Capitolo 7: VI

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Så tro på det vi har og når vejen ikke er klar
Og der er mørke dage - vi kan komme tilbage
Men lige nu er vi landet på så fint et sted
Mærk det lige - vi er endelig med
(Marie Key – ”Uden Forsvar”)

So believe in what we've got and when the road is not clear
and days are dark - we can come back
but right now we have landed in so fine a place
Fell it now, we are finally there
we are finally there

Louis si sveglia il giorno dopo i TCA da solo, il lato di Harry è freddo, segno che il più piccolo si è alzato già da tempo. Louis prende il suo telefono appoggiato sul comodino. Ignora i milioni di notifiche che ha ricevuto – chiamate perse,  messaggi, anche uno snapchat o due – e controlla l’orario. 9.47. Grugnisce sonoramente. Ha un forte mal di testa che preme sulle sue tempie ed è ancora molto, molto stanco. Non si erano nemmeno trattenuti fino a tardi all’after party, deve essere ancora il jetlag –
Un momento.
Cazzo.
Improvvisamente gli eventi della scorsa notte gli tornano in mente, tutto, dal fatto che ora ha fatto coming out, che il mondo intero sa che è gay, che ora tutti credono che stia con Harry, per finire col fatto che si sono baciati.
Di nuovo.
Si sono baciati di nuovo.
E non è che non se lo aspettasse. Louis aveva accettato il fatto che sarebbe dovuto accadere a un certo punto, ma non gli era mai passata per la testa l’idea che forse sarebbe successo in maniera del tutto naturale, senza la pressione dei paparazzi, o un piano, o niente del genere. In un momento in cui non era necessario che accadesse, o in cui non serviva per avvalorare il loro stunt. Si erano baciati perché era quello che gli era sembrato naturale fare in quella situazione. Perché erano ubriachi, e vicini, e lo volevano. Ed è veramente strano, pensa Louis.
Forse è per questo che Harry si è alzato così presto. Forse è disgustato da quello che è successo, forse sta pensando a come piantare facilmente in asso Louis, come se lui non fosse già perfettamente consapevole del fatto che non sia stato altro che un bacio tra due amici che stanno fingendo di essere fidanzati. Non è che lui voglia che ci sia qualcosa di più. No. Non lo vuole.
Cioè, non è del tutto una cattiva idea che si abituino a baciarsi, che lo facciano sembrare il più naturale possibile. Non vogliono certamente dare l’idea di due che si baciano solo quando sono davanti alle fotocamere, come se fosse strano e non si sentissero a loro agio – no. Non vogliono decisamente dare quest’’impressione.
E comunque, non è che possono uscire e baciare qualcun altro – e sarà così per molto tempo. E Louis non sta pensando che dovrebbero limonare, no, sarebbe strano, probabilmente, e sono amici, quindi no. Ma, tipo, non c’è niente di male a pomiciare po’ no? Non è nulla di cui preoccuparsi.
E sicuramente Harry la pensa allo stesso modo … no?
Louis controlla di nuovo il suo cellulare e vede tre notifiche di Twitter che prima gli erano sfuggite confondendosi con le altre. Continua a ignorarle, non essendo ancora pronto ad affrontare quello che rappresentano, e si concentra sui tweet. Sono tutti di Harry, twittati quella mattina presto uno dietro l’altro. Improvvisamente il cuore di Louis batte a raffica, ed è nervoso. Dio, è sempre nervoso. La conferenza stampa ormai è di dominio pubblico, lo sa. È proprio lì – nero su bianco – e conferma che Harry Styles e Louis Tomlinson hanno una relazione. Ci saranno già migliaia di articoli, e sicuramente le chiamate sul suo telefono non sono altro che richieste di conferma diretta da parte sua. La stessa cosa vale per i messaggi.
Invece, controlla i tweet di Harry.

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And then a Bit [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora