Capitolo 2

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Una mano che veniva dall'alto mi offrí delicatamente una bottiglia.

Aprí gli occhi e il mio respiro si fermó.

Harry stava aspettando che prendessi la sua bottiglia d'acqua scrutandomi dalla testa ai piedi coi suoi grandi occhi verdi.

Presi la bottiglia, aspettò che io la bevessi e mi fece cenno di berla tutta.

Dopo essermi ripresa mi girai e guardai Sil, che a sua volta mi guardava con gli occhi aperti più che poteva.

Il concerto era appena finito e tutti si stavano dirigendo verso l'uscita.

Era strano vedere tutte le persone che si dirigevano così velocemente verso l'uscita, io sarei voluta rimanere li dentro a vita.

Ma le cose belle prima o poi finiscono.

Così io e Sil ci sedemmo per terra, poi si avvicinò a me e mi sussurrò "Ev,e ora?"

Io la guardai intensamente fin quando non sentì i miei occhi più gonfi e umidi del solito.

Mi venne un'idea,presi per il braccio Sil e feci il giro del palco.

Prima che iniziasse il concerto avevo visto una transenna spostata, volevo vedere cosa c'era dall'altra parte di essa.

"Non possiamo scavalcare! Se ci vedono passeremo guai." Urlo Sil

"Ma smettila, voglio solo vedere cosa c'è li, poi ti prometto che corriamo verso l'uscita" risposi.

Sil mi guardó e annuì,

So che voleva vedere cosa c'era li dentro quanto me, ma lei è sempre stata più responsabile di me.

Così scavalcammo la transenna con agilità e ci ritrovammo una grande porta davanti.

Spinsi in avanti le maniglie e percorremmo un grande corridoio, quando ad un certo punto sentí dei passi venire verso di noi.

Presi la spalla di Sil e la spinsi dentro ad una stanza che doveva essere il bagno,

io presa dal panico aprí una porta nera e mi ritrovai in un'ampia stanza.

C'erano un sacco di cianfrusaglie, e specchi.

Così iniziai a specchiarmi, e dietro di me vidi riflessa l'immagine di uno scaffale.

Su esso c'era appoggiata una bellissima bandana.

Mi era così familiare, ma la confusione e la paura in quel momento mi avevano completamente bloccato i pensieri.

Ho sempre avuto un debole per le bandane, soprattutto a se sono colorate.

Così me la legai in testa e mi specchiai.

"Ti sta bene, ma è mia."

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