Cap III : Prove

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Lunedì 21 Settembre 2007

Finalmente il mio sogno poteva
diventare realtà, e io ne ero entusiasta.
Finalmente potevo diventare come i più grandi attori comici :
Paolo Villaggio,Lino Banfi,Christian De Sica ecc ecc.....

Però prima di tutto ciò dovevo esercitarmi perciò oggi ero particolarmente in ansia perché mi preparavo al mio primo giorno di prove a scuola.

Papà mi ha lasciato a scuola e poi come sempre mi ha preso la ''collaboratrice scolastica'', ma oggi questa routine non mi stancava per niente, poiché sapevo che alla fine delle lezioni sarebbe cominciata la mia avventura.

Sono stato tutte le 6 ore di scuola ad immaginare quello che sarebbe stato il mio palco e quello che sarebbe stato il mio pubblico.

Ma adesso basta perché era suonata la campanella ed erano finite le lezioni , quindi era ora di cominciare a sognare.

Ilenia mi trascinò per tutti e due i piani di scale, portandomi fino all'entrata del teatro.

Io ero stupito da cotanta bellezza, c'era proprio tutto quello che mi ero immaginato, e ad accogliermi una bellissima e gentilissima signora, della quale non ricordo il nome, però la chiamavo Maryl, come Maryl Streep.

Maryl << Ciao Giacomo, Benvenuto , saremo lieti di averti al nostro corso>>
Io annuì perché non potevo fare altro, poi mi misi ad osservare gli altri recitare e provare, anche sé dopo 30 minuti mi stavo scocciando quindi ho cominciato ad agitarmi.

Maryl << Giacomo come stai?(preoccupata), vuoi fare qualcosa?>>

Io dopo quella domanda mi calmai, e Maryl capì che volevo salire sul palco a provare anch'io o forse lo credevo,visto che mi fece uscire dandomi un giocattolo, per farmi stare tranquillo.
Eh già non fu un inizio semplice!!!!

Quando tornai a casa ,tenni il muso per tutto il giorno ; fino a quando mio padre mi fece fare un giro in macchina, portandomi al cinema, visto che lui lavorava là come cassiere.

Insieme, dopo l'orario lavorativo, mi fece vedere una vecchia pellicola (se non ricordo male doveva essere L'Allenatore nel Pallone del 1984 con Lino Banfi),che il cinema possedeva in un vecchio magazzino, quindi ci mettemmo in una sala e da quando mio padre avviò il film, non smisi mai di ridere.

Un ora e mezza di puro divertimento, grazie alla quale, mi passò tutta la rabbia che avevo in corpo per la mancata considerazione da parte di Maryl.

Dopo il film papà mi portò a casa e mamma mi mise a letto, così finì una giornata tortuosa, ma allo stesso tempo soddisfacente.

Continua
Nel Cap IV

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