[5] -sᴛɪɢᴍᴀ.

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Jungkook si guardò intorno meravigliato e stupito dal magnifico spettacolo che si stava mostrando a lui.

Scattata la mezzanotte, tutti quei piccoli boccioli colorati iniziarono a schiudersi insieme in un esplosione di colori.

Erano bellissimi e Jungkook li guardò con attenzione, notando ogni particolare e ogni movimento che i fiori compivano mentre aprivano i loro petali.

Il moro voleva quasi prenderne uno, ma si trattenne non volendo rovinare quel fantastico dono della natura.

Taehyung era ancora abbracciato al più piccolo, cingendogli i fianchi da dietro e con la testa posata sulla sua spalla, godendosi anche lui il bellissimo spettacolo.

«Ti ho portato qui perché questi fiori mi ricordano te. Sembrano così piccoli e fragili perché sono solo semplici bozzoli ma quando arriva il loro momento di sbocciare, sprigionano tutta la loro bellezza e la loro forza.»

Ci fu silenzio per un po', fortunatamente non uno di quelli imbarazzanti, in cui non si sa che dire. Era un silenzio piacevole, per godersi quel piccolo momento.

Poi Taehyung parlò, staccandosi dal minore e facendolo girare per poter avere un contatto visivo.

Sembrava alquanto nervoso mentre giocherellava con le proprie dita e guardava Jungkook dritto negli occhi.

«Jungkook.. Vorrei chiederti.. Se vorresti essere il mio ragazzo.»

Rimase stupito da quella proposta così improvvisa ma non ci pensò due volte ad annuire velocemente, rifugiandosi tra le sue forti braccia.

«Ricorda sempre che in qualsiasi modo andrà, qualsiasi cosa ti servirà, qualunque saranno i motivi dei tuoi sbalzi di umore, per quanto grande sarà l'ostacolo e per quanto difficile sarà la soluzione da trovare, indipendentemente da che battaglia dovrai affrontare ed anche se questa battaglia si trasformasse in guerra, io ci sarò. Mi trovi qui, accanto a te.»

Kook sentì gli occhi farsi quasi lucidi a quella confessione e si strinse maggiormente al suo corpo, per poi alzare il viso chiedendo silenziosamente un bacio, che ormai desiderava da anni.

Taehyung acconsentì abbassando il viso e posando delicatamente le labbra su quelle del più piccolo.

Jungkook stava letteralmente morendo dentro e le labbra di Taehyung erano morbide proprio come lui le aveva immaginate.

Iniziarono a muovere le loro labbra lentamente socchiudendo gli occhi e godendosi entrambi quel momento tanto atteso.

L'atmosfera era fantastica, pensò Jungkook; era mezzanotte, c'era una luce nè troppo forte nè tanto meno debole, dei fiori profumati dai colori sgargianti intorno a loro.

E poi lui. Il ragazzo che tanto amava, il ragazzo cui voleva dare il suo primo bacio.. Il suo primo, vero, amore.

Quel bacio tanto atteso durò per minuti, ma per Jungkook no, per lui quei minuti gli sembrarono secondi.

Si guardarono negli occhi, un sorriso sempre più grande cresceva sui loro visi, intorno a loro il silenzio.

Questo silenzio venne spezzato da una melodica nota, la voce di Taehyung.

«Ti amo, Jungkook.»

Tre parole, tredici lettere, milioni di significati, due cuori che battono all'impazzata.

«Ti amo anche io, Taehyung.»

Le labbra si mossero, le corde vocali vibrarono producendo un dolce suono.

Esse si riunirono di nuovo, questa volta liberarono anche la lingua, lasciando che si congiungessero e danzassero insieme.

Passarono la notte stesi a terra in quella piccola serra, Jungkook si era accoccolato al petto di Taehyung, addormentandosi con la testa nell'incavo del collo del maggiore.

Appena Taehyung iniziò a sentire i primi colpi di sonno decise di alzarsi, prendendo in braccio il piccolo Kook.

Camminò fino alla sua macchina e appoggiò il ragazzo sui sedili posteriori, in modo che potesse riposare meglio.

Guidò fino a casa sua in silenzio, guardando di tanto in tanto Jungkook dallo specchietto retrovisore per constatare che stesse dormendo.

Arrivato a casa, portò il ragazzo in camera sua, gli mise una felpa per farlo dormire più comodo e lo mise sotto le coperte.

Dopo essersi spogliato e rivestito del pigiama, entrò anche lui nel letto, abbracciando da dietro il minore.

Nel frattempo quest'ultimo si era svegliato, ma non voleva darlo a vedere. Quando Taehyung si mise nel letto e lo abbracciò, il moro si girò verso di lui e lo strinse a se, accoccolandosi contro il suo petto.

Si addormentarono così, uno abbracciato all'altro.

Mentre Taehyung stringeva il più piccolo tra le proprie braccia, beandolo di dolci carezze e piccoli baci lasciati tra i suoi capelli.

E Jungkook che con la testa posata sul suo petto si cullava dei battiti regolari del cuore del maggiore.

Era buio, solo oscurità intorno al piccolo ragazzo.

Era confuso, disorientato, impaurito, non sapeva più dove dovesse andare, dove cercare per trovare una via d'uscita.

E Taehyung? Lui non c'era.
Jungkook lo stava cercando, ma non c'era traccia di lui.

Urlava, si dimenava, correva, piangeva.
Ma del suo amato nessuna traccia.

E poi, mentre correva e si disperava, una luce lontana scorse tra l'oscurità. Forse aveva trovato il suo Taehyung?

Stava cercando con tutte le sue forze di arrivare lì, di raggiungerlo, di scoprire tutta la verità.

Ma poi ci fu di nuovo il buio più totale.

Si svegliò in una stanza bianca, luci accecanti gli colpivano gli occhi, rendendogli quasi impossibile capire dove si trovasse.

Cercò di alzarsi, si rese conto di essere legato ad un letto.

Si guardò intorno iniziandosi a dimenarsi, sentiva le lacrime uscirgli dagli occhi, voleva urlare, ma non ci riusciva.

Una luce più intensa delle altre lo fece smettere di muoversi, facendogli chiudere gli occhi.

Quando li riaprì vide intorno a se dei dottori, ognuno aveva in mano un blocco note, ognuno scriveva qualcosa su di esso.

Notò la presenza di alcuni monitor intorno a lui, vari fili collegati col suo corpo.

Uno di quei dottori fece cenno ad una dottoressa, che calò una tenda davanti a lui.

Un proiettore, posizionato dietro di lui, iniziò a macchiare quella tenda bianca di foto.

C'era lui, in vari momenti della sua vita; in un primo momento Jungkook non capì a cosa stesse assistendo, ma poi, ad una determinata foto capì.

Erano sue foto recenti, tutti i momenti passati con Taehyung, ma lui non c'era.

Dov'era finito?

Quando il proiettore finì di mostrare le foto, Jungkook vide che i dottori se ne stavano andando, così iniziò a dimenarsi.

Un'altra luce più intensa delle altre gli fece chiudere gli occhi.

Si svegliò, avvolto dal sudore sul suo corpo.

-scusate per il molto ritardo, ma sono stata impegnata con la scuola e non ho potuto scrivere molto.

-Sam.💤

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