13-sensazioni

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Il viaggio in auto sembrò lunghissimo, diciamo anche imbarazzante, non so perché ma il fatto che saremmo entrati a scuola insieme, che potevamo sembrare una coppia ma che in realtà non lo eravamo...
***
Durante l'ora di biologia eravamo seduti uno di fianco all'altra ascoltando il professore.
Poco dopo ci diede una piccola pausa.
"Io vado un secondo fuori a fumare ci vediamo tra tre minuti"
Non risposi, lo guardai e basta, non mi aspettavo niente carezze baci niente e così fu...
Poco dopo una ragazza si avvicina a me, era bionda alta capelli lunghi su tutta la spina dorsale, occhi verdi da gatta pelle di un arancione si capiva perfettamente che facesse le abbronzature artificiali, lunghe ciglia finte occhi fin troppo truccati con una linea lunga nera e sottile sulla palpebra mobile dita lunghe e laccate di rosso lucido, e fin troppo lucida labbra glitterato sulle sue labbra che le facevano sembrare due canotti, vestito cortissimo con una scollatura che forse, anzi no non era proprio adatta alla scuola.
"Così esci con Matt eh?"
"Uh!!"
"Dai mi hai sentita, esci con Matt, un' altra povera vittima, un'altra povera illusa"
Con una sua mano mi tocca una ciocca di capelli.
"Solo che... Strano i suoi gusti non sono questi, a lui sono sempre piaciute le bionde, curate, non che tu non abbia un fisico da sballo, prima ti ho vista entrare con lui, hai tutte le cure al punto giusto, ma ce qualcosa di te che non va bene per lui, tu sei troppo e lui se ne accorgerà e anche tu te ne accorgerai"
Le sposto la mano che giocava con la mia ciocca di capelli, faccio mente locale pronta a rispondere, ma in quel momento rientra Matt con occhi di fuoco guarda la bionda affianco a me allungando il passo, con le braccia lungo i fianchi e le mani chiuse a pugno, non penso sia in grado di fare male ad una ragazza, anzi lo spero.
"Cosa vuoi???"
"Oh Matt niente, conversavo"
"Beh saresti così gentile da non conversare con lei, e tenere i tuoi artigli per chi se lo merita? grazie"
"Vedrò cosa posso fare caro"
Enfatizzò su quel 'caro' e la mia testa non prese più a seguire alcun discorso ne di Matt ne del professore e neanche di tutta la classe, iniziavo a vagare e a pensare a tutte le volte in cui Kim raccontava i pettegolezzi di tutte le ragazze che sono state con questo ragazzo, tutto quello che gli faceva, come le faceva sentire e come dopo essersi divertito le buttava via come un vecchio paio di jeans, con la consapevolezza che ti saresti sentito meglio acquistandone uno nuovo e di ultima tendenza.
Non ci potevo credere. Stava facendo le stesse cose con me? ero un nuovo giocattolo tra le sue mani? faceva il carino per un unico scopo? e io avevo fatto quello che ho fatto con lui, era la mia prima volta in quella situazione e io mi sono lasciata andare credendo di poter essere di nuovo felice, ma a che diavolo stavo pensando? io non potrò più essere felice!
La campanella suonò e mi alzai di corsa dirigendomi alla porta Matt provò a chiamarmi ma non mi girai, arrivata al mio armadietto presi la mia roba e mi diressi all'uscita finché due braccia non mi girarono e mi strinsero al petto.
"Ehi che combini corri e sei in lacrime"
Sempre contro il suo petto iniziai a parlare, Anth era molto alto e muscoloso così li mi sentii protetta
"Sono una stupida! un illusa! una cretina! che poteva pensare di poter interessare a qualcuno e di provare ad essere di nuovo felice, al meno provare."
"Ehi tesoro raccontami"
"Niente Anth sempre la stessa storia sono una calamita per i ragazzi sbagliati"
"Oh dai andiamo, sai benissimo che se non fossi gay, sarei io il fortunato a tenerti la mano, a cullarti la notte, e proverei a renderti felice, anzi meraviglioso come sono ti renderei felicissima, e chi sai tu mi ammirerebbe più di quanto già non faccia"
Rise, la sua risata era adorabile gli si poteva sentire tremare il cuore, quella era la risata riservata solo a me ed io era da un po' che non la sentivo ed era da un po' che il mio cuore non si univa a quella del mio migliore amico.
Sentì due braccia strattonarmi da quell'abbraccio da casa.
"Che diavolo ti prende Rose?"
"Niente!"
"Oh dai non sai mentirmi lo vedo, cosa ti ha detto quella stronza colossale"
"Niente che già non sapessi!"
"Ah si!"
Iniziò ad irrigidirsi e a scaldarsi letteralmente.
"Ok fai così, vai a farti fottere tu e quella puttana di Jess!"
Sembrò che volesse continuare ma lasciò le mie braccia e si diresse verso la sua auto. farmi fottere io??? Brutto bastardo sei tu che illudi tutti e io l'illusa che ci è cascata l'ennesima illusa. Corsi via lasciando li il mio migliore amico e quello stupido ragazzo.
Iniziai a camminare per tornare a casa maledicendo lui per avermi voluto accompagnare per avermi illusa e per avermi fatto fare quelle cose, anzi no maledico me per esserci cascata e per aver accettato che mi facesse quelle cosa da un ragazzo che conoscevo da tutta la vita ma che mi ha aiutato solo per un auto, è iniziato tutto quasi un mese fa per colpa di quella stupida auto, sono iniziati i messaggi le piccole liti perché uno dei due non rispondeva, le rappacificazioni, le sere passate al telefono, la mia scommessa persa per l'auto di Anth ma il gesto che ha fatto, comprarla lui lo stesso, per farmi una sorpresa per farmi credere di non essere stato lui per farsi perdonare su un fatto che lui non ha commesso, e poi quello che è successo ieri notte nel mio letto, e questa mattina nella mia cucina, le lacrime scorrevano sul mio viso, ma non perché mi sentissi il cuore spezzato, perché io non avevo più un cuore, ma perché stavo iniziando a sentirmi bene, stavo iniziando a pensare che a qualcun altro importava di me, qualcuno che non fosse la mia famiglia o i miei due unici amici che erano la mia famiglia.
Poco dopo sentii un rumore di ruote stridere sull'asfalto, due mani prendermi voltarmi e abbracciarmi, gli stessi gesti che avrebbe fatto Tay e a quel pensiero iniziai a singhiozzare.
"Scusami,scusami,scusami! ok? sono un coglione, sono davvero davvero un coglione, solo che... solo che... cazzo!
Vederti li parlare con Jess mi ha mandato in tilt non sapevo cosa ti avesse potuto dire ma conoscendola ho immaginato e sono andato su tutte le furie, e ho fatto bene a pensare a tutto a pensare al peggio, perché ogni volta che ti chiedevo cosa ti avesse detto o di cosa aveste parlato, tu guardavi oltre me i tuoi occhi erano velati e non mi rispondevi, così ho iniziato a pensare il peggio, quello che era la mia vita non deve interferire con te con la nostra e con cosa siamo noi adesso"
"Ecco Matt cosa siamo noi adesso?"
Chiesi con paura, ma tutto quello che disse avevo bisogno di sentirmelo dire, ma volevo sapere anche cosa siamo!
"Onestamente?"
"Si Matt onestamente, se ne sei in grado"
"Sono stato totalmente onesto con te fino ad ora e lo sai bene"
Lo sapevo??? si lo sentivo, sentivo che tutto quello che mi diceva era vero, era quello che non mi diceva che mi faceva paura.
"Rose!"
Sussurrò al mio orecchio e un odore di menta uscì dalla sua bocca
"Che ce!"
"Sai che sono onesto con te"
"Si! allora dimmi, io e te..... cosa..... cosa si si siamo?"
Balbettai, avevo paura una paura fottuta.
"Onestamente, non ho mai avuto una fidanzata e non so come ci si comporta, ho sempre..... sempre portato a letto delle 'amiche' ma non dovevo e non volevo dimostrare loro un bel niente"
"E ora???"
"Ora è diverso, ora devo e voglio dimostrarti che con te non è così, sei la prima ragazza che porto a casa che vede la mia camera, sei la prima ragazza in cui entro in casa e in cui entro in camera e in cui mi infilo nelle sue coperte, anche solo per abbracciarla e aspettare che si addormenti. non so cosa siamo so solo che il pensiero di qualcun altro che ti tocca ti parla o ti abbraccia o fa quello che posso fare io con te mi manda fuori di testa e mi fa venir voglia di commettere omicidi, perciò non so cosa siamo, si potremmo sembrare fidanzati e magari lo siamo ma ti prego ti prego insegnami perché non so come si fa e voglio stare con te in ogni modo umanamente possibile giuro voglio te e spero tu voglia me e tutti i casini che mi porto dietro"
Sarei in grado di aiutarlo? Io? Io che sono rotta tanto quanto lui? Io che forse una relazione sana non l'ho mai avuta! Io che sono arrivata al limite, io che sono morta dentro da molto molto tempo ormai, sarei in grado di lasciarmi amare di insegnare a lui ad amare me che non sono nient'altro che briciole, che sopravvivo, forse... Forse è lui che può insegnare me a vivere, ma la sensazione di poterlo perdere mi fa pensare che... Si io posso insegnare a lui ad amare come chi mi ama come mio fratello amava me come io conosco l'amore, e lui... Beh quando sono con lui sono di nuovo viva, mi sento di nuovo viva... Che sia un dono di Tay per farmi capire che ho ancora tanto da dare e altrettanto da ricevere??? Non so se sia così, ma ho deciso, ho preso la decisione che si questo è il dono di mio fratello e perciò si.
