"Puoi accompagnarmi a casa?" Sorrido.
Mi fulmina con lo sguardo, e va a prendere le chiavi della macchina.
"Volevo dirti, che anche io ci tengo a te..." dico con voce vaga mentre guardo fuori dal finestrino.
Mi fa un leggero sorriso, e poggia la mano sulla mia coscia."Scusa se mi sono comportata così..." roteo gli occhi arrossendo.
"Ma è colpa tua""Se mia mamma mi ha fatto bello, non è colpa mia" ride.
"Sì invece!" Esclamo incrociando le braccia.
"Io non sono il tipo di ragazza che fa così!" Guardo la strada dritta davanti a me."Devo crederti?" Chiede portando la mano sul cambio.
Lo fulmino con lo sguardo.
"Sto scherzando!" Continua entrando nel parcheggio del mio palazzo.
"Ti va di restare?" Chiedo innocentemente abbassando lo sguardo.
"Certo" esce dalla macchina.
Esco anche io, e vado verso il portone del palazzo.
"So che non è niente, in confronto a dove vivi tu.. però è la mia casa.." sorrido imbarazzata davanti al portone del mio appartamento.
"Non hai visto dove vivevo prima" mi sorride prendendomi il viso tra le mani, e lasciandomi un bacio a stampo.
Apro il portone e mi guardo intorno, pare non esserci nessuno.
"Papà? Davide?" Nessuna risposta.
"Siamo soli, e giuro che non farò come a casa tua" rido imbarazzata."Ok ma che ne dici se ora ti rimetti a tuo agio? Non stai facendo altro che arrossire" mi sorride comprensivo.
"Sì, hai ragione" sospiro.
"Ecco... Alice.. dovrei dirti una cosa importante.." si passa una mano nei capelli e si siede sul divano.
Inizio ad agitarmi e mi siedo accanto a lui.
"La settimana prossima torno a Milano..." abbassa lo sguardo.
Il mio cuore perde uno.. due, tre battiti.
"Cosa vuol dire che 'torni' a Milano?" Chiedo confusa. L'ansia mi sta sbranando."Ecco.. io vivo lì" intreccia le dita, e le sue parole diventano sempre più pesanti.
"Sono venuto a Genova per girare un video, ma la mia casa, il mio studio, la mia carriera è tutta lì..."
Durante tutto questo discorso non mi ha guardato neanche un secondo negli occhi.Chiudo gli occhi e annuisco, buttando fuori tutta l'aria che stavo trattenendo nei polmoni, e rimandando indietro le lacrime che minacciavano di uscire.
"Perché me lo dici solo ora?""Non lo so.. avrei dovuto dirtelo prima... ne sono consapevole" alza lo sguardo per incrociare i miei occhi lucidi.
"Prometto che verrò a trovarti.." mi accarezza la coscia.Porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e guardo a terra, speravo si trattasse solo di uno stupido scherzo.
"Non mi piace stare lontana dalle persone a cui tengo, non ci riesco" sbuffo incrociando le braccia e accavallando le gambe, in modo da scacciare la sua mano, che stava diventando fastidiosa.Il portone di casa si apre, e mio padre entra nella stanza.
Faccio un grande respiro e mi alzo sorridente andando da mio padre.
"Ehi papà!" Vado ad abbracciarlo."Che succede?" Mi guarda negli occhi preoccupato e mi accarezza le guance.
Subito dopo sposta lo sguardo su Mario, fermo in piedi davanti al divano, con le mani unite dietro la schiena.
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Cucciolo D'Uomo - Tedua
FanfictionNel posto giusto, al momento giusto. Leggete che è meglio!💥