Questa storia appartiene a me, @CupidaGranger e a Wattpad. È protetta da copyright, quindi la copia parziale e/o totale è un reato punibile per legge nel mio Paese.
Comincio subito con il dire che molte idee per questa ff sono state date da una persona molto importante per me, la mia parabatai stilinskywife24 💗 (Andate tutti a seguirla!)
La teoria dell'ereditarietà dei caratteri secondo la quale ogni persona eredita il cinquanta percento dei geni di ogni genitore era più che confermata.
E la conferma era proprio Rose Weasley.
Aveva una cascata di ricci capelli rosso fuoco e occhi azzurro chiaro, lo stesso colore del mare al mattino a riva, da degna erede di suo padre, Ron Weasley.
Era estremamente intelligente, probabilmente la strega più brillante del suo anno e amava leggere, da degna erede di sua madre, Hermione Granger.
Se fosse stato per lei, avrebbe passato le sue giornate in biblioteca.
Ma quello non era il momento, essendo in ritardo per le lezioni.
E doveva ancora fare colazione.
Rose scese le scale dalla torre di Grifondoro saltando i gradini di due in due, evitando accuratamente quello che scompariva e vari tentativi di Pix di fermarla per tirarle addosso qualsiasi cosa il poltergeist trovasse in giro, minacciandolo di chiamare il Barone Sanguinario.
Arrivata in sala grande, senza fiatone solo grazie agli intensivi allenamenti di Roxanne Weasley, si sedette di peso sulla panca al tavolo dei Grifondoro in mezzo ad una serie di chiome rosse che componevano la sua famiglia.
Si voltò piccata verso una ragazza dai lunghi capelli neri e grandi occhi azzurro scuro.
-Grazie mille Cecy di avermi svegliata!- esclamò ironica incrociando le braccia.
Cecily Blake sorrise innocentemente.
-Sei tornata tardi dalla ronda- si difese -e pensavo fosse opportuno dormissi ancora un po'-
Rose sospirò sconsolata guardando la migliore amica.
-Succo di zucca?- chiese suo fratello Hugo sorridendo.
-Grazie Hugo- rispose la rossa, facendo un sorriso tirato.
-Comunque non è un motivo valido per non avermi svegliata- continuò imperterrita Rose sorseggiando il succo -io lo avrei fatto, ti avrei svegliata-
-Cara, carissima Rose- cominciò Cecily -io a differenza tua sono una brava migliore amica e quindi ho anteposto la tua salute mentale, che scarseggia se non dormi abbastanza, ai tuoi doveri di studentessa. Dovresti ringraziarmi!-
La ragazza non riuscì a nascondere un sorriso.
-Ehi Rose- cominciò sua cugina, Lily Potter, voltandosi a guardarla -hai invitato te mio fratello al tavolo dei Grifondoro? Sai che agli altri non piace se i Serpeverde vengono qui-
-Al?- la rossa la guardò interrogativa -Io non l'ho nemmeno visto stamattina...-
-Buongiorno famiglia!- esclamò una voce.
Albus Potter si stava facendo largo tra le occhiate truci dei grifondoro, mentre si avvicinava alla parte di tavolo occupata dalla sua famiglia.
Ma quelle che gli venivano riservate, non erano solo occhiate truci ma anche sospiri da parte delle ragazze a partire dal primo anno.
In fin dei conti, Albus era sempre stato un bellissimo ragazzo.
Capelli neri come l'inchiostro indomabili da degno erede di suo padre, Harry Potter, e occhi verde smeraldo come quelli che aveva sua nonna, Lily Evans.
Inoltre un fisico da giocatore da Quidditch non glielo toglieva nessuno.
-Rose sei particolarmente raggiante stamattina, non lo pensi anche tu Cecily?- chiese, sedendosi e guardando prima sua cugina e poi l'altra ragazza e su quest'ultima il suo sguardo si soffermò per un istante di troppo.
-Particolarmente- gli diede ragione la mora ridacchiando sotto i baffi e bevendo un sorso di te.
-C'è qualcosa che devi dirmi Al?- chiese Rose inarcando un sopracciglio ramato -O meglio, chiedermi?-
-Cosa te lo fa pensare?- chiese noncurante Albus cominciando a spalmare della marmellata su una fetta di pane tostato.
-Intendi a parte il fatto che sei il mio migliore amico e ti conosco come se fossi me? Tu non ti sederesti mai qui senza essere stato invitato-
-E chi ti ha detto che non sono stato invitato?-
Rose inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia sotto il seno, sfidandolo con lo sguardo.
-Mi ha invitato..- cominciò il ragazzo
-Dominique!-
-Domi ha la febbre ed è in Infermeria- rispose immediatamente la ragazza soddisfatta.
-Domi? Oh scusa, intendevo Cecily-
La ragazza in questione inarcò un sopracciglio scuro e cominciò a scuotere la testa mimandogli con le labbra qualcosa che suonava come "Non osare mettermi in mezzo Albus Potter, non voglio che la furia di tua cugina si scateni su di me, sei avvisato"
-Albus- il tono perentorio della migliore amica lo costrinse a guardarla negli occhi.
-Oh e va bene- sbuffò -mi serve il tuo aiuto-
-Oh Godric... ti prego Al, per favore, sai che sono caposcuola, se è qualcosa di illegale non voglio saperlo-
-Rose! Non mi conosci? Tutto ciò che faccio è sempre e comunque nel rispetto delle regole e... okay, non mi crederei nemmeno io. Comunque, dovresti aiutarmi con Trasfigurazione-
-Oh allora va bene, oggi sono libera. Grazie al cielo Rox ci ha dato il giorno libero visto la vittoria di settimana scorsa-
Però poi corrugò la fronte, riflettendo.
Albus era sempre andato bene in Trasfigurazione, pensò, perché proprio quel giorno aveva bisogno del suo aiuto?
Non ebbe però il tempo di indagare perché il ragazzo le sorrise e, dopo averle dato un bacio sulla guancia, si alzò recandosi al tavolo di Serpeverde.

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Maybe | Scorose
Fanfiction"A volte è più facile fare in modo che qualcuno smetta di amarti, piuttosto che essere tu quella a farlo. A smettere di amare" Forse sarebbe bastato un incantesimo per avvicinarli. Forse avrebbero potuto conoscersi meglio. Forse avrebbero capito ch...