Capitolo 6

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Il giorno della partenza era arrivato, ci trovavamo all'aeroporto in attesa del nostro volo, nel frattempo stavo strimpellando la mia chitarra; passò qualche minuto e 

chiamarono il nostro volo, ci dirigemmo verso il corridoio che portava all'aereo e dopo che ci accomodammo aspettammo che l'aereo decollasse; il mio posto

era vicino a Pietro

P: come va con la rottura?

D: non l'ho più sentita

P: allora ha capito che era diventata pesante?

D: ha capito che non mi interessava

Pietro rise

D: si si ridi, è tutta colpa tua - gli diedi una gomitata

P: ma tu hai colto la palla al balzo

D: lo so ma l'ho fatto per fare un dispetto a mio fratello - sorrisi

P: chissà perchè ma lo avevo capito

Ridemmo quando ci avvisarono di mettere le cinture, dopo poco l'aereo decollò e ci dirigemmo verso la Sicilia.

Nancy

Oggi è il grande giorno, sono impaziente, stasera ci sarà il concerto e non è neanche tanto distante da casa mia, i Sonohra si esibiranno a Termini Imerese, a

soli venti minuti da casa mia, sono così felice! Io e Antonella saremmo partite nel primo pomeriggio, eravamo entrambe in ansia ma eccitate, avevamo fantasticato

su quello che sarebbe potuto accadere facendoci dei film, sapevamo che non sarebbe successo nulla di quello che avevamo pensato ma sognare non fa male.

Controllai gli spazi ufficiali dei Sonohra per vedere se avevano postato qualche foto per tenere aggiornate le fan, aprii twitter e trovai una foto di loro all'aeroporto,

mi soffermai su Diego, stava suonando la chitarra, sorrisi come una stupida pensando che stasera potrò vederlo e sentirlo suonare dal vivo, dei brividi mi percorsero

la schiena al solo pensiero.

Erano le 15 ed io ero pronta, presi la borsa con le cose da bere e i panini e dopo la mia borsa a tracolla, la indossai e dopo aver salutato mia madre che mi fece

mille raccomandazioni, uscii di casa e dopo che salii in macchina mandai un sms ad Antonella

" Arrivoooo :D "

Inviai il messaggio e dopo misi in moto, arrivai davanti casa di Antonella e la trovai fuori dal portone ad aspettarmi, mi sorrise e salì in macchina chiudendosi 

lo sportello alle spalle

A: salve

N: salve - ci demmo un bacio sulla guancia

A: come ti senti?

N: devo proprio rispondere? - sorrisi - provo mille emozioni tutte insieme

A: anch'io - sorrise

N: adesso mettiamo lo stereo con il loro cd e partiamooo

A: siiii

Misi lo stereo, insierii il loro nuovo album e partimmo per Termini Imerese, durante il tragitto cantammo a squarciagola tutte le loro canzoni, sorridendo come

delle matte; arrivammo a Termini e per nostra fortuna trovammo subito parcheggio, dopo aver spento lo stereo scendemmo e chiusi l'auto, ci recammo in

piazza e vedemmo il palco già pronto, c'erano già gli strumenti e il solo vedere la scritta Sonohra nelle casse sentii dei brividi, non avevo ancora realizzato di essere 

lì e credo che neanche Antonella lo avesse fatto, era proprio tesa come me. Ci sedemmo su delle panchine, non c'era ancora molta confusione, solo qualche 

ragazza. Passammo il pomeriggio a chiacchierare con le ragazze, avevamo fatto amicizia, era stato semplice, avevamo iniziato a parlare della musica e della

passione per i Sonohra per poi passare ad altro.

Il tempo passava e la piazza si andava riempiendo, così io, Antonella e le altre ragazze con cui avevamo fatto amicizia ci avvicinammo al palco per essere in

prima fila, sorrisi, ero al mio primo concerto e lo avrei visto in prima fila, non potevo chiedere di meglio! Eravamo appoggiate alle sbarre ed eravamo in attesa del loro 

arrivo sperando che dopo le prove avremmo potuto fare una foto con loro. Passarono le ore e alle 20.30 arrivarono, noi eravamo stanchissime e stavamo morendo 

di caldo ma quando li vedemmo arrivare tutta la stanchezza passò, io e Anto ci guardammo e sorridemmo aspettando di vederli scendere dalla macchina

A: credo che sverrò - scherzò

N: non pensarci nemmeno, non avrei il tempo di soccorrerti - la presi in giro

A: ah grazie - mi fece la linguaccia

Sorridemmo e finalmente li vedemmo scendere dalla macchina, sia io che Anto avevamo un sorriso da un orecchio all'altro, li vidi scendere tutti ad uno ad uno,

Antonella appena vide Pietro iniziò a saltellare

A: c'è Pietro, c'è Pietro....

Io mi limitai a sorriderle, mi voltai di nuovo a guardare la macchina e vidi scendere Diego, inutile dire quanto fosse bello, sentii dei brividi e mi sentivo mancare 

la terra sotto i piedi, è strano come ti faccia sentire una persona che neanche conosci e non sa della tua esistenza; li seguimmo con lo sguardo e li vedemmo

parlare con Enrico e con un altro signore, dopodichè salirono sul palco per fare le prove, inutile dire che le ragazze fecero un boato tranne io, ero rimasta come

pietrificata e mi sentivo un pò stupida. Iniziarono le prove e alcune ragazze chiamavano Pietro e lui le salutò prima con la mano e dopo fece un sorriso, credo

che Antonella si sentì male a vedere quel sorriso di persona, mi voltai a guardarla ed era come imbambolata

N: terra chiama Antonella.. - scherzai

A: mi sento in paradiso, è possibile?

N: credo di si - risi

Ridemmo entrambe e dopo li osservammo provare, non riuscivo a distogliere gli occhi da Diego con la speranza che mi notasse, purtroppo non alzava mai il

viso e se lo faceva era per dire al tecnico del suono di alzare il volume della chitarra o il microfono, si voltò verso Sem e tutti e due sorrisero, sospirai appena vidi 

quel sorriso. Finirono le prove e rimasero ancora un pò sul palco, stavano aggiustando i loro strumenti; notai che Pietro si avvicinò a Diego e parlavano fitto indicando

nella nostra direzione, mi avvicinai ad Antonella

N: è impressione mia o stanno guardando nella nostra direzione?

A: l'ho pensato anch'io ma non credo, magari guardano dietro di noi

Ci voltammo e vedemmo che c'erano tantissime ragazze

N: si hai ragione - dissi un pò delusa

Ci voltammo di nuovo verso i ragazzi e li vedemmo ancora sul palco a chiacchierare, dopo un pò scesero e notai che prima di scendere dal palco Diego e Pietro

guardarono me e Anto, o almeno credo, feci un debole sorriso che non fu ricambiato, allora capii che era stata solo una mia impressione.

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