Capitolo XV.

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Ero così comodo avvolto da quelle calde coperte che mai niente e nessuno mi avrebbe mai costretto ad alzarmi dal letto, quel giorno.

Mi sentivo spensierato e leggero come accade solo quando ci si trova nella fase tra il sonno e il risveglio, quando non prendi coscienza della tua vita e del mondo e ti senti l'unico abitante del mondo.

Quando a poco a poco ripresi coscienza di me e tornai nel mio corpo, mi ricordai che ero semplicemente nel mio letto e che quella era una giornata come le altre, e che di lì a un'ora sarei dovuto essere a scuola.

Aprii lentamente gli occhi e sbattei le palpebre, e quando misi a fuoco vidi Niall di fronte a me che mi sorrideva a pochissima distanza.

« Buongiorno » mi disse, quando vide che mi ero svegliato.

« Mmm » mugugnai, richiudendo gli occhi e stringendomi al suo petto, desiderando restare lì il più al lungo possibile. Lo sentii ridere, ma non disse nulla e mi accarezzò lentamente i capelli.

« Perchè ti sei dovuto tagliare i capelli proprio ora...accarezzarli non è facile come lo sarebbe stato prima » si lamentò.

Io alzai il viso e lo guardai negli occhi, e quasi mi mancò il fiato a ritrovarmelo a così poca distanza: lo studiai per un po' in tutta la sua perfezione, analizzando i suoi capelli biondi che erano il rifugio perfetto per le mie mani, le sue guance appena rosee e la pelle liscia e morbida del collo, la sua bocca meravigliosa che ancora faticavo a reputare mia e i suoi occhi di quell'azzurro così inimitabile e ultraterreno.

Sarei rimasto per sempre lì a contemplarlo, avrei potuto nutrirmi semplicemente di lui.

« Che c'è? » mi chiese abbassando la voce.

« Sei bellissimo » risposi in un soffio, senza riuscire a smettere di squadrarlo tutto e mangiarmelo con gli occhi.

« No, non lo sono » mi contraddisse lui, con una voce improvvisamente un po' malinconica « tu, piuttosto, sei la cosa più meravigliosa di questo mondo » aggiunse riacquistando il suo normale tono di voce, e facendomi arrossire.

Io avvicinai la mano alla sua guancia e gli diedi uno schiaffetto. « Non osare dire mai più che il mio ragazzo non è bellissimo » lo rimproverai fissandolo negli occhi. « E' perfetto » aggiunsi guardandolo seriamente.

« Beh, non sa quanto è fortunato ad avere qualcuno come te... » rispose socchiudendo gli occhi e baciandomi. Io risposi al bacio, e non appena le nostre labbra entrarono in contatto la bolla di dolcezza dentro la quale ci chiudevamo in quelle situazioni ci riavvolse, facendomi dimenticare di tutto. C'erano solo lui e le sue labbra, che mi spingevano sempre di più a cercare di renderle mie, perchè ancora non riuscivo a credere che mi appartenessero.

« E' stato il risveglio più bello della mia vita » commentai quando ci separammo, sorridendogli.

Lui mi sorrise a sua volta, quindi ci alzammo per prepararci e tornare alle nostre vite.

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Quel giorno a scuola fu ben diverso dal giorno prima; quello era stato il primo giorno che avevo vissuto interamente come fidanzato di Niall Horan, e anche se nessuno ovviamente poteva saperlo, la cosa mi riempiva totalmente. Veleggiavo per la scuola anzichè camminare ed ero straordinariamente felice di incontrare tutti e gentile con chiunque; ogni tanto mi arrivavano suoi messaggi che mi facevano sorridere come un ebete, e ovviamente mi fu totalmente impossibile cercare di concentrarmi sulle lezioni.

Ma quel giorno, però, fu diverso: il mio umore era lo stesso, anche se già mi sentivo meno nel mondo dei sogni e avevo finalmente capito che quella era realtà, e la mia felicità divenne meno ebete e più concreta, ma soprattutto quel giorno mi ero svegliato con il profumo di Niall addosso, con le sue labbra che mi accarezzavano, le sue mani tra i miei capelli, e durante tutta la mattinata non potei fare a meno di pensare a noi due insieme e alla sua presenza costante su di me.

I Know You'll Take Me To Another WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora