Le parole del principe

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Niall si era addormentato sul divano mentre guardavamo uno di quei programmi strani che ci sono su RealTime. Mi stava usando come peluche, mi teneva stretta a lui e io non riuscivo a muovermi.

Piano piano cercavo di spostare le sue braccia ma avevo paura di svegliarlo.

Mugugnava appena lo sfioravo.

Finalmente dopo un po' iniziava a mollare la presa sul mio corpo, così mi potei "liberare".

Non mi dispiaceva rimanere tra le sue braccia, soprattutto mentre dormiva ma avevo voglia di dipingere.

Io amavo disegnare, infatti i miei genitori per Natale di qualche anno fa, mi avevano regalato un cavalletto e delle tele.

Andai in sgabuzzino e presi tutto quello che mi serviva e lo portai in soggiorno.

Riempii un bicchiere d'acqua e presi gli acquerelli.

Mi sistemai sullo sgabellino e iniziai.

Per prima cosa disegnai le linee di costruzione di un volto.

Poi passai ai "dettagli", come occhi, naso, labbra.

Finiti questi intinsi il pennello nell'acqua e iniziai a dare colore.

Gli occhi li feci azzurri chiari, come il cielo dopo un temporale, non come quell'azzurro troppo carico che di solito c'è nelle giornate estive.

Un azzurro cristallino, un azzurro come le acque di un fiume.

Un azzurro che ti rapiva e non potevi fare a meno di guardare.

Quel colore che cercavi di definire ma non avevi idea da dove iniziare per descriverlo.

Pulii il pennello nell'acqua e poi passai alle labbra, scegliendo un rosa tenue, delicato.

Veniva davvero voglia di toccarle. Sembravano così morbide che volevo baciarle sul serio.

Finii anche i capelli e passai una leggera nota di rosa per dare un po' di colore al viso, se no sarebbe sembrato morto.

Mi alzai e mi allontanai un po' per vedere come era venuto.

Guardandolo mi accorsi che avevo disegnato Niall.

Lui era sempre tra i miei pensieri e quello ne era la prova.

Senza volere lo avevo dipinto, in tutto il suo splendore.

Niall era un bel ragazzo, quando lo guardavo pensavo che fosse il principe azzurro.

Aveva un carattere che gli invidiavo: solare, dolce, sapeva stare al gioco ed era anche educato.

Io lo avrei scelto anche tra mille, lui mi faceva sentire speciale.

Niall era la mia casa, dove mi sentivo protetta e potevo essere me stessa.

~

Ero tutta concentrata sul dipinto. Lo volevo rifinire ma ad un certo punto sento qualcosa prendermi i fianchi.

Feci un salto sullo sgabello e lanciai un urlo.

Mi girai e Niall stava guardando il mio "quadro".

« Mi hai fatto prendere uno spavento » gli dissi con rimprovero ma lui non mi stava ascoltando.

« Niall ? » gli sventolai una mano davanti agli occhi. Lui scosse la testa « Quello sono io ? ».

Parlò con una voce un po' tremante e incredula.

« Si... Non è uno dei migliori, e qui mi si è un po' sbavata la matita... » non mi lasciò finire di spiegare « Wow, no davvero wow, è bellissimo... Cioè wow ».

Because I care more about your feelings than mine.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora