Capitolo 11: X

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Giv mig lidt mere - giv mig lidt mere Giv mig et til stik
Giv mig lidt mere - giv mig lidt mere Du må ikke give slip

("Uopnåelig" – Marie Key)

Give me a little more, give me a little more

Give me yet another sting

Give me a little more, give me a little more

Please don't let go

CAPITOLO X:

"Dunque. Questa cosa ha funzionato meglio di quanto ci aspettassimo," dice Simon Jones, seduto dall'altro lato del tavolo, di fronte a Harry e Louis, e accanto a Richard Griffiths e Harry Magee. "Ma siamo tutti d'accordo che sia ora di trovare il modo per chiuderla qui. Speriamo che ora la vostra fan base resti per la musica, e non solo per la vostra relazione, e ovviamente abbiamo intenzione di fare finta che sia una separazione voluta da entrambi sottolineando il fatto che resterete amici, cosicché finalmente possiate smettere di fingere in pubblico. Penso non vediate l'ora di tornare alle vostre vite, vero? Quindi vediamo di risolvere la cosa, ok?"

Una sensazione strana fa contorcere lo stomaco a Louis sentendo le parole di Simon, e si sente quasi nauseato, perché... perché sapeva che questo momento sarebbe arrivato, lo sapeva sin dall'inizio, ma lo sapeva in modo astratto, come quando stai studiando per un esame e sai che arriverà il giorno in cui dovrai sostenerlo, e sai che quando quel giorno arriverà, vorrà anche dire che sarà tutto finito, ma quando sei lì sepolto dai libri, il fatto che quel giorno arriverà sembra un sogno lontano.

Tranne il fatto che questo è esattamente il contrario, forse perché Louis non vuole che finisca, forse Louis ha il terrore della data di scadenza del loro progetto, forse ha paura proprio come hai paura del giorno dell'esame, non calcolando che questo non ha un premio di consolazione come il senso di libertà dopo un esame. O ce l'ha, ovviamente, sarà più libero di quanto non lo sia mai stato, non aveva mai vissuto una vita meno ricca di bugie di quanto lo sarà dopo questa faccenda, ma forse non vuole essere così libero.

"Giusto," dice rompendo il silenzio che segue le parole di Simon. La tensione gli sta mangiando lo stomaco, e non sa cosa dire. La sua testa è un miscuglio di sensazioni, così differenti, e non riesce a capire dove inizia una e finisca l'altra, non riesce nemmeno a capire cosa veramente senta, è così confuso, tutto è così confuso e Louis ha bisogno di un momento, un fottuto momento, ha bisogno di tutti i fottuti momento del mondo e non può nemmeno avere pochi secondi, perché tre paia d'occhi lo stanno scrutando, tre persone stanno aspettando di sentire cos'hanno da dire, e – Harry non sta dicendo una parola.

"Giusto," prova a dire di nuovo, schiarendosi la voce prima di continuare. "Sì, sembra – sembra ragionevole, sì."

Simon parla e Harry se ne sta in silenzio e Louis non sa cosa fare, sente frasi come "dopo il tour", "diamo ai fans il tipo di show per cui hanno pagato", "trascorrere meno tempo insieme" e non ce la può fare. Non riesce ad assimilare tutto.

E realizza, improvvisamente, che non sa come andare avanti con la sua vita senza Harry. Non sa come tornare a com'era prima. Harry è diventato parte integrante della SUA VITA, DELLA SUA CASA E DI SÉ STESSO. Si sono costruiti una vita insieme, e negli ultimi sei mesi non ha mai veramente smesso di chiedersi come sarebbe stato quando avrebbe dovuto eliminare di nuovo Harry dalla sua vita. E non è solo per il sesso, o la loro routine quotidiana, o il lavoro – è tutto, Harry si è fatto spazio in tutto, in ogni parte della vita di Louis, e come dovrebbe fare a rimuoverlo quando è conficcato come una scheggia incastrata in un piede? Solo in modo più piacevole, sì.

È che... tutto è cambiato. Non si può negare. Tutto è cambiato. Cose grandi e piccole, niente è come prima.

"Che ve ne pare, ragazzi?" Magee interrompe i suoi pensieri, riportandolo alla realtà.

And then a Bit [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora