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//Day8//

sono stato per l'ultima volta sulla mia panchina oggi.

era fredda come l'aria che mi gelava il naso roseo, le mani dal colorito latteo e con testa bassa continuavo a guardarmi i piedi.

non ho più il coraggio di guardare quelle famiglie di cui mi sentivo parte solo a guardarle.

come voi ego dite, devo rimanere solo.

di fatti sono rimasto solo. non avevo nemmeno il mio libro. l'ho bruciato ieri sera... non lo sopportavo più. le sue scritte mi illudevano sempre.

e vi starete chiedendo se oggi l'ho visto.

ebbene sì, ho visto il mio Apollo, il mio piccolo angelo dai capelli d'oro.

però non mi ha parlato, stava di nuovo con il suo ragazzo.
quel ragazzo dai lineamenti così morbidi ma allo stesso tempo taglienti.

ed io sono di nuovo triste perché,
mi ha guardato con i suoi occhioni scuri che mi hanno dato una sensazione di malessere e malinconia così forte....

ovviamente non mi ha visto solo il nocciolo delle mie attenzioni, ma lo sguardo sulla mia figura fu anche quello del suo, così sembra, amato.

mi guardò con quanto più disgusto possibile, le sue sopracciglia folte che si aggrottavano, i suoi occhi mi penetrarono il petto, facendomi sentire ancor peggio.

siete forse voi ego che vi incarnate per portarmelo via?
siete così felici di vedermi scarnito da un solo sguardo?

forse avete ragione, faccio ridere, come l'ho fatto ridere l'ultima volta che siamo stati insieme... vero?
ditemi di sì, vi prego, io volevo solo renderlo felice o almeno ho provato a farlo.
però a voi ego non interessa del mio tentativo... a voi importa solo che io non stia accanto al mio Apollo.

in fine un ultimo ed eterno sguardo e poi.
io sono andato via.
lui è andato via.
loro sono andati via...
poi ho preso una decisione prima... quella di renderevi felici e finalmente unirmi a voi, spero che siate contenti, sapete quanto amo far felice le persone.

solo che non sopporto più di starmene qui, io credevo di aver trovato qualcuno, in realtà... ci siete sempre stati voi dietro, non è così?
no impossibile.
una creatura così pura non può venire da voi esseri sporchi.

lui che per tutto questo tempo per me non ha mai avuto un nome, deve essere proprio armonioso... e forse io non sono e non sarò mai degno di venirne a conoscenza.

però ego, io vi sento ridere.
vuol dire che siete felici della mia scelta?
certo che lo siete, le vostre risa sembrano quelle del mio Apollo e riempiono la mia testa.

ma io adesso non riesco più a scrivete, quelle risate sono troppe.
mi rimane poco da scrivere e l'inchiostro della mia vita sta finendo.

addio mio piccolo Apollo.
anche se ti ho lasciato, so che sto facendo la scelta giusta.

quindi adesso poso per sempre la mia penna e vengo da voi, miei ego.

//fine//

dAmn. //p.jm.×k.nj.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora