Johnny dopo pranzo continuò a suonare delle cover, da Ed Sheeran a Shawn Mendes. Il suo più grande sogno però era scrivere una canzone tutta sua, con parole che lo rispecchiassero davvero.
Purtroppo non era mai riuscito a impegnarcisi, perché semmai qualcuno avesse sentito una sua opera avrebbe dato voce ai suoi veri pensieri. Si sarebbe sentito vulnerabile. E Johnny non poteva permetterselo. Non dopo tutto quello che gli era successo. Esporsi sarebbe stato troppo pericoloso.
Così Johnny non rischiava e continuava a suonare delle cover. Dava voce a quella che non era la sua.
Suonò per diverso tempo, fino a quando sua madre non piombò in camera.-Non riesci proprio a staccarti da quella chitarra!-lo prese in giro, avvicinandosi-Johnny, dovresti uscire un po', dici di essere solo ma non fai nulla per combattere questa cosa...-
-Non è così semplice come credi, mamma-
-Ehi, sono stata un'adolescente anch'io e capisco queste cose-la signora Orlando si sedette sul letto accanto a lui-Dico solo che potresti dare una chance a chi hai attorno. Magari là fuori troverai la tua musa ispiratrice-
Johnny sorrise e decise di ascoltare il consiglio della madre. In poco tempo fu allegramente cacciato di casa e si ritrovò a girovagare per le vie di Los Angeles.
Faceva abbastanza freddo, ma del resto era gennaio.
Johnny mise le mani in tasca e osservò le strade illuminate dai lampioni. Poteva trarne ispirazione per qualche canzone? Come nascevano i più grandi capolavori?
Aveva letto di un poeta italiano che aveva immaginato un infinito oltre una siepe. Lui poteva scorgere la luce dietro l'oscurità?Continuò a camminare, velocemente. Vide per strada Hayden Summerall, con i suoi caratteristici ricci castani e lo sguardo strafottente. Teneva sottobraccio Annie, con la quale aveva di sicuro fatto pace, lasciandole piccoli baci su una tempia.
Johnny osservò la scena, un po' arrabbiato e un po' triste. Arrabbiato perché Annie non meritava uno come lui. Triste perché avrebbe tanto voluto provare la sensazione di poter tenere una ragazza accanto a sé, di sussurrarle parole dolci e sentirla una parte importante della sua vita. Non voleva sentirla completamente sua, perché per lui una ragazza non era un oggetto. Per Hayden a quanto pare sì, vista la foga con la quale abbracciava Annie.
~~~
La sera Johnny accese il computer. Si era ricordato dei file. Voleva leggerli, ma non tutti insieme.
Cliccò il secondo.1/11/17
E tra il disordine
nella mia testa
e quello
che mi circonda
non so più cosa sia giusto
e cosa no.
I ruoli s'invertono
i cattivi piacciono,
i buoni svaniscono
in un mondo in cui apparire
è più importante che essere.Johnny rimase di stucco. Quello che proprio lui pensava. Chiunque avesse scritto quel pensiero lo capiva. E se trovare quella chiavetta fosse stato tutto un piano? Se qualcuno volesse dirgli "Ehi, so benissimo come ci si sente a essere come te." ? O magari era uno scherzo. In quella chiavetta c'era un programma che gli avrebbe infettato il computer.
Una cosa comunque lo colpì. La data. 1 novembre. Il pensiero che aveva letto ore prima era del 15 settembre. Forse non erano in ordine, come aveva scritto l'autore era nel caos.
Sotto c'era un'altra didascalia.Ma nelle storie i cattivi non vincono mai
Già, quello era vero. Ma la realtà era una storia perversa.
N/A
Alourrr
Ecco il secondo capitolo! Forse avrete notato che dietro l'asocialità di Johnny si nasconde dell'altro... Scoprirete tutto, ma ogni cosa a suo tempo... Si può anche notare la stima che ho per Leopardi haha ditemi cosa ne pensate!E niente, spero che Twenty Files vi piaccia!
'Bye
-El

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20 Files |Jenzie
Fiksi Penggemar(Attualmente in revisione) Immaginate di camminare per il corridoio della vostra scuola e di trovare per terra una chiavetta USB. Un evento verosimile. Magari contiene delle canzoni, oppure la ricerca di Scienze che vi siete dimenticati di svolgere...