Capitolo quinto

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Appena Will sfiorò le mie labbra, tutto in un colpo la memoria mi ritornò. Tutte le immagini mi passarono davanti come degli spezzoni di un film mentre io rimanevo fermo con gli occhi spalancati. Il mio arrivo al campo, la scoperta di essere figlio di Ade, la mia cotta per Percy, la gelosia verso Annabeth, il mio amico Jason con la sua ragazza Piper, la mia amica Reyna che dovrebbe trovarsi ancora nel suo campo, la mia permanenza agli inferi, i miei giorni in infermeria dove ho conosciuto lui... il mio ragazzo.

Che era quello che mi stava baciando.

Non aspettai più e ricambiai il bacio, mettendo le mani ai lati del suo viso per attirarlo di più a me.
Ecco che dopo tutto sto tempo ritrovai quelle labbra che mi mancavano così tanto.

"Ciao sunshine" gli dissi una volta staccati per riprendere fiato.
"Hai ricordato!!" Sorrise a trentadue denti.
Sorrisi anch'io lievemente, contento di riavere i ricordi della mia relazione con lui.
Notai che l'orario della mia giornata lavorativa era concluso.
"Devo andare, c'è mia sorella che mi aspetta a casa..."
"Verrai anche domani vero?"
"Come tutti i giorni."
E ci scambiammo un ultimo bacio.

Arrivai a casa correndo verso Hazel.
"HAZEL! ERA VERO! ERA TUTTO VERO!"
"Di cosa parli Nico??"
"Del mio sogno!! Di quello che diceva Will!!! È tutto vero!"
"Come mai ne sei convinto?"
"Ho ricordato tutto quando lui... beh, ho ricordato tutto!"
"Quindi una dea greca ci avrebbe cancellato i ricordi. E come ti aspetti che ci creda?"
"Non devi. Andrò personalmente da Era a riottenere i vostri ricordi."
"Tu? Da solo?"
"Beh si..."
"Contro una Dea."
"Sono un figlio di Ade, me la so cavare!"
"Hahahaha! Tra tutti proprio Ade dovevi sceglierti? Il tuo lato gotico non lo lasci mai è?"
"Ma mica l'ho scelto!"
"Ma dove la trovi questa Dea?"
"Suppongo insieme a Zeus, nell'Empire State Building."
"Se, magari un una suit di lusso..."
"Non guardarmi così male, capirai tutto una volta ricorato!"
"Non voglio che vai."
"Per favore sorellina, so cavarmela!"
"Non voglio comunque. Ti potrebbero prendere per matto e rinchiuderti nella cella affianco a Will."
"WILL! MA CERTO! Hazel sei un genio!"
"Lo so, lo so... ma perché?"
La abbracciai e me ne andai in camera ad escogitare un piano sulla idea che mi era appena venuta.
Domai sarei andato a New York.

Stanza Numero 731-SOLANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora