Quando conobbi finalmente la donna che influenzò la mia mentalità, cominciai a rendermi conto di quanto il tempo fosse passato in fretta.
Il suo nome era Sabine. Fino a quel momento l'avevo conosciuta solo come la moglie del sindaco, ma da quando ero diventata la sua serva personale avevo imparato a conoscere ogni suo particolare: era una donna di appena trent'anni, dall'aspetto meridionale e dalla carnagione olivastra, con una pelle liscia e morbida come seta; le labbra, carnose e rosse, ricordavano la passione con cui arde il fuoco; le iridi smeraldine, invece, erano in grado di pietrificare chiunque le incrociasse, data la bellezza che emanavano.
Lei aveva un animo nobile, era astuta e le sue movenze si confacevano a una dea. Servirla e assecondare ogni suo desiderio era un piacere, perché mi trattava come una persona e non come un oggetto. Col passare dei giorni divenni la sua confidente e mi supplicò di chiamarla per nome, perché non adorava le formalità.
Mi raccontò persino la sua storia. Era nata in una famiglia povera, in un paesino vicino e per assicurarle un pasto caldo la dovettero affidare a un uomo abbiente; tuttavia egli la schiavizzò, per poi venderla a un ricco commerciante di Salem. Negli anni di schiavitù conobbe l'attuale marito, James Walcott, un ragazzo di buona famiglia che alla vista di quella fanciulla incantevole s'innamorò all'istante. Le promise che l'avrebbe liberata e ci riuscì non appena venne investito della carica di magistrato. Il gesto di quello sciocco garzone innamorato fece innamorare Sabine e accettò di diventare sua moglie.
Mi narrò anche del figlio che dovette abbandonare per non farlo uccidere dal padrone e mi svelò la sua vera natura: era una strega, ben diversa da una di quelle ragazze innocenti che venivano accusate e condannate a morte.
Dallo stupore nell'apprendere quella notizia, svenni.
Al mio risveglio, c'era Sabine e con più calma mi spiegò tutto nel dettaglio. Era sempre stata una strega, dalla nascita. Mi raccontò che lo venne a scoprire quando, all'età di sedici anni, venne stuprata dal figlio del suo primo padrone. Aveva desiderato che si togliesse di mezzo e andasse all'inferno, così lo fece sollevare e morire in lacrime di sangue.
Da quel giorno trovò il suo posto in una congrega che aveva messo radici a Salem.
Quanto al sindaco Walcott? No, lui non era uno stregone, ma era a conoscenza di tutto e amava ancora la sua dolce metà. Mi raccontò di come i puritani non avessero mai saputo del segreto e che le ragazze che erano state uccise fino a quel giorno fossero innocenti, ma non poté intervenire per non destare sospetti riguardo sua moglie.
In poco tempo ero venuta a conoscenza di ogni lato della vita della signora Walcott e mi affascinava sempre di più.
Sabine, donna schiavizzata, stuprata, liberata, moglie del sindaco e strega.
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Salem
FantasyCorreva l'anno 1690. A Salem erano cominciati i processi alle streghe, donne note per avere capacità fuori dal comune. Molte le avevano l'acquisite donando l'anima al diavolo, altre le avevano ereditate dalla propria famiglia. I cittadini del piccol...