Capitolo 3: I hate you

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Capitolo 3: I Hate You

-Oscar –lo richiamo io appena lui si scaraventa sul letto

-Va bene no? –chiede lui- è la mia camera

Io scuoto la testa- sei tremendo

Lui sorride e si tira a sedere mentre io ritorno nel salottino prima della camera e apro la porta della mia camera da letto

-So che la adori –sorride lui

Guardo il color pervinca dell'intera stanza e alzo le spalle- fintanto che ho un letto non mi interessa

-Molto femminile

-Disse quello che mi fa vestire e comportare da uomo- rispondo io

-Hai fatto colpo su tutti però- sorride lui

-Non importa molto ma bene –dico io sistemando i miei vestiti e cercando un cambio- vuoi una mano con il bagno?

Lui diventa violo- Lexy!

-Sono il tuo valletto- replico io- dovrei aiutarti

-Sono un adulto! Posso fare da solo- assicura lui uscendo dalla stanza

-Non sai ancora allacciarti la cravatta senza di me- replico io

-Ti odio! –urla lui chiudendosi nel suo bagno privato

Io ridacchio- certo, come dici tu...

Chiudo a chiave la mia porta e entro nel bagno privato che ho. Mi spoglio e guardo il mio riflesso allo specchio. Anche fasciato il mio seno si vede...

-Ahi...- mormoro appena lo libero dalle fasciature- i piaceri di dover nascondere una quarta...

Apro l'acqua calda e mi infilo nella doccia. Credo farò una passeggiata prima di cena oggi pomeriggio nel mio tempo libero. È meglio controllare la zona...

Sono paranoica? Sì. Oscar è un erede al trono, un futuro re e gli assassini in famigli non mancano...

Guardo il riflesso nello specchio, i miei lunghi capelli abbracciano le mie curve...almeno così sembro una donna...

***

-Io vado- dico a Oscar

Lui annuisce- divertiti, ci vediamo per cena

Annuisco uscendo subito. Maid personali e Valletti cenano con i propri principi.

-Ti odio! –sento urlare qualcuno

-Torna subito qui signorina! –replica Leonard

Guardo Delora correre via in lacrime e Leonard uscire da una stanza imprecando

Lo guardo e guardo dove Delora è andata- andrò io a vedere Lord Leonard, credo sia il caso lei si calmi prima che dica o faccia qualcosa che potrebbe portare a gravi conseguenze

Lui mi guarda ma annuisce prima di tornarsene nella camera.

Mi muovo in fretta e trovo la via per un piccolo balcone poco distante. Delora è seduta su una sedia e piange

Le offro un fazzoletto, rendendole quindi nota la mia presenza

-G...grazie- dice piano

Mi siedo al suo fianco- posso esserle utile?

-Hai...hai fratelli maggiori? –chiede lei

-Una sorella –dico io

-Oh...non ti...paragonano a lei immagino- dice lei

Io sospiro- l'hanno paragonata a vostro fratello?

Lei annuisce- lui è perfetto in tutto...lotta, studi...danza...

-Mia sorella è tutto fuorché perfetta- dico io- andiamo d'accordo per lo più delle volte ma...non mi capisce

Lei mi guarda pronta ad ascoltarmi

-Quando era piccola mio padre era in guerra, nostra madre l'ha cresciuta per anni da sola e quando papà è tornato non riusciva a vedere in lei nulla di lui. Poi sono nato io- dico piano- mamma dovette partire e mia sorella andò con lei. Mio padre mi istruì come meglio credeva, rendendomi un "maschiaccio" secondo le parole di mia madre...papà e mia sorella mi amano così ma so che mia madre preferirebbe altri miei comportamenti. Qualsiasi cosa io faccia è sempre un "tua sorella questo" "tua sorella quest'altro" "potresti comportarti come tua sorella" ...diventa davvero snervante sentire per ore e ore chi dovrebbe amarti che sei sbagliato.

Lei annuisce- papà sembra non avere che occhi per mio fratello delle volte

-Mia madre mi guarda solo per criticarmi –rispondo io- ma so che papà critica molto mia sorella e sono certo che tuo fratello viene criticato anche per ciò che fa

-Odio Leonard...- dice lei

-Non dovresti- dico io- non ha colpe se altri sono così idioti da paragonarvi

Lei annuisce- parlerò con lui...

-I ragazzi sono idioti cara- dico io- ricordatelo sempre

-Non sei anche tu un ragazzo? –chiede lei

-Shh- dico io- sono ciò che le persone vogliono pensare io sia

Lei sorride dandomi la mano- posso pensare che siamo amici?

Io annuisco facendole un baciamano- è un onore

Lei sorride- sai ballare?

Io annuisco- ballerino provetto mi dicono

Lei sorride- potresti insegnarmi?

-Sarà un mio piacere- sorrido io

La vedo rientrare e sorrido notando che qualcuno ci spiava. Forse non mi annoierò così tanto qui...non che rimarremo per molto tempo comunque...

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