Per il resto della mattinata ignorai l'esistenza di quel castano con gli occhi bollenti che aveva l'aria di essere arrabbiato e mi concentrai per un po' su altri pensieri. Nash sarebbe venuto a trovarmi quel giorno, e non avrei lasciato che cameron rovinasse tutto.
Dopo essere uscita da scuola tornai a casa di corsa e feci una doccia, feci partire il cd dei Green Day e sulle note di troublemaker mi preparai. Tirai fuori dall'armadio un cardigan bianco e nero abercrombie & fitch e un paio di jeans stretti a vita alta della medesima marca e misi ai piedi le doctor Martens lucide e mi truccai, per poi asciugare i capelli e lasciarli al naturale.
Infilai l'Ipad, le chiavi di casa, il portafogli e il telefono in borsa e uscii in fretta di casa salutando i miei. Presi la metro e arrivai in stazione, Il treno di Nash era arrivato in anticipo, o forse ero io ad essere in ritardo. Nash mi aspettava seduto su una panchina e quando mi vide arrivare mi venne incontro sorridendo.
-ti eri dimenticata di me?- chiese ridendo. Ci si può dimenticare di mettere la sveglia, ci si può dimenticare di portare il pranzo a scuola, ci si può dimenticare di prendere le chiavi di casa.. Ma mai mi sarei dimenticata che quel giorno avevo un appuntamento con Nash Grier.
-assolutamente no! Ti chiedo scusa per il ritardo- gli diedi un bacio sulla guancia e lo portai al pub vicino alla stazione.
- ho una notizia fantastica- prese posto di fronte a me e appoggiò il suo mento tra le sue mani, appiccicando i suo occhioni di mare sui miei.
-sentiamo!- sorrisi euforica.
-un certo Bart mi ha contattato via mail, e mi ha proposto un contratto per entrare in un gruppo di giovani viners, per fare un tour in varie città degli Stati Uniti- quasi facevo fatica a seguirlo per quanto mi stessi perdendo nei suoi occhi.-aspetta c'è altro.. Mi ha chiesto il tuo numero perché vorrebbe anche te nel tour!- agitò le braccia felice come un bambino e di istinto mi alzai per abbracciarlo. Due bambini felici che saltellavano in un pub super affollato.
-non ci credo!- esclamai, ma venni fermata un altra volta da lui.
- e non è tutto.. Vorrebbe anche che tu contattassi il tuo amico Cameron- nel sentire quel nome la mia euforia non accompagnò più la sua, e presi immediatamente posto.
-ho detto qualcosa che non va?- mi guardò interrogativo.
- Cameron Dallas NON è un mio amico, ma se è necessario avere anche lui nel tour glielo riferirò- forzai un sorriso.
Passai una giornata meravigliosa con un ragazzo davvero speciale. Nash era anche meglio di come lo immaginavo, e riusciva a farmi sorridere con qualsiasi cazzata. Quando arrivò il momento di separarci non volevo scollarmi da lui.. Non sapevo quando lo avrei rivisto. Mi avvolse in un abbraccio e salì sul treno con una espressione quasi malinconica.
Dopo un paio d'ore ricevetti un sms di Nash:
"Grazie per il bellissimo pomeriggio, spero di poterne passare tanti altri. Stasera prendo l'aereo per tornare a casa, ma non vedo l'ora di rivederti. Ho dato al signor Bart il tuo numero, perciò aspettati un suo messaggio :) buona serata dolcezza. Xx"
Quel tour sarebbe stato una fantastica opportunità per me.
Ne parlai con i miei genitori, e mia madre sembrò felice di mandarmi in giro per gli Stati Uniti ma a contrastare la gioia di mia madre ci fu mio padre.
-no Sarah, non lascerò che tu vada via da sola a 18 anni- poggiò il giornale sul tavolo e tolse gli occhiali da lettura.
- papà non sarò sola! Ci saranno un sacco di altre persone della mia età!- replicai
- sono tutti sconosciuti- rispose
- ma quando li conoscerò diventeremo tutti amici, ne sono sicura!- non sapevo cosa usare a mio favore.. Fino a quando...
- e poi c'è già un ragazzo che conosco da un sacco di anni è di Chino Hills!- avrei voluto registrarmi per poi risentire tutte le cazzate che stavo dicendo.
-e chi sarebbe?- mi fissarono entrambi.
- è il figlio della signora Dallas, si chiama Cameron e siamo ottimi amici- si, ok.
- e come mai in diciotto anni non hai mai nominato questo Cameron Dallas?- chiese scuotendo la testa.
-perché è molto timido e non vuole stare al centro dell'attenzione- certo, stavo descrivendo il tipico contrario di Cameron Dallas.
- stai dicendo un sacco di bugie, vero?- inforcò di nuovo i suoi occhiali.
- assolutamente no, e se servirà a farti stare più tranquillo beh, lo porto a cena domani sera. Così vedrete il bravo ragazzo che è- mi morsi la lingua. Più parlavo e più mi mettevo nei casini.
- perfetto, non vedo l'ora di conoscerlo- ritornò a leggere il suo giornale. Salii le scale e mi chiusi in camera pensando a un piano per raggiungere il mio obiettivo, poco importava se per farlo avrei dovuto chiedere l'aiuto di Dallas.
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Latch
FanficEppure era destino che tra tutta quella gente due persone in particolare si incontrassero.. e si innamorassero.