Il cielo era scuro sopra la mia testa che stava diventando ogni giorno sempre più chiara. Il blu si stava sbiadendo gradualmente, esattamente come ogni mia speranza di essere più di qualcosa per il mitico Min Yoongi.
Purtroppo a scuola, facendo eccezione per il piccolo episodio della settimana prima, non osavamo rivolgerci la parola.
Però ci mandavamo messaggi.
La maggior parte delle volte era lui che faceva commenti sessualmente espliciti su come ero vestito oppure, nonostante fosse raro, mi scriveva un 'mi manchi'.Anche lui mi mancava, ma avevamo modi di mancarci differenti.
A lui mancava il mio corpo.
A me mancava lui come persona.Mi mancava Yoongi che non si mescolava nella sua compagnia ma era se stesso e potevo avere quel ragazzo solo quando eravamo chiusi in una stanza, purtroppo.
Per il resto dei giorni scolastici osservai il ragazzo dai capelli neri mescolarsi in un gruppetto di ragazzi non molto raccomandabile.
Conoscevo solo per sentito dire il suo migliore amico, Kim Namjoon, nonostante fossero così amici ed il nostro incontro nel corridoio io e lui non avevamo spiaccicato altre parole.
Vidi Taehyung fermo fuori ad aspettarmi in compagnia di Jungkook, come la loro amicizia fosse nata resta da sempre un mistero per me, Taehyung non è tipo da immischiarsi con quelli del primo anno ma con Jungkook ha fatto un'eccezione enorme, stava anche diventando più importante di me.
"Buongiorno Chim." Sorrise osservando la sua sigaretta quasi giunta al termine. Strinsi i libri che portavo sotto il mio braccio ed annuii con la testa, come a fare un semplice inchino di cortesia davanti i due.
"Quindi oggi niente pullman?" Chiesi forzando un sorriso verso i due. Se mi sentivo triste non era di certo per colpa di quei due, quindi non mi sarei mai mostrato triste davanti a loro.
"Jungkook ha detto che Kim Namjoon ha perso una scommessa e adesso farà da taxi." Rise il biondino indicando il ragazzo leggermente più basso accanto a lui. A vedere il mio migliore amico in compagnia di Jungkook sembravano proprio i due opposti che vivevano insieme: Kim Taehyung, con la sua camicia azzurra dentro i jeans larghi e scuri, coi soliti capelli biondi cenere che cadevano sui suoi occhi perennemente scuri e sorridenti, mentre dall'altra parte c'era Jeon Jungkook, con una t-shirt con uno stano testo in inglese, la giacca sportiva sopra, ovviamente nera, ed i soliti pantaloni neri, per non parlare dei suoi capelli scuri leggermente sollevati dal gel per capelli.
Appena collegai che sarei salito in macchina con Kim Namjoon, ovvero il migliore amico del ragazzo che occupava i miei pensieri, andai leggermente indietro.
"S-Siamo troppi, non voglio essere un disturbo." Inventai stringendo lo zaino sulle mie spalle.
"Ma quali troppi?" Sbottò Jungkook spegnendo per terra la sua sigaretta ormai giunta al termine.
"La macchina di Nam è grande e siamo cinque giusti."Tae, Jungkook, io e Nam.
Chi era la quinta persona??
"Ecco quei figli di puttana." Urlò Jungkook per farsi sentire da tutto il gruppetto di Nam che usciva da scuola.
"Vorrei ricordarti che questo grandissimo figlio di puttana è colui che porterà il tuo culo a casa." Rise Kim Namjoon. La sua altezza spiccava tra tutti quanti, era persino più alto di Taehyung.
Vidi Yoongi scendere le scalinate e posizionarsi al suo fianco.
"Non devi portare solo il mio culo." Rise Jungkook recuperando il suo zaino da terra.
"Ma anche i miei amici." Sorrise spavaldo nonostante la differenza di altezza."Sarebbero loro?" Il suo sguardo girò su Taehyung e su di me.
