Io ti amo ancora

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Attenzione: in questa OneShot Ermal è un cantante, mentre Fabrizio è un suo fan.

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Era da poco terminato il concerto e i fan erano riuniti in attesa di Ermal, per poterlo abbracciare e parlarci.

Ermal uscì dopo minuti che ai fan sembrarono interminabili, lasciando che la brezza di agosto gli scompigliasse i capelli sudaticci; grida di gioia e applausi si sprigionarono per tutto il campo, mentre ringraziava tutti con il suo animo umile.

Dopo aver finito di firmare CD, far foto e parlare con i fan, si accorse che, tra la folla che andava via, una figura lo osservava dall'altra parte della piccola stradina sterrata, in silenzio.

<<Che ci fai là?>> chiese Ermal.

<<Mi è stato concesso di guardarti fino a qua>> rispose l'altro con voce roca che però al riccio non suonava sconosciuta.

L'aveva già sentita da qualche parte.

<<Da chi?>>

Il ragazzo fece un cenno del capo indicando una figura massiccia dietro ad Ermal che li teneva d'occhio con il suo sguardo serio e glaciale.

Ermal si girò, trovando il suo manager che fissava l'uomo dall'altra parte della strada con la mascella serrata e uno sguardo infuocato.

<<Che cos'hai fatto?>> chiese rivolgendosi di nuovo all'uomo di cui ancora non conosceva il nome.

L'altro si prese qualche secondo per pensare a come rispondere senza sembrare sgarbato, ma alla fine la rabbia prese il sopravvento su di lui: <<sono figlio di mio padre.>> sputò con una rabbia glaciale.

Ermal corrucciò la fronte, non capendo come quello potesse essere un problema per Dario, il suo manager.

<<Che cosa intendi?>>

<<Il tuo carissimo manager e mio padre lavoravano insieme in una società che fabbricava e vendeva scarpe, poi la società è fallita e mio padre si è ritrovato a fare il meccanico e Dario è finito per un po' per strada.
Mio padre gli portava giornalmente dei soldi, ma lui era troppo orgoglioso per accettarli e dopo un periodo di tempo sempre ad essere rifiutato e mandato a cagare, ha deciso di smettere di fargli favori.
Allora lui si è arrabbiato ed ha cominciato a nutrire gelosia e invidia verso mio padre perché si era sposato, mentre lui era appena riuscito a trovare un lavoro come pulisci cessi.>>

Ermal era basito, mai si sarebbe aspettato che il passato del suo manager fosse così cupo.

Non riusciva ad emettere suoni, ma per fortuna l'altro continuò: <<però adesso mi sembra che lui si sia trovato un lavoro migliore, mentre mio padre fatica ad andare avanti>> conclude distaccato.

Il cantante, rivolto al manager, chiese: <<Ti sembra giusto punire un figlio per i torti del padre?>>

Ma, prima che Dario potesse avere anche solo la possibilità di aprire bocca, il ragazzo nel buio lo interruppe urlando: <<Mio padre non gli ha fatto nessun torto! È stato lui a non riuscire ad accettare ciò che stava facendo pur di non lasciarlo marcire in una strada!>>

Dario a quel punto parlò: <<Ho rifiutato tuo padre per non metterlo in difficoltà, ma quando mi sono ripreso ha cominciato a deridermi. Io non l'ho mai odiato, ho semplicemente preferito evitare di causargli altri problemi finanziari>>

<<Lui ti voleva bene, tu l'hai respinto con tutto l'odio possibile.>>

<<Io l'ho protetto>>

Lo faccio a modo mio - MetaMoro // OneShot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora