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Spesso mi ritrovo a pensare che ciò che viviamo non sia del tutto ciò che meritiamo... E che il tempo scorre troppo  velocemente  nei momenti di luce e invece in quelli dove c'è un buio torbido e del gelo.... Va di una lentezza infinita ma vabbè  lasciamo perdere, perché  cari miei sono certa che lo sappiate meglio di me. Sono una ragazza di 22 anni e abito a Seattle  , una città sullo Stretto di Puget nel Pacifico nordoccidentale. Per chi non lo sapesse é la più grande città dello Stato di Washington, e una delle cose che più ci rende orgogliosi è l'ospitalità delle sedi di Microsoft e Amazon nella  area metropolitana... Ma non sono di parte, Aggiungo Infatti, che  si gela sopratutto in questo periodo dell'anno.... È anche vero che mancano ben 8 giorni a Natale quindi il clima è conforme con il periodo dell'anno.
Sono nel retro di un piccolo buco di culo che è il negozietto del mio ragazzo... Si in questo momento come spesso ultimamente, sono incazzata nera con lui. Tyler  ha ben 4 anni in più di me e sotto molti aspetti è veramente maturo e  adulto, ma spesso credetemi ha il cervello così piccolo che non so nemmeno io che cavolo ci ho visto per mettermici insieme. Siamo arrivati  in una nuova dimensione della nostra relazione, quando nemmeno rendendomene conto mi sono trasferita a casa da lui. Da  quasi un anno CONDIVIDIAMO la stessa casetta e gli stessi spazzi, lo stesso letto e non soddisfatti da tre mesetti, abbiamo  deciso di lavorare anche assieme; infatti abbiamo ritenuto  non fosse più il caso che lavorassi con i miei genitori nel "negozietto di famiglia" ma piuttosto, sfruttare tutte le energie per il nostro negozio. Si avete  capito bene...sono. Ben un anno e 4 mesi che io e Tyler stiamo insieme . Ma la cosa che più ci rende orgogliosi e ci rende felici è che abbiamo fatto le cose veramente in poco tempo di conoscenza.  Mia madre ultimamente mi dice" figlia, negli ultimi mesi hai fatto un salto in avanti di almeno 20 anni"... Non so quanto sia un complimento, forse perché dietro alle discussioni e alle sue parole leggo un retrogusto che mi lascia perplessa.....
" Caroline mi prendi le vaschette li dietro?"
Tyler  mi chiama per un favore che dovrei fargli... Il che mi fa incazzare ancora di più perché mi ha appena urlato che sono inutile e che non dovrei più nemmeno guardarlo in faccia per ciò he penso su sua madre.... "Caroline  non sei riuscita a trovarmi le cose vero??" mi sta sfidando...."mi rispondi??" " che vuoi??"rispondo infastidita e senza un minimo di voglia... si sta alterando inizia nuovamente ad insultarmi...  si è nuovamente irritato nel  vedere una vaschetta ancora sporca sul tavolo da lavoro.
Sapete? Spesso penso che siamo due api regina nello stesso alveare e proprio come nella legge della natura, due ape regina nello stesso alveare... Finiscono per uccidersi. Ecco cosa siamo noi. Con  chiunque mi ritrovi a parlare, sento dire che i primi tempi insieme sono i più belli dove  tutto è o almeno dovrebbe essere,  rose e fiorellini... Qui vedo qualche Margherita, due roselline che con una fatica sono sbocciate  dal cemento ma di campi verdi nemmeno l'ombra...  l'unico campo, credo sia stato cosparso di diserbante! Non c'è altra spiegazione. Decido di alzarmi e andare in area vendita. Trovo che abbia sistemato benissimo  il banco dei salumi e formaggi, peccato che le ricottine siano messe fuori dalla vaschetta e a parer mio non stanno bene perché col tempo in frigo si seccano e poi fanno schifo... Altro battibecco perché per lui faccio la saputella, e alla fine mi  Rassegno. Lo lascio fare. La giornata trascorre. Tyler rimette le ricottine nella loro vaschetta.  Il bello di questo ragazzo che alla fine si discute, si può discutere per ore ma se si rende conto di sbagliare, non passa molto, a migliorarsi ma naturalmente l'orgoglio e una cosa a parte. Ha il dono di saper ascoltare cosa che spesso io, lo riconosco, non ho.
Persa nei miei pensieri sento che parla con una cliente che mi sta terribiemte antipatica.
"si siamo aperti anche domenica 23, si grazie anche a lei arrivederci" la saluta. Mi ricordo che domenica 23 saremo aperti, ma è anche il nostro giorno dove festeggiamo il mesiversario. "Amore" lo chiamo, mettendo da parte l'orgoglio. "Amore, domenica sera andiamo a mangiare l'indiano? Ricordi che giorno è?" facendo una faccia da ebete mi avvinghio a lui.
Lui con un sorriso smagliante mi guarda "eh amo se non siamo troppo stanchi. Avevo già pensato al sushi!" ecco perché lo amo  e gli rubo un bacino veloce, davanti al banco frigo non vedendo l'ora di arrivare a casa al caldo davanti al camino.

La mia Vita é nelle tue maniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora