« Ma cosa...?»
Non potevo credere ai miei occhi. Avevo appena travolto Niall Horan scagliandolo malamente a terra.
Rimasi immobile a fissarlo con un' espressione sicuramente idiota; non potevo vedermi ma sapevo di essere talmente sconvolto da sembrare un pesce rosso in quel momento.
Ebbi una fugace immagine di Nemo che si scontrava malamente con Dory, con quest'ultima che cominciava a chiamarlo in tutti i modi possibili ed immaginabili. Effettivamente in quel momento mi sentivo proprio un pesce fuor d'acqua, totalmente incredulo e intimorito.
Non avevo detto nulla da quando mi ero reso conto di chi fosse la persona a cui avevo quasi rischiato di far fare un considerevole volo di parecchi metri. Non avevo neanche detto un Ahia, anzi in quel momento il dolore fisico era l'ultima cosa a cui stavo pensando.
« Ehi, tutto bene? Cosa stavi... »
Quell' angelo biondo sceso in terra mandatomi da non so quale divinità si stava rimettendo in piedi aiutandosi con le mani, apparendo forse leggermente preoccupato per il fatto che non avevo detto nulla, quasi come se fossi svenuto. In effetti avevo voglia di svenire, ma decisi che non era un buon modo di apparire a un cantante di fama internazionale, quindi avevo optato per il silenzio e l'aria da allocco. Okay, forse sarebbe stato meglio se fossi svenuto.
Niall si interruppe proprio perchè non avevo detto nulla, e mi si avvicinò porgendomi la mano per rialzarmi. Alzai lo sguardo verso di lui e dal basso con quegli occhi blu e la mano rivolta verso di me mi parve davvero un angelo mandato dal cielo per salvarmi. Riuscii a stringerla deglutendo e mi alzai aiutato da lui che fece leva sulle sue gambe; ebbi difficoltà a rimettermi in piedi, ma di certo non per motivi fisici. « Grazie... » sussurrai, mentre mi aiutava ad acquistare la posizione eretta.
« Aspetta, ma tu non sei... Andrea!? » mi disse, cercando poi il mio polso con lo sguardo, sicuramente per cercare il braccialetto. Io mi sentii mancare e quasi caddi di nuovo. Che situazione assurda era? Ero andato a sbattere contro Niall Horan che mi aveva aiutato ad alzarmi e si ricordava il mio nome.
Quando mi lasciò la mano perchè oramai ero tornato sulle mie gambe mi sentii come se mi avesse abbandonato e il mio cuore si svuotò di quel poco che si era riempito. Lo guardai cercando di abbozzare un sorriso, da come mi stavo comportando sembravo un mentecatto.
« Sì, sono io... » risposi accorgendomi di sussurrare perchè mi mancava la voce. Mi schiarii la gola per evitare di pigolare. Se non altro il mio stupore mi aveva almeno risparmiato dal comportarmi come una fangirl impazzita; se l'avessi incontrato in un' altra occasione avrei probabilmente reagito facendolo spaventare a tal punto da scappare. Scacciai velocemente quell'imbarazzante pensiero.
« Che stavi facendo? » mi chiese ridendo, notando anche il mio fiatone che credeva fosse dovuto alla corsa appena terminata. Credeva. Lui.
« Ehm..niente..avevo fretta » risposi dicendo la cosa più ovvia: non potevo di certo dirgli che stavo piangendo. Era incredibile che mi stava parlando con quel tono scherzoso e quasi amichevole. Sapevo che Niall era abbastanza estroverso e socievole, senza pensieri, e certamente lo sapevo grazie a interviste e roba del genere, ma rendersene conto così era diverso. E non si era neanche arrabbiato per averlo fatto cadere. Quando ci pensai mi resi conto che non gli avevo ancora chiesto scusa, così mi affrettai ad aggiungere « Mi dispiace per averti fatto cadere...non stavo facendo attenzione a dove andavo »
« Credo di averlo notato » rise ancora. La sua risata era un suono meraviglioso, quasi gorgoliato e piacevole da ascoltare, era una risatina tranquilla. Rischiai di sciogliermi. « Beh, credo che visto che mi hai quasi ucciso » cominciò a dire facendomi arrossire e imbarazzare tanto che abbassai lo sguardo fingendo di sistemarmi il braccialetto « ci si dovrebbe presentare come di solito fa il killer con la sua vittima prima di ucciderla... ma credo che nel nostro caso sia inutile » aggiunse con un brillio scherzoso negli occhi.
STAI LEGGENDO
I Know You'll Take Me To Another World
Teen Fiction« Finalmente » sussurrò, facendomi rabbrividire. « Finalmente cosa? » gli chiesi piano, non capendo cosa volesse dire. « Finalmente sei diventato mio » mi soffiò sulle labbra, socchiudendo gli occhi e premendo maggiormente la fronte sulla mia. Io mi...