"Piacere." Avanzò il biondino stringendogli la mano.
"Kim Taehyung.""Park Jimin." Fissi timidamente, nonostante lui sapesse già il mio nome.
"È un piacere conoscerti." Rise iniziando a camminare seguito da Jungkook, con un mega sorriso sul volto, e da Taehyung.
Yoongi aspettò un po' prima di muoversi e, quando lo seguii per raggiungere la macchina, si voltò verso di me.
"Non parlarmi."
Lo disse senza emozioni. Era stato netto, voleva fare come se non ci conoscessimo, come se non ci fossimo mai parlati.
Annuii ma dovetti girarmi di spalle per provare a scacciare delle lacrime che, non so per quale motivo, erano comparsi nei miei occhi.
Di solito non piangevo quasi mai, figuriamoci per un ragazzo che aveva dimostrato di non tenerci a me.
Sono il tipo di persona che non insiste sugli altri per restare al mio fianco, se non mi vuoi io non insisto.
Ma per Yoongi era diverso.
Salii nell'enorme macchina di Namjoon stringendo lo zaino contro il mio busto. Yoongi sali al posto del passeggero, Namjoon, ovviamente, alla guida e Jungkook si mise al mio fianco seguito da Taehyung.
"Hyung, posso venire a casa tua?" Chiede Jungkook voltando la testa verso Yoongi. La piccola conversazione venne interrotta dalla risata ironica di Namjoon.
"Infatti mi stavo chiedendo perché, cazzo, volessi un passaggio se abiti affianco scuola."
"Hyung credi davvero che non mi farò accompagnare anche fino a casa?" Ridacchiò il più piccolo insieme al mio amico biondo, ovvero Taehyung.
Per qualche secondo pensai che fosse quello coi capelli più strani all'interno della macchina, poi mi ricordai di avere ancora i capelli blu.
I miei capelli mi piacevano solo a momenti, c'erano alcuni momenti in cui credevo fossero i capelli più belli sulla terra ed altri in cui mi facevano davvero schifo.
"Quindi chi devi accompagnare prima? Riccioli d'oro?" Rise, ancora, Namjoon. L'inquietudine nella sua voce, anzi, nella sua risata, si sentiva perché due secondi dopo tornava con la sua solita espressione seria, persa nel vuoto. Un secondo prima rideva e quello dopo ti squadrava come un cane ne adocchia un altro entrare nel suo territorio.
"Tu vai dritto che io ti faccio strada." Rispose Jungkook nascondendo un sorrisetto, passandosi il tempo a rigirarsi il telefono ta le mani. L'ammirazione che Jungkook provava per Taehyung mi sorprendeva ogni giorno di più.
Smisi di pensare ai due accanto a me, sentendomi un paio di occhi puntati addosso. Alzai lo sguardo fino allo specchietto retrovisore Becca di Namjoon ad osservarmi attraverso esso. Inquietante.
"Come mai il grande puffo sta in silenzio?" Domandò ironicamente. Prima che potessi rispondergli a tono Jungkook balzò in avanti per indicare al ragazzo di girare a sinistra.
"Jungkook-ie deduco che passi molto tempo a casa di Taehyung, o sbaglio?" Rise il ragazzo accostando la macchina doveva aveva indicato il più piccolo.
"Non ci scherzate su." Il mio migliore amico si affiancò alla risata ironica.
"Forse Jungkook-ie ci è venuto più volte di Jimin.""Ti ho superato grande puffo." Jungkook si girò verso di me copiando il soprannome da Namjoon. Mi ringraziai mentalmente per non aver indossato qualcosa di rosso.
"Ci sentivamo ragazzi, ciao Jimin." Ci sorrise Taehyung prima di uscire dalla sua macchina per entrare nel suo appartamento.
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Problem ; Yoonmin ; Namjin
FanfictionAvevo cercato su internet il significato di serendipity, è uno stato della mente che implica il trovare qualcuno che ti ami senza cercarlo.. #130 in jihope 21/07/19