Circa due settimane dopo...
Quando Stephanie si sveglia sono le 11.Era la prima notte che riusciva a dormire.
Ed era la prima volta che cercava di stabilire un minimo contatto con le persone o comunque con la vita al di fuori di casa sua.Si era già svegliata qualche ora prima, il tempo necessario di ritirare la posta, decidere di rimandare la lettura di essa e di ritornare a dormire.
Era veramente distrutta.
Si alza subito dal letto, si lega i capelli in uno chignon disordinato e leggermente storto, e scende le scale.
Si dirige verso il bancone della cucina e prende la lettera...
To: Giulia
From:Giulia è confusa, come mai non era segnato l'emittente?
Giulia scuote la testa, come per scacciare quel pensiero e aprire la lettera.
Ci sono diversi fogli.La grafia era disordinata.
La carta era ingiallita e un po' strappata sui bordi.Giulia si affretta a leggere...
"12.09.'57
Oggi è una giornata particolarmente nuvolosa, piove forte e se mi concentro riesco a sentire le gocce che sbattono violentemente contro il tetto della casa.
Sono esattamente dieci giorni che sono rinchiusa nei seminterrati, loro
per sicurezza mi uccideranno, nella Stanza al primo piano... Dicono che lì è complicato sentire i rumori, quindi non sentiranno nulla i miei vicini e loro riusciranno a scappare prima che gli altri possano accorgersi di tutto.L'uccisione di qualcuno è sempre traumatica, anche vista esternamente.
Ma, vedere i propri zii venire ammazzati dai miei genitori, senza alcuna spiegazione, è ancora peggio.I miei genitori, allora, mi hanno rinchiuso qui. Non avrei dovuto sapere nulla secondo i loro piani. E, ovviamente, mi sono trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Li odio.
Non sono mai stata la loro effettiva figlia, sia chiaro, sono una ragazza orfana adottata da questi mostri.So che non stanno aspettando di farmi fuori per pietà, ma semplicemente perchè stanno preparando tutto per far sembrare ciò un omicidio, ma non fatto da loro."
Giulia non si accorge di aver le guance rosse e bollenti alla fine della lettura, ma si accorge di dover leggere ancora un foglio.
"01.10.'57
Oggi, è il giorno.
I miei genitori in questi ultimi giorni non mi hanno dato quasi da mangiare e sono molto affamata.
Ma non importa,
Non soffro molto per la fame,
Più per l'attesa.
Vorrei scappare, ma hanno serrato tutto.Tutto.
Non so quando mi verranno a prendere...
Ne quanto tempo ci vorrà.
Ho paura.
Vorrei che tutto questo non fosse mai suc"Dopo l'ultima leggera c'è una sbavatura. Ma nota dopo che vi è un foglietto incollato maldestramente dietro.
"Ho deciso di dare a te questo foglio, custodiscilo e non farne parola con nessuno.
Non ti ho ancora raccontato cosa è successo dopo;
Sono riuscita a liberarmi dalla presa dei miei genitori, che mi avevano legato le mani, li ho tirati giù dalla finestra e sono morti, non sono riusciti a tirar giù me.
Tuttavia, so ciò che continuano a fare, e come si manifestano ogni volta ai nuovi arrivati.
Appena ho saputo di questa storia, ero certa fossero loro."Giulia, deve sedersi per non crollare, in entrambi i sensi.
Il foglio le scivola dalle dita tremolanti e si adagia per terra.
Mentre si schierano in lei nuove domande, le risposte non arrivano più.
E un grande velo ombroso avvolge la vicenda, e la città.
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ParanormalStephanie, una ragazza, nata e cresciuta in una tranquilla cittadina dell'Inghilterra, Leraynbourg, si ritrova costretta a trasferirsi a casa del padre a causa del divorzio dei due genitori. Piena di tristezza e malinconia abbandona le due migliori...