ℑ𝔩 𝔭𝔯𝔦𝔫𝔠𝔦𝔭𝔢Punto di vista di Alec.
«La caccia a Volterra è proibita. Chi può essere così stupido da sfidare i Volturi nel loro stesso territorio?» chiede Felix, aggrottando le sopracciglia.
«Vladimir e Stefan, ne sono certa. Quei due fenomeni da baraccone non aspettano altro che distruggerci» gli risponde mia sorella, fissando un punto indefinito davanti a sè.
La sua ipotesi potrebbe essere corretta. Sta succedendo qualcosa là fuori e i Volturi non possono permettersi di rimanere a guardare ancora per molto. Aro perderebbe la sua credibilità. I Volturi rischierebbero di essere detronizzati.Improvvisamente, la porta si spalanca e Demetri entra amareggiato. Al suo seguito c'è Clarissa, che mantiene la testa bassa e non osa alzare lo sguardo sul marito.
«Le scie che percepisco sono le nostre» sibila il segugio, scaraventando rabbiosamente il suo mantello sul divano. Qualcosa non va.«Come sarebbe a dire? È impossibile. Forse non ti sei concentrato abbastanza...» commenta Santiago, alzandosi in piedi e allargando le braccia.
Testare il limite di sopportazione di Demetri quando è sotto stress non è una mossa saggia.«Se fossi in te, comincerei a circumnavigare il globo per secoli. Sono un segugio, Santiago. Riesco a percepie la scia e la posizione esatta di ogni essere vivente che io abbia mai incontrato in vita mia. Se qualcuno avesse visitato Volterra, avrei fiutato sicuramente il suo odore» sbotta iracondo il vampiro, avanzando nella stanza.
La tensione si taglia con il coltello. Abbiamo tutti i nervi a fior di pelle. I Volturi non sono mai stati così tanto agitati.«Adesso basta. Litigare in questo caso non ci aiuterà a risolvere nulla. Aspetteremo la fatidica decisione di Aro» dico, per poi uscire dalla stanza a passo d'uomo.
Dietro di me , si scatena un inferno di urla e grida ma io continuo imperterrito a proseguire per la mia strada.
Potrebbe essere la nostra fine. In tutti questi secoli, non mi è mai capitato di pensare alla caduta del regno dei Volturi. La nostra egemonia sul mondo sembrava indistruttibile, eterna, ma era solo un'illusione.
Potremmo morire per mano dei nostri nemici, essere distrutti e ridotti in cenere, calpestati con disprezzo, eppure non è questo ciò che mi spaventa di più. C'è dell'altro, purtroppo.Vagando per il castello, passo davanti alla stanza di Arianna e mi soffermo ad ascoltare il rumore del suo battito cardiaco, ma non sento nulla. Confuso, apro la porta e riesco a constatare che effettivamente non c'è.
Un nodo mi stringe la gola e , prima che riesca a realizzarlo, mi ritrovo a correre per la fortezza nel tentativo di trovarla.
Perlustro i corridoi con meticolosità, spalancando ogni porta che incontro, ma lei non c'è. Forse mi sto solo facendo prendere dal panico.
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Pure blood
FanfictionArianna, l'ibrido di Volterra, non ama seguire le regole del castello. La vita per lei va vissuta pienamente e le regole rappresentano solo un ostacolo al raggiungimento della sua felicità. Tra guai e inaspettati avvenimenti, la giovane finirá per p...