I dieci comandamenti

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(NOTA AUTRICE

Per evitare flame inutili, specifico una cosa: Cassandra odia un sacco di opere letterarie e cinematografiche e ne citerà parecchie nel corso del libro. Se tali opere a voi son piaciute, vi prego di non prenderla come un'offesa personale. La nostra bizzarra protagonista sta solo esprimendo il suo parere che può essere condivisibile o meno).




Nei primi anni della mia imbarazzante adolescenza, quando ancora ero convinta che l'umanità fosse un posto decente e che andarsene in giro con i capelli legati in due codini andasse di moda, avevo iniziato a rendermi conto dei maltrattamenti che le persone brutte come me dovevano subire ogni giorno. 

Le ingiustizie che erano costrette ad affrontare erano atroci e tremende: oltre alle prese in giro che mai si sarebbero estirpate a meno che non si fosse realizzato un massacro (opzione non per forza scartabile), coloro che facevano parte della categoria "il brutto anatroccolo che continua a far schifo"erano costretti a vivere ingiustizie di tutti i tipi, a partire dagli sguardi di divertimento al fatto che le loro possibilità di procreare erano nettamente inferiori a quelli nati con la bellezza di Penelope Cruz e il fascino di Rocco Siffredi.

Per questo motivo, proprio per preservare la nostra esistenza che era a rischio di estinzione, avevo deciso, all'epoca, di stilare una serie di regole e divieti - analizzati e rielaborati nel corso degli anni - da seguire per potersi salvaguardare da simili ingiustizie.


I dieci comandamenti della bruttezza

1) Non avrai altro Dio all'infuori di Alberto Angela.

2) Onora il cibo, il pandoro e le festività grazie a cui puoi rimanere rinchiuso in casa tua.

3) Non nominare il nome degli Angela invano.

4) Non commettere atti impuri come guardare film pieni di gnocchi stratosferici, ti sentirai più brutto di Pippi Calzelunghe una volta averne finita la visione.

5) Tu sei Superman, gli Esseri Lucenti la criptonite. Non li toccare, non ti avvicinare a loro, se non vuoi sentirti come quando hai scoperto che Titti era un maschio.

6) Più tenti di truccarti, più sembrerai un clown con la peste, fidati, non lo fare. È dannoso per la tua salute mentale già traballante.

7) Tu sei superiore agli EL, perché hai dovuto affrontare molte più battaglie rispetto a loro, fra cui la più tremenda di tutte: la guerra mondiale contro i brufoli che crescono pure nelle orecchie e nelle narici.

8) Accetta la tua bruttezza e amala. Forse sarai pure più brutto di un carlino con le pustole, ma almeno avrai imparato l'arte della sopravvivenza.

9) Non sei tu ad essere troppo grasso, sono i negozi di vestiti ad avere taglie troppo piccole.

10) Un EL non potrà mai essere la tua anima gemella, accettalo e convivi con questa realtà. Gli EL si riproducono fra di loro, per preservare nel patrimonio genetico la loro bellezza.


Quel giorno, avevo appena infranto il quinto comandamento.

Non mi sentivo così male dalla morte di Mufasa.

Ero tornata a casa correndo come Usain Bolt per le Olimpiadi, nascondendo il mio corpo nudo con le braccia e i lembi della camicia, per poi rifugiarmi in camera dove sapevo avrei trovato sollievo solo grazie al mio grande, unico amore: Alberto Angela.

Eppure, nonostante il gigantesco poster appeso sulla parete del mio letto singolo che lo rappresentava in un momento di fascino e divulgazione, non riuscii comunque a trovare tranquillità d'animo. Il mio corpo ricordava ancora alla perfezione il calore della mano di quell'Essere Lucente; sarebbero passati giorni, forse settimane, prima che la memoria di quel tocco scomparisse dalla carne.

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