango un po'... parecchio male.
"Alice, non sai quanto io vorrei rimanere qui a baciarti, ma dobbiamo lavorare, ricordi?" Mi sorride staccandosi da me.
"Sì" sospiro un po' imbarazzata.
Mi mette una mano dietro la schiena e mi accompagna in quello che sembrerebbe il suo 'ufficio'.
"Allora, con questo, potrai cercare qualsiasi abito tu voglia, di qualsiasi marca, tipo, colore, tessuto, prezzo ecc. E chiamare i vari negozi per assicurarti che le tue richieste vengano accontentate."
Mi lascia un iPhone in mano."Ehm.. io non credo di.."
Lo sblocco e scorro tra le applicazioni, andandomi a sedere al tavolo.
Mario si posiziona dietro di me e mi guarda.
"È una cosa nuova... come... come devo fare?""Allora, guarda, la settimana prossima devo fare delle foto per la foot locker, tecnicamente dovrebbero essere loro a contattarti, quindi, tu risponderai, e loro ti daranno le informazioni, che poi riferirai a me. Inoltre dovrai farti spedire..."
Lo interrompo."Mario... non ci capisco nulla, ti prego, ingaggia qualcun altro per fare tutto questo..." dico imbarazzata restituendogli il telefono.
Lo guardo mentre si gratta la fronte a volto basso. Mi alzo e lo oltrepasso.Mi blocca per un braccio e mi bacia delicatamente tenendo le mani dietro la mia nuca.
Pov's Mario
Le mordo il labbro inferiore, mentre lei mi afferra la maglia e mi stringe contro di se.
Non voglio correre con lei, ma è come se mi stesse supplicando di spogliarla.La prendo in braccio e la faccio sedere sul tavolo mettendomi tra le sue gambe e stringendola contro di me.
Mentre mi mette le mani sotto la maglia, la porta dietro di noi si apre.Mi stacco dal bacio e vedo con la coda dell'occhio che Chris ci guarda.
"Ti serve qualcosa?" Gli chiedo girandomi e tirando Alice giù dal tavolo, che si nasconde dietro di me imbarazzata."Ehm si... a dire il vero avrei bisogno dello studio.. disturbo?" Chiede.
"Ow.. no tranquillo, andiamo via noi" risponde Alice sorridente, trascinandomi fuori da lì.
Si riavvicina per tornare sulle mie labbra ma la blocco.
"Alice, per favore, sei qui per lavorare" sorrido."Non ho voglia di lavorare" mi guarda con occhi supplicanti.
"Non posso accontentarti allora" dico soddisfatto, mente mi guarda fingendosi arrabbiata.
"Tu non sei vergine, vero?" Chiedo incrociando le braccia divertito, facendola arrossire.
"No" abbassa lo sguardo imbarazzata.
"Non l'avrei mai detto sai?" Rispondo ironico alzandogli il viso.
"Non credi sia un po' presto?"
La oltrepasso tornando in sala."Mhh" mi segue.
"Quante volt..." mi interrompe.
"Un po'..." dice frettolosamente.
"E tuo cugino lo sa?" Alzo un sopracciglio guardandola.
Scuote la testa.
"Non ti facevo così" ridacchio sedendosi sul divano.
"È un problema?" Mi guarda turbata.
Scuoto la testa senza guardarla.
"Non sono una puttana, lo sai vero?" Chiede arrabbiata.
La fulmino con lo sguardo e mi alzo di scatto andandogli in contro.
"Non ho mai detto, ne pensato, una cosa simile. Okay?" Le accarezzo le braccia."Scusami..." si siede sul divano.
"E che..." prende un grande respiro.
"Mi piaci tanto, e qualche volta... e come se non mi bastasse un semplice bacio" guarda a terra, sta andando completamente a fuoco.Le sorrido e le prendo il viso tra le mani lasciandole un bacio sulla fronte.
"Io ti ho solo detto di aspettare" le faccio l'occhiolino, facendola sorridere."E per quanto riguarda il lavoro, se tu non vuoi farlo non ti obbligo, ma non tornerai in quel posto, e non andrai a lavorare da nessun'altra parte." Incrocio le braccia sul petto e faccio avanti e indietro davanti a lei.
"Mario... cosa dovrei fare?" Sospira seguendomi con lo sguardo.
"Devo pensarci ok? Voglio che lavori per me"
Annuisco.
Pov's Alice
Perché è così fissato con il volermi far lavorare per lui?
"Intanto?" Chiedo.
"Niente, devo trovarti qualcosa" si gratta il mento.
Mi alzo.
"Dove vai?" Mi chiede curioso.
"Voglio andare a casa" dico frettolosamente.
"Perché?" Mi chiede avvicinandosi.
Apro la bocca come per iniziare a parlare, ma mi blocco a guardare le sue labbra.
"Alice.. non possiamo" sussurra guardandosi intorno.
"Non è che non possiamo, non vuoi, non ora, ho capito.. aspetterò" gli lascio un bacio a stampo e provo ad andare via, ma mi blocca per un polso.
"Se la metti così però. Di solito è il ragazzo a dire queste cose, e io non voglio passare per la famminuccia. Ma ascoltami bene, io mi sono affezionato a te, quindi se farai la stronza dopo che siamo andati a letto ti licenzio." Dice scherzando, ma sento un fondo di verità nelle sue parole.
"Ma se non mi hai ancora trovato un lavoro!"
Rido.
"E comunque no, grazie, penso che tu abbia ragione, è troppo presto" sorrido maliziosamente."Cosa? Ora dici così? Ma io..." si strofina una mano sulla faccia.
"Voi femmine siete tremende" sbuffa lasciandomi.Sorrido soddisfatta e lo seguo.
"Aspetta aspetta" dico fermandolo.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~Mi sono divertita a scrivere questo capitolo, avrò cambiato i dialoghi almeno cento volte l'uno.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Stellina?⭐️
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Cucciolo D'Uomo - Tedua
FanficNel posto giusto, al momento giusto. Leggete che è meglio!💥