"Ti insegnerò ad amare, ma non hai bisogno di imparare sai già come si fa, quello che hai appena detto prova il fatto che tu abbia dei sentimenti qualsiasi essi siano e ovunque siano ci sono, io devo solo aiutarti a tirarli fuori... E poi...."
"Poi???"
I suoi occhi brillavano di luce propria, era uno spettacolo poterli ammirare così da vicino, era li davanti a me esitante che aspettava una mia qualche risposta e io la sapevo, dovevo solo trovare il coraggio per dirgli che...
"Avanti Rose mi farai impazzire più di quanto già non lo sia"
"Tu... Tu po po potresti continuare a farmi vivere!"
"Non hai bisogno di questo, tu già vivi ed è grazie ai tuoi occhi, alla tua grinta, alla tua voglia di vivere che non sono riuscito a lasciarti andare, quando quel giorno ti ho vita in sala musica, cantavi e suonavi sorridevi, eri felice da quel giorno non ho smesso di pensare a te, ti cercavo ogni volta nei corridoi ho fatto il pazzo per farmi cambiare l'orario, per farmi mettere al meno in due tre lezioni con te, solo per starti vicino, solo per guardarti, solo per conoscerti e guardare i tuoi occhi... E si, anche per vedere chi ti parlava, ma quel tuo vizio di mettere una ciocca dietro l'orecchio sinistro, anche se la ciocca è già al suo posto, il tuo toccarti il naso con l'indice, il tuo corrugare la fronte quando i professori dicono qualcosa che tu non hai capito, e vederti strappare il foglio per i troppi errori."
Mi guardava, ha imparato tutto questo, si è fatto spostare quante lezioni poteva solo per stare un po' con me...
"Poi, quel giorno nel parcheggio, come hai affrontato Tommy, cavolo nessuna ragazza ci ha mai provato, Tommy fa paura a tutti, solo io riesco a fermarlo e tranquillizzarlo, tu invece l'hai affrontato senza battere ciglio, non avevi paura che avesse potuto farti del male, e fidati l'avrebbe fatto se io non gli avessi messo una mano sulla spalla e deve ringraziare di essere il mio migliore amico, perché giuro se ti avesse solo dato uno schiaffo l'avrei ucciso. Il modo che hai di difendere chi ami, questo ti rende viva Rose questo ti fa andare avanti, io non so perché tu non ti senta via e spero vivamente che un giorno tu riesca a parlarmene, perché voglio condividere tutto con te, Rose ti giuro non so dove stiamo andando, ma so che voglio provarci e vedere come va tra noi, cosa diventeremo, ma so che ora domani tra una settimana tra un mese tra sette tra un anno e anche di più voglio essere con te, viviamola ok, viviamola e vivi di me vivi per me, vivi attraverso me ma vivi perché tu mi rendi vivo..."
Anche lui mi rendeva viva, ma non dissi nulla. Lo abbracciai, più forte che potevo, la sua testa si posizionò sull'incavo del mio collo, io mi misi sulle punte, ma non bastò era troppo alto per me.
"Ora gentilmente saliresti in macchina, ho bisogno di accompagnare la MIA piccola a casa, sai ha dei compiti da fare e vorrei mi facesse da tutor, ho bisogno di un aiuto in astronomia, potresti gentilmente rendermi il compito più facile salendo senza farti portare di forza?"
Risi, risi di cuore salì in macchina.
Prese la mia mano tra la sua e la posò sulla mia coscia quel gesto, quelle parole, tutti quei discorsi, mi fecero sentire bene ed ero tranquilla.
"Dove vuoi che ti faccia da tutor?"
"Casa mia, mio padre non ce e possiamo stare tranquilli."
Andava bene un passo per volta, quando avrò capito come presentarlo ai miei genitori sarebbe potuto venire a casa, tolse la mano dalla mia e la mise sulla mia coscia iniziando ad accarezzarla dolcemente.

Ho incontrato il tuo visoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora