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La stanza è aranciata e da fuori il rumore della pioggia battente sembra una cantilena antica che le nonne usano per scacciare i brutti sogni. Per Jimin ha il profumo dei campi ricoperti di rugiada nella bruma mattutina e sa di biscotti alla cannella.
"E' una maledizione complicata, eh?" gli chiede il fuoco, un sorriso quadrato e lo sguardo troppo umano.
E Jimin gli sorride di rimando, ma senza guardarlo, non ancora sicuro se sia saggio o meno fidarsi di un demone.
"Sì." risponde soltanto, seguendo il percorso di un ragno verso la sua tela. "Sì, lo è."
"Eh, brutta storia le maledizioni." commenta imperturbabile il fuoco. "Malocchi e fatture, quelle sono cose da nulla, ma le maledizioni... Lo sai qual è la cosa peggiore delle maledizioni?" domanda, acciambellandosi meglio nella sua nicchia tra i ceppi come un grosso gatto rosso.
"Non saprei..." mormora Jimin, giocando distrattamente con il feltro umido del mantello steso ad asciugare ore prima. "Probabilmente sapere che si è meritata, in qualche modo..."
"Oh, no, al contrario! Se l'hai meritata non si chiama di certo maledizione..." scoppietta il fuoco con fare saputo. Jimin vorrebbe ridere del modo in cui l'espressione si muove, quasi ubriaca, seguendo il movimento delle fiamme.
"E come si chiama?" chiede invece con uno sbadiglio, gli occhi semichiusi.
Il fuoco però non aggiunge altro, tanto che Jimin, ad un certo punto, è quasi convinto che il demone si sia addormentato nel bel mezzo del discorso o che se ne sia dimenticato.
"Il nostro nome è Taehyung, comunque" dice invece la fiamma dopo un po', lo sguardo che scintilla pensoso tra le lingue di fuoco.
"Jimin." offre Jimin piano, ormai quasi del tutto assopito sulla vecchia poltrona gialla, tra il tepore e le ombre. "Park Jimin."
"Sì, lo sappiamo..." sussurrerà tra sé il fuoco qualche istante più tardi.
Troppo piano, perché possa essere sentito da altri.
*§*
"Non si può usare il fuoco se il signor Min non è in casa..." gli spiega Jungkook la mattina seguente con occhi spalancati "Taehyung si fa dare ordini solo da lui."Avrà sì e no sei anni - a Jimin arriva a malapena all'anca - con degli occhiali troppo grandi che gli scivolano sul naso e la salopette storta mentre cerca di fermare Jimin dal commettere l'irreparabile.
"Proprio così, non ci metteremo di certo a cucinare!" lo rimbotta il fuoco, le fiamme rosse che crepitano d'oltraggio subito.
Jimin però non ascolta nessuno dei due e afferra una delle padelle appese al muro per appoggiarla sul braciere.
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〜*Yoongi's Moving Castle*〜
FanfictionIl castello errante compare solo nei giorni di pioggia, quando le nuvole basse coprono le montagne e lui può sgusciare non visto da una cima all'altra... *** Yoonmin!AU IlCastelloErrantediHowl!AU