Capitolo 1

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E: bravi ragazzi siete stati fantastici come sempre

P: grazie Enrico, lo sapevamo già - disse scherzando 

Ridemmo tutti. 

Mi presento sono Diego, ho 26 anni e suono in una band insieme ai miei amici e mio fratello; ci chiamiamo Sonohra ed Enrico è il nostro manager e nostro amico.

Mi ritengo molto fortunato, faccio un lavoro che mi piace e che adoro e sono felicemente fidanzato da molti anni con una ragazza fantastica, lei è la mia 

forza e mi sostiene in ogni mia scelta, strano però che non l'ho vista sotto il palco. Mi guardai intorno per cercarla ma niente 

E: dai ragazzi andate a darvi una rinfrescata, tra poco dovrete risalire sul palco 

S: va bene 

Mentre stavamo andando verso il nostro camerino ci venne incontro Vanessa, la mia fidanzata, appena la vidi sorrisi ma il sorriso mi svanì appena vidi la sua 

aria seria; le andai incontro e mi fermai proprio davanti a lei 

L: ciao Vane 

V: ciao Luca, ciao ragazzi - disse guardando tutti tranne me - Diego posso parlarti? 

D: certo, ragazzi vi raggiungo tra un momento 

An: va bene 

E: sbrigati 

D: ok 

Dopo che se ne andarono tutti rimasi solo nel corridoio con Vanessa, la vedevo tesa e molto seria, non come al solito allegra e sorridente, spero che non sia 

successo qualcosa di grave, le presi la mano 

D: amore è tutto ok? 

Lei alzò il viso e distolse la sua mano dalla mia, aggrottai la fronte non capendo il motivo di quel gesto, le chiesi una spiegazione solo con lo sguardo e dopo 

aver fatto un respiro profondo parlò 

V: Diego...  

Fece una lunga pausa che mi stava uccidendo ma dopo continuò 

V: io... io non ce la faccio più - disse abbassando lo sguardo 

D: non ce la fai più a fare cosa? - chiesi confuso 

Vanessa alzò lo sguardo e i suoi occhi fissarono i miei ma non lo facevano con amore come era suo solito fare, non capivo cosa esprimessero, forse  

avevo già capito cosa voleva dirmi ma in cuor mio speravo che mi stessi sbagliando 

V: io... non provo più niente per te - disse abbassando di nuovo lo sguardo 

Sgranai gli occhi perchè la mia paura più grande si era appena avverata 

D: no, non può essere - dissi prendendole la mano 

Lei la ritrasse di nuovo 

V: mi dispiace... 

D: perchè? Cosa ho fatto? 

V: non è colpa tua, tu sei fantastico... ma io... io non provo più niente per te, ci ho provato ma purtroppo non riesco a fingere 

Stavo trattenendo le lacrime, cercavo di studiare il suo sguardo per capire cosa le passasse per la testa 

D: hai un altro? - chiesi a voce bassa 

Lei perse tempo a rispondere, solo allora capii che non mi amava perchè provava amore per qualcun altro che non ero io 

V: Diego, mi dispiace 

Detto questo mi diede un bacio sulla guancia e dopo la vidi andare via; rimasi immobile mentre la osservavo andare via, in un solo minuto la mia vita era caduta a 

pezzi, niente aveva più senso senza di lei, lei era la mia forza e adesso non mi rimaneva nient'altro. 

A distrarmi da quei pensieri ci pensò mio fratello Luca che era uscito dal camerino per cercarmi, si accorse subito che era successo qualcosa 

L: ei Diè, tutto bene? 

Scossi la testa 

L: dov'è Vanessa? - disse guardandosi intorno 

D: se n'è andata - dissi con un filo di voce 

L: ah non vedrà la seconda parte dell'esibizione? 

D: no, voglio dire che se nè andata per sempre... mi ha lasciato - dissi trattenendo ancora le lacrime 

Notai che mio fratello sgranò gli occhi 

L: mi dispiace.. - disse poggiando la sua mano sulla mia spalla 

Nel frattempo uscirono gli altri ragazzi dal camerino pronti per risalire sul palco 

P: allora ricominciamo? - disse entusiasta 

Io non risposi  

An: che succede? Avete litigato? 

L: chi? Noi due? No no 

An: allora perchè avete quelle facce? 

L: beh.. beh... 

Mi feci forza e dissi ai miei amici quello che era appena successo 

D: Vanessa mi ha lasciato 

Vidi stupore e dispiacere negli occhi dei miei amici, non dissero nulla e forse era meglio così, non avrei sopportato un altro "mi dispiace" 

E: Diego, dovete salire sul palco... 

Guardai Enrico e dopo i miei amici, non potevo mandare a monte l'esibizione solo perchè la mia ragazza mi aveva lasciato e poi suonare mi avrebbe fatto bene, 

dovevo mettere da parte la tristezza per qualche minuto 

D: si lo so, andiamo 

Feci un cenno con la testa ai miei compagni e insieme ci dirigemmo sul palco; appena salimmo sul palco, le fan iniziarono ad urlare ed erano scatenatissime, 

mi trasmettevano la loro adrenalina e questo mi permise di suonare senza pensare a quello che era successo pochi minuti fa o almeno, ci provai. 

Finimmo di suonare e fummo acclamati in modo molto caloroso, la cosa ci riempiva sempre di gioia come se fosse sempre la prima volta. Scendemmo dal palco e 

ci recammo di nuovo nel camerino, arrivato lì mi sedetti su un divanetto e iniziai a strimpellare la mia chitarra perdendomi nei miei pensieri 

P: che ne dite di andare a bere una birretta per festeggiare? 

L: io ci sto 

S: anch'io 

An: va bene anche per me 

E: una sola però e dopo a casa a riposare 

Io non risposi ma all'improvviso mi sentii fissare, alzai lo sguardo e vidi tutti gli sguardi dei miei amici su di me

D: io passo, sono stanco, vado a casa 

Detto questo mi alzai, misi la mia chitarra nella custodia, dopo uscii dal camerino e iniziai a passeggiare per le vie di Verona senza una meta ben precisa e lasciando cadere quelle lacrime che fino ad ora avevo trattenuto.

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