Fascinating-Stiles Stilinski

Ice queen❄️👸🏼

«Oh ma per favore sarà la quarta volta che provano ad uccidermi. Sono fatta per sopravvivere e combattere, non mi arrenderò.» mormorai per il dolore che provavo per via del taglio sul mio addome.
Theo con molta cura mi aveva presa a mo' di sposa.

Non solo la ferita era molto profonda, ma vi era sicuramente un piccola traccia di verbena, anche se mi chiedevo come avessero fatto a procurarselo e come sapessero che ero un vampiro.

«Sta bene?» domandò Stiles che era appena arrivato ansimante magari per la velocità con cui ha dovuto venire qui.

«Stiles sto per caso indossando la mia borsa Prada alla Fashion Week di Milano mentre bevo whisky?» chiesi appoggiandomi maggiormente a Theo che mi reggeva.
Mia cugina sospirò portandosi alle tempie l'indice mentre Lydia ridacchiava.

«Uhm.. direi di no.» si grattò il retro del collo passandosi la lingua sulle labbra.
«Ecco da questo dovresti capire che non sto affatto bene.» dico un pò adirata dando un colpo a Theo per farmi scendere.
Lui obbedisce ma poiché non riesco a reggermi in piedi il biondo mi circonda la vita con le muscolose braccia per evitarmi una rovinosa caduta.

«Cosa ti serve? La tua ferita non sta guarendo molto velocemente.» Scott passa le dita sulla ferita provocandomi un gemito di sofferenza.
«C'è della verbena sulla ferità. È come lo strozzalupo ma per i vampiri questo mi impedisce di guarire. Qualcuno deve toglierlo.» dissi respirando sempre più difficilmente.

«Faccio io.» si propose Lyd.
Prese il posto di Theo e mi aiutò a salire le scale verso la mia stanza.
Quelle scale in quel momento mi sembravano una tortura, il sentiero verso la morte.

La verbena faceva effetto, anche tanto, e mano a mano penetrava sempre di più nel mio sangue nonostante la mia altra metà stesse lottando per guarire.

Lyd mi posò con poca delicatezza sul letto.
Strano, ma coi tacchi che portava non potevo di certo biasimarla.
«Ehm... no no resta sveglia!» scuote il mio corpo debole e fragile.
«Come faccio? Hai delle pinzette?» gridò nel panico mentre gironzolava per la mia stanza alla ricerca degli strumenti per salvarmi.

«In bagno, Lyd, in bagno nei cassetti bianchi ho di tutto.» dico con voce flebile.
«Lo vedo!» si affaccia alla porta facendomi vedere una bustina blu che avvolgeva un preservativo.

«Non abbiamo tempo devi sbrigarti!» esclamo tra imbarazzo, dolore e fastidio.
«Okay, okay! Trovate.» esulta.
La ragazza tira fuori le pinzette dirigendosi verso di me.
Alza leggermente la mia t-shirt bianca, con delicatezza, infila le pinzette nel taglio, per poi rimuove i pezzi di verbena dalla ferita.

Poco a poco sento la forza tornarmi e il mio corpo guarire molto rapidamente.
«Grazie Lyd. Ti adoro.» dico togliendomi del tutto la maglietta.
«Sarebbe difficile anzi impossibile non farlo. Come ti senti?» si accomoda sul mio letto con le gambe incrociate.

«Sto guarendo.» dissi semplicemente.
Un sospiro di delusione abbandonò le mie labbra, che ora stavo mordendo violentemente.
«Ma?»
«Ma ho fallito vedi!
Io sono abituata ad ottenere tutto ció che voglio e non eccellere mi fa sentire così infuriata. Kate mi ha educato ad essere una vincente e dovevi sempre vincere, non importava come, quando, né chi, dovevi essere sempre la migliore.
Perché lo ero, ero sempre la migliore in tutto!
E non sopporto proprio le sconfitte.» asserisco con gli occhi iniettati di sangue. Rabbiosa, infuriata.

«Guardami Leila.» ordinò la rossa. E così feci mettendo le mani sulle anche.

«Tesoro tu sei una fatta di paradossi, sei diversa, sei unica e ti considero mia sorella gemella solo bionda. Ora ti spiego tu spesso sei cinica, egoista, viziata, sfrontata, spietata, meschina ma sei anche leale, giusta, fedele, bellissima,premurosa, gentile, altruista, capace di capire e dare felicità e amore a chiunque e tieni ai tuoi amici più di ogni cosa, hai cambiato me quando sembrava impossibile.
E tu stessa sei cambiata nonostante entrambe adoriamo ancora essere al centro dell'attenzione. Questo fa di te la perfezione per me e per noi tutti.»