Luke mi prese per i capelli,mi diede uno spintone che mi fece cadere sbattendo la testa contro il tavolo.
Mi faceva male,molto male,quasi non ci vedevo più. Facendo molta fatica cercai infatti di alzarmi,ma la mia mente era annebbiata,le mie forze mi stavano abbandonando. Riuscii a vedere solo un'ombra,che si avvicinò di più a me,e mi colpì nuovamente. Buio,il buio completo.
CALUM POVS
Sentii dei rumori in cantina,un rumore di un corpo che sbatteva violenemente su qualcosa di duro.
Era strano per me,solitamente non mi preoccupavo delle nostre vittime,anzi,le trattavo anche io come puttane,le violentavo,e quando poi ero stufo le lasciavo agli altri,che le uccidevano. Mi era sempre piaciuto questo gioco,lo trovavo affascinante e divertente. Ma vedendo Roberta,qualcosa in me era cambiato. Ieri sera sentendola urlare ero corso da lei. L'avevo cullata,l'avevo rassicurata. Non era da me comportarmi in quel modo. E ora,mentre sentivo quelle urla,quei gemiti,mi sentivo una merda,forse perchè lo ero. Ma cosa stavo blaterando? Io ero così,mi piaceva vedere soffrire la gente,e di certo non sarei cambiato per una stupida ragazzetta che mi aveva fatto pena. Io non avevo cuore,non avevo pietà,di niente e nessuno.
Allora perchè mi stavo preoccupando per Roberta? Cosa mi stava succedendo. Non mi potevo innamorare,non mi era mai successo,e questa cosa mi spaventava.
Sentii un tonfo,il sangue mi si gelò nelle vene. La paura che Luke avesse potuto ucciderla,si impossessò di me. Dovevo fare qualcosa,e in fretta pure.
Scesi le scale per raggiungere la cantina,e mi scontrai con Luke.
''Amico,cosa è successo?'' cercai di non essere preoccupato,mi avrebbe preso per pazzo.
''Nulla,stava cercando di scappare. Mi sono incazzato,è l'ho fatta cadere facendole sbattere la testa,così ha perso i sensi.'' disse tranquillamente. Lo so che ci stava godendo,me ne rendevo conto,anche io fino a qualche settimana fa godevo nel farle svenire,e implorare pietà,di lasciarle stare,ma non lo facevo mai. Per Roberta era diverso invece. Mi stavo preoccupando,quasi volevo spaccare la faccia di Luke per quello che aveva fatto.
''Penso che non si risveglierà prima di qualche oretta.'' Aggiunse andandosene.
ROBERTA POVS
La testa mi duoleva molto,spontaneamente mi portai la mano nel punto che mi duoleva di più. C'era un bel bernoccolo. Ritrassi la mano facendo una smorfia di dolore. Ero stesa sul pavimento,ero tutta sporca,sanguinande,ed ogni centimetro del mio corpo era ricoperto di lividi. Solo dopo,quando realizzai cosa era successo mi venne da piangere. La mia via di fuga,la mia possibilità era andata a puttane,insieme ai miei programmi,e alla mia vita. Mi sentivo delusa da me stessa,mi sentivo una perdente,e più di ogni altra cosa mi sentivo sporca. Tanto sporca da farmi schifo. Non potevo credere di essermi concessa ad un ragazzo,non completamente,ma quasi. Come ho potuto,mi sentivo davvero una puttana,non avrei dovuto farlo,ma era la mia unica scelta,e quella era andata persa,come la mia autostima,la mia dignità.
La porta si aprì e entrò Calum che subito si chiuse la porta alle spalle,come se avesse paura che qualcuno scoprisse che era lì con me.
Avanzava apatico,e stanco distratto in chissà quali pensieri.
Puntò lo sguardo verso di me e mi fissò attentamente,e intensamente.
Fissò i miei lividi,quelli che poco prima le erano stati fatti da Luke.
Quando egli vide che mi ero accorta che mi stava guardando si risvegliò dal suo torpore.
Calum si raddrizzò,cercando di dimostrarsi certo e tranquillo.
Alzò gli occhi e li fissò su di me,ma non resse il confronto,dopo un po’ li stacco ,li abbassò roteandoli.
Perchè si comportava in quel modo?.
Nessuno dei due osava proferire parola.
Io lo guardavo,era ancora in piedi di fronte a me.
''Hai intenzione di parlare oppure vuoi solo stare a guardare come il tuo amichetto si è divertito con me?'' dissi arrabbiata.
''Mi dispiace per quello che ti ha fatto.'' disse guardandomi negli occhi.
''TI DISPIACE? SE TI DISPIACESSE DAVVERO MI FARESTI USCIRE DA QUESTA CANTINA E MI LASCERESTI IN PACE.'' urlai più forte che potei iniziando a piangere un'altra volta. Era l'ennesima volta che mi dimostravo vulnerabile,ma non sopportavo quello che mi stavano facendo.
Calum non disse nulla,si avvicinò a me e mi abbracciò stendendosi nel letto insieme a me come la sera precedente.
Non capivo il suo comportamento. Prima mi imprigionava come una schiava,poi mi faceva picchiare,se ne pentiva e trascorreva la notte a tranquillizzarmi,ma diceva che era stato solo un errore. E il giorno dopo la stessa cosa. Però non potevo farne a meno,mi trasmetteva sicurezza,tranquillità,ma allo stesso tempo terrore e ribrezzo.
Stavolta non mi addormentai,avevo bisogno di capire perchè si comportavano in quel modo,specialemente lui.
''Cal'' dissi chiamandolo abbreviando il suo nome.
''MM'' rispose lui.
''Cosa volete farmi? Dopo che vi avrò soddisfatto mi ucciderete vero?'' dissi iniziando a piangere.
CALUM POVS
Non avrei mai lasciato che i ragazzi la uccidessero. Non so il perchè,ma non volevo.
Mi stavo innamorando sicuramente,ne ero consapevole,ma non potevo fare altrimenti,era così bella,così indifesa,voleva essere come una eroina,ma in realtà non sapeva difendere neanche se stessa. Con i suoi capelli biondi,e gli occhi verdi,il suo corpo gracile ma con le giuste forme. Era un angelo. Ma lei non sapeva che io non lo ero,ero tutto il contrario di lei. Io ero il diavolo,l'inferno,il buio,il demone,il male. Mentre lei era l'angelo,il paradiso,il bene. Era pura,mentre io ero sporco.
''No'' alla fine risposi alla sua domanda.
''Non lascerò che ti uccidano'' dissi baciandola leggermente sulle labbra.
||Spazio autrice||
Tadaaaa,ecco un altro capitolo :')
Spero come sempre che vi piaccia :)
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The Hell
FanfictionTratto dal capitolo 3. Erano meno di due gironi che ero a Milano,e già ero finita nei casini. Avevo programmato tutto della mia vita,e invece,eccomi qui,in questo posto che non so neanche dove si trovi,con persone che non conosco,che non vogliono la...