Dopo l'incontro con la logopedista mia madre era ancora infuriata, non faceva che lamentarsi e prendersela con tutti :
Era contro quella che definiva '' La lobby delle logopediste '' , era contro la sanità in Italia, insomma ce l'aveva con tutti e non aveva intenzione di fermarsi.Mio padre cercava di farla stare calma, ma niente lei continuava con le sue teorie che ogni giorno sembravano sempre più complottistiche e astruse.
Oramai anche queste invettive, facevano parte della mia solita routine.
Ognuno di noi ha una sua '' solita routine'', e spesso vorrebbe evadere da questa solo per un secondo per vedere cosa vi sia al di fuori.
Penso ad esempio a chi guida gli autobus, non posso nemmeno immaginarmi al loro posto.
Ogni giorno non fanno che guidare, facendo lo stesso percorso più e più volte, una cosa insopportabile.
Come se per quel tempo fossero dei robot che debbano andare avanti e indietro, senza pensare a niente, ma solo ad arrivare al capolinea il prima possibile, per non sentirsi anche le proteste della gente.Io penso che sia una tortura, stare sempre sulla stessa ruota e muoversi sempre allo stesso modo, è avvilente.
Ma Ahimè la routine ce la scegliamo noi in base a ciò che decidiamo di fare , e una volta entrati nel nostro quotidiano è impossibile uscirne.
Io ad esempio ogni giorno devo andare a scuola svegliarmi presto e poi tornare a casa.
In quelle 6 ore che sto in classe, faccio solo quello, ovvero ascolto cosa dicono le mie maestre, quando potrei fare altro, ma ho ''scelto'' di andare a scuola e quindi ho deciso di fare quello per 6 ore, lo stesso vale quando sceglieró che lavoro fare, non sarò mai libero fino in fondo, poiché la quotidianità sarà sempre pronta ad occupare il mio tempo.
Anche sé si può evadere da questa, con quelli che oggi vengono definiti Hobby, io come sapete ho quello di esibirmi sul palco, ma per ora lo faccio solo nella mia cameretta.
Per questo '' dico'' a tutti di provare a cercare qualcosa di alternativo alla quotidianità, perché sennò ci ritroveremo tutti su uno stesso autobus a percorrere la stessa tratta tutti i giorni, senza mai fermarsi fino al capolinea.
Continua nel
Cap VIII
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Io lo so che non sono solo
General FictionGiacomo é un bambino di otto anni che é nato con la sindrome di Down , con l'aiuto dei suoi genitori e di alcuni suoi amici : Riuscirà ad affrontare le mille difficoltá di una societá complessa come quella odierna?