Capitolo 13: Epilogo

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And after all this time,

You're still the one I love

Looks like we made it

Look how far we've come my baby

We're still together still going strong

E dopo tutto questo tempo

Sei ancora l'unico che amo

A quanto pare ce l'abbiamo fatta

Guarda dove siamo arrivati amore mio,

stiamo ancora insieme, ancora forti

(Shania Twain – "Still the One")

EPILOGO

Harry si sveglia un'ora prima del previsto, e si rende subito conto che qualcosa non va. O, beh, non che non vada bene, più che altro non è quello che preferisce. Il posto accanto a lui nel letto è vuoto, le sue braccia, che erano avvolte intorno a Louis, e lo avevano tenuto stretto quando erano andati a dormire, ora abbracciano il vuoto. È raro che si sveglino in un letto vuoto, anche se ora sta accadendo più di frequente da quando a Oliver stanno iniziando a sbucare i primi dentini. Immagina che è lì che troverà suo marito.

La parte del letto di Louis è ancora calda, quindi non deve essersi alzato da molto. Harry si rassegna ad alzarsi anche lui, sa che non si riaddormenterà più, soprattutto se non c'è il corpo caldo di Louis a cui accoccolarsi e con cui addormentarsi di nuovo, e se non sente il ritmo serrato del suo cuore sotto il palmo della mano come una personale ninna nanna.

Forse è un po' ridicolo, e un po' patetico, ma negli ultimi quindici anni in cui è stato con Louis, nessuno dei due è mai più riuscito a dormire da solo. Fortunatamente, succede di rado.

Si stiracchia mentre è ancora sdraiato, cercando di sbarazzarsi degli ultimi residui di stanchezza. La sua schiena scricchiola un po', uno dei tanti promemoria del fatto che è più vicino ai quaranta che ai trenta. Si siede e si mette seduto sul bordo del letto, sbadigliando un po' per poi alzarsi in piedi, sussultando leggermente quando i suoi piedi nudi toccano il pavimento freddo, e poi cerca un paio di pantaloni da mettersi.

Si dirige verso il corridoio per raggiungere la stanza di Olivia, dando uno sguardo nelle altre tre stanze nel mentre, per poi rendersi conto che stanno ancora tutti dormendo.

È ancora presto ed è domenica, non hanno nessun piano a parte la telefonata su Skype con Liam alle nove, che è il motivo per cui la loro sveglia era puntata durante il fine settimana. È domenica mattina ed è presto, i suoi figli stanno dormendo e sono al sicuro, in salute, e felici nei loro letti, suo marito sta cullando il loro piccolino, cantando dolcemente per farlo smettere di agitarsi, e Harry non potrebbe immaginare una vita migliore della sua, di quella che sta vivendo da dieci anni e mezzo.

Se ne sta sull'uscio della porta del piccolo, a guardare Louis dondolare piano, con la schiena rivolta verso Harry, mentre canta una delle tante canzoni d'amore che ha scritto per Harry e su Harry nel corso degli anni. È una visione unica, anche da dietro, il passare degli anni non ha fatto altro che bene secondo il suo modesto parere, come una bottiglia di vino che migliora man mano che invecchia. Anche lui indossa solo i pantaloni, entrambi hanno scoperto insieme, poche settimane dopo aver portato Oliver a casa dall'ospedale, che il modo migliore per farlo abituare, e smettere di agitarsi, o anche dormire, è il contatto pelle contro pelle.

Si concede di ammirare Louis per qualche momento ancora, per poi entrare nella stanza, palesando la sua presenza mettendogli un braccio intorno alla vita da dietro, e dandogli un bacio sulla spalla nuda. È morbido, e duro allo stesso tempo, e caldo, e Harry si gode il contatto tra il suo petto e la schiena di Louis, non crede che ne avrà mai abbastanza, non ha ancora superato il costante bisogno di toccarlo, toccarlo, e toccarlo – di toccarlo sempre, di non stargli mai lontano.

And then a Bit [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora