Arrivati in aereoporto, mamma e papà si diressero con me per andare a fare il check-in.
C'erano molte persone che camminavano,parlavano,mangiavano.
Qualcuno ci veniva addosso,qualcuno ci chiedeva scusa.
Sentivo mamma che chiedeva informazioni alla signorina dietro il tavolo e vicino al nastro trasportatore.
Osservavo ogni movimento con attenzione.
A volte ripensavo alla storia della mia vita.
Non riuscivo ancora a trovarne un senso.
Forse non lo aveva davvero.
Il viaggio sarebbe durato 24 ore.
Ventiquattro ore per stare seduti su una stupida poltrona.
Stare sempre fermi non è bellissimo.
Le mie gambe avevano bisogno di muoversi.
Io soffrivo di vertigini e di claustrofobia.
Ero un bambino strano.
Lo so.
Avevo troppi difetti,troppe anomalie per essere definito 'normale'.
Però stare solo mi faceva riflettere,mi faceva bene.
Potevo stare nel mio mondo senza alcun problema.
Io mi sentivo vivo quando mi immergevo nella natura.
Nella mia natura.
Ci incamminammo verso i metal detector.
Sistemammo le borse e i bagagli a mano sul nastro e tutti gli oggeti in metallo.
Passai.
Poi papà e poi mamma.
"Eccoci tesoro,ora andiamo subito sull'aereo"
Delle hostess strapparono i nostri biglietti per poterci far entrare.
Iniziavo ad agitarmi.
Strinsi forte la mano a mamma e mi rannicchiai dietro di lei.
"Luke,amore,stai tranquillo.Andrà tutto bene"
Mi rilassai un po'.
Una volta arrivati sull'aereo cercammo i posti su cui sedere.
"Adesso dormi un po'...ti sveglio io dopo"
Mi misi vicino al finestrino.
Guardai fuori.
La luce era appena nata e il cielo era limpido.
Socchiusi gli occhi.
Non ero stanco,ma riposare un po' la mente mi avrebbe fatto bene.
Sentii una voce metallica annunciare che saremo partiti tra poco tempo.
Un altro problema si inserì nella mia testa.
Io non sapevo l'italiano.
I nonni mi avevano insegnato qualche parola,qualche verbo,ma non riuscivo a fare le frasi complete.
"Mamma!Come farò a comunicare?"
Mi sorrise.
"Non preoccuparti,appena saremo lì,ti aiuterò ad imparare"
Sereno,mi rimisi nella posizione di prima.
Spostai i miei biondi capelli e posai le mani sulla mia pancia.
Sentii l'aereo muoversi per poi salire sempre più su.
Stavo volando.
Ed era una sensazione bellissima.