Lost.

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Le ore scolastiche passarono, erano passate ormai una settimana dall'inizio della scuola, le lezioni finirono e i tutti i ragazzi si alzarono dalle rispettive sedie appena sentirono il suono della campanella. Fuori scuola i ragazzi salutavano i rispettivi amici e andarono via.

Il biondo camminava verso la fermata del bus, guardava il vuoto e pensava, pensava costantemente a lei, era diventato freddo a causa sua, a causa della sua morte, si ricordava tutto e avrebbe voluto svegliarsi con un'amnesia. Lui ormai era vuoto, non provava più sentimenti, giurò a se stesso che non si sarebbe mai più innamorato, perché l'amore era una brutta malattia, una delle peggiori. Ormai si portava con sé la sua ombra.

Il suo pensiero tornò alla mora, la sua compagna di banco, Melody, il biondo la voleva, e l'avrebbe conquistata perché lui non perde mai. Lei per lui era una sfida, una sfida troppo difficile ma anche facile. Lui doveva dimostrare a Zayn che l'avrebbe conquistata, doveva vincere, odia perdere, ma sa benissimo che Zayn, se vuole, può essere più forte di lui, lo sa anche fin troppo bene. Aspetta in piedi l'arrivo del suo bus, quando spostò lo sguardo al ragazzo vicino a lui, alto, snello, occhi marroni, moro, ciuffo. Zayn.

-Horan.- salutò il moro, con il suo solito sorrisetto che fa venire voglia, a Niall, di prenderlo a sberle.

-Malik.- salutò il biondo battendo il cinque al ragazzo di fianco a lui.

I due ragazzi si guardarono. Ad osservarli così sembrava che non avessero niente in comune, ma la verità è tutt'altra quei due avevano tanto in comune, anche fin troppo.

-Voglio entrare in azione anche io sai, non ci proverò.- disse il moro marcando l'ultima frase.

Il biondo si girò di scatto, guardando il moro incredulo. Lui non avrebbe lasciato che il moro rovinasse la sua preda, che ormai per lui è diventata un'osessione. Sapeva che Zayn, in un modo o nell'altro avrebbe potuto vincere, usando semplicemente le chiavi giuste.

-Tu non farai niente, non puoi farlo.-

rispose il ragazzo, ormai fuori controllo.

Il moro accanto a lui rise, facendolo incazzare ancora di più.

-Sai, Niall, il tuo unico problema e che parli ma non pensi- disse il moro indicando la testa con il dito -non hai mai detto che se io volessi non avrei potuto entrare in azione- fece ancora una breve pausa mentre il biondo lo osservava e lo ascoltava attentamente, sapendo che ormai si era fregato con le sue stesse mani         -quindi io se voglio potrei fare quello che voglio e fidati che lo farò- disse ancora il moro che stava facendo perdere il controllo al ragazzo di fianco a lui -non voglio perdere un'altra volta.- continuò infine serio e facendo un cenno di saluto con la mano e facendo il suo solito sorrisetto.

Il biondo lo fissava andare via, poi voltò lo sguardo verso il bus davanti a lui e salì. Questa volta Zayn avrebbe vinto e non avrebbe lasciato al biondo la vittoria.

Dopo dieci minuti arrivò alla sua fermata e scese. Camminò verso casa sua. Arrivato non ci trovò nessuno. Guardò l'orologio. Harry doveva arrivare a momenti.

———

Era seduta sul piccolo divano di camera sua mentre studiava storia, la materia in cui andava più male, non aveva l'insufficienza, ma diciamo per lei era molto difficile, principalmente, perché adesso la sua attenzione è più rivolta al biondo che al libro.

"Uscì velocemente dall'aula, come se ci fosse uno stalker che la stesse seguendo. Camminò verso l'armadietto e ci mise dentro i libri e lo zaino. Appena chiuse l'armadietto trovò due pozze azzurre che la fissava sorridendo, la ragazza scosse la testa e guardò il ragazzo.

Heartbreak || